Chi va in giro a dissertare sulla pretesa economicità e competitività del prezzo dell’energia elettrica prodotta dal nucleare, avrà ora un altro elemento su cui riflettere. Come se non fosse bastato, tra i più recenti, il problema dell’utilizzo dell’acqua per raffreddare le centrali. Si ripete infatti da ogni parte, che l’acqua costerà più del petrolio, che diventerà la risorsa primaria più preziosa del globo. Detto questo va per esempio ricordato che la Francia, uno dei paesi con maggior numero di centrali, impiega oltre il 45% delle proprie risorse idriche proprio per raffreddare le suddette centrali.
Adesso passiamo invece alla centrale di Chernobyl che è divenuta un po’ il simbolo della pericolosità del nucleare.
Certo, quelle odierne sono realizzate con una tecnologia molto più sofisticata ed sicuri. Certo, non tutti i paesi sono approssimativi nella manutenzione come la vecchia URSS. Certo, si va verso impianti sempre più controllati ed efficienti. Ma problemi come lo smaltimento delle scorie non sono stati risolti. I costi di realizzazione e di dismissione delle centrali stesse sono sempre assai ingenti e senza confronti con le altre tipologie di centrali. Anche se vecchio e inattivo da anni, il “maledetto” pachiderma di Chernobyl fà ancora paura.
Apprendiamo infatti che ci vorranno altri 50 anni per smantellare definitivamente la centrale nucleare di Chernobyl. L’operazione, che si realizzerà in quattro fasi, dovrebbe rendere Chernobyl un luogo ecologicamente sicuro e pulito, privo anche di contaminazione radioattiva. E parliamo del 2065 (per quello che mi riguarda, mio figlio avrà una settantina d’anni e i miei nipoti trentacinque/quaranta, io sarà morto… altrimenti dovrei avere oltre 110 anni) . L’Ucraina contribuirà per oltre 620 milioni di dollari che si aggiungono ad altri altri 48 milioni di dollari da finanziamenti internazionali, solo per l’avvio e alcune misure urgenti. Il programma partirà il 1 gennaio 2010, tra il 2010-2013 sarà recuperato il combustibile nucleare esaurito. Tra il 2013 e il 2022, i reattori saranno conservati in un luogo sicuro. Dal 2022 al 2045, quando diminuiranno le radiazioni dei reattori, saranno smantellati. Tra il 2045 e il 2065 verrà dismesso il resto dell’equipaggiamento. C’è di che meditare.