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Nucleare, il governo cancella i piani per le nuove centrali

Con un colpo di spugna, a poco meno di un mese dal referendum, il governo cancella i progetti che avrebbero voluto presto il nucleare in Italia. Ma il Decreto Legge aspetta di passare alla Camera

Salta il programma governativo sul nucleare. Dopo aver fatto slittare di un anno tutte le decisioni in merito, il governo ha deciso di depositare al Senato l’emendamento al decreto legge Omnibus *Abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari* che cancella tutte le norme inerenti la realizzazione di centrali nucleari in territorio italiano. In attesa dell’approvazione alla Camera il decreto, secondo l’opinione del presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, sarebbe stato dettato dalla paura del governo di uscire negativamente dai prossimi referendum e con la motivazione che segue: “al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, mediante il supporto dell’Agenzia per la Sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livelli di Unione europea, _non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale_ di impianti di produzione di energia elettrica nucleare”.
Lanciando un appello all’europa il Ministro Tremonti ha colto invece l’occasione per suggerire la revisione dei trattati, anche a seguito di quanto sta accadendo alla centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, chiedendo a Bruxelles “di finanziare la ricerca e le energie alternative con gli eurobond” proseguendo “fatti tutti i conti dei costi e delle prospettive quello attuale è il momento per un passaggio storico, di ragionare su una versione applicata del vecchio e glorioso piano Delors: investire in piani di investimento per le ricerche alternative, anche combinandole con la nuova struttura geopolitica del Mediterraneo”.

“L’emendamento presentato oggi al decreto legge 34 consentirà al governo di accelerare sulla presentazione di una nuova strategia energetica nazionale, a cui stiamo già lavorando con forte impegno- si legge in una nota stampa del Ministero dello Sviluppo Economico – Il nostro obbiettivo è individuare le nuove misure necessarie per garantire la sicurezza e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico, per potenziare lo sviluppo delle infrastrutture e per sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo di questo settore così importante per il nostro Paese”.
Una strategia, secondo il dicastero, in linea con quanto portato avanti da nazioni come Germania, Stati Uniti, Giappone, Russia e che dovrà ora fare scelte nuove per andare avanti, “impiegando le migliori tecnologie disponibili sul mercato per la produzione di energia pulita, in particolar modo per quanto riguarda il comparto delle rinnovabili e dell’energia verde”.
Ecco perché il Governo si appresta a convocare, subito al termine dell’estate la *Conferenza per l’Energia* nella cui sede sarà definito il nuovo percorso energetico per l’Italia per il prossimo ventennio.