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Nucleare in Francia: problemi con le scorie radioattive

(Rinnovabili.it) – “Sortir du nucléaire”, la rete francese che riunisce 841 associazioni, in un comunicato diffuso ieri, ha dichiarato le sue preoccupazione sulla sicurezza del sito nucleare di Cadarache (Bouches-du-Rhone).
Secondo l’associazione: “ora anche il Commissario per l’energia atomica (CEA) di Cadarache (Bouches-du-Rhone) riconosce una situazione problematica nella struttura”.
Infatti, il Commissariato per l’Energia Atomica(CEA) ha confermato domenica che è stato scoperto un deposito di uranio arricchito al di sopra del limite fissato. Il CEA ha dimostrato che si trattava di una riserva di 10 kg di uranio arricchito (1,65%), mentre il limite è di 4 kg. Il Commissario ha proposto di classificare l’incidente al “1”, cioè come anomalia, nella scala INES (International Nuclear and radiological Event Scale).
E’ un caso simile a quello di “Atelier con plutonio” (ATPu) sempre nel sito di Cadarache, in cui il rischio di incidenti di criticità – una reazione spontanea nucleare creata da un accumulo eccessivo di materiali nucleari – è stato dimostrato dal ASN (Nuclear Safety Authority).
Insomma nel sito di Cadarache ci sarebbero “molte altre installazioni dell’impianto nucleare obsolete e che rischiano di riservare sorprese spiacevoli. E’ lo stesso problema di diversi altri siti, in particolare quelli di grande taglia quali Marcoule (Gard), Tricastin (Drôme / Vaucluse) e La Hague (Manche). “Sortir du nucléaire” ha aggiunto, “il CEA, l’Areva e l’EDF hanno costruito in Francia per 50 anni, innumerevoli impianti nucleari che però sono ora in grave stato di abbandono, che spesso contengono una quantità indefinita di vari materiali nucleari e comportano il rischio di gravi incidenti nucleari”.

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