Nucleare pulito, per molti un ossimoro, cioè una contraddizione in termini. Ma un atteggiamento obbiettivo imporrebbe di prendere in considerazione tutte le ipotesi.
E così questa volta riferiamo di centrali nucleari che produrrebbero molta energia, ma riciclerebbero le scorie che attualmente invece vanno stoccate e conservate in appositi siti.
Si tratta del reattore “portatile” (così viene definito) Hyperion. E’ la” Intellectual Ventures” la società che sta finanziando il progetto di un tipo di reattore dove il combustibile usato sarebbe costituito da un leggero strato di uranio arricchito e utilizzerebbe il materiale di scarto, trasformandolo in vero e proprio carburante per far funzionare la centrale.
Ma, domanda sorge doverosa, e gli scarti che comunque verrebbero prodotti da questo processo?
Le informazioni fin’ora sono scarse e non molto precise, anche se sembrerebbe che Charles Forsberg, direttore esecutivo di un progetto sul Nucleare pulito sviluppato dal MIT, avrebbe dichiarato: “Questo sistema richiederebbe solo una centrale di arricchimento dell’uranio al mondo per far funzionare tutti i reattori”.
La notizia sarebbe positiva, ma come abbiano detto è ancora piena di punti interrogativi, frammentaria, non confermata ufficialemente. L’unica notizia certa è che la “Intellectual Ventures” (Investing in Invention) è una società Usa che cerca investimenti per sostenere ricerca e invenzioni nei più svariati campi della scienza.