Dopo nove mesi di iter burocratico è stato approvato oggi in Senato, il ddl "per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese e in materia di energia"
(Rinnovabili.it) – Con l’approvazione in Senato, 154 voti a favore, un astenuto e un voto contrario, diviene legge il “ddl Sviluppo”:https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00426918.pdf, recante disposizioni “per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese e in materia di energia”, collegato alla Finanziaria.
I merito alla questione nucleare, dopo un iter travagliato durato nove mesi e iniziato nel novembre del 2008, il Governo avrà sei mesi di tempo per definire i siti adatti ad ospitare le nuove centrali anche se, per l’inizio dei lavori, ci vorranno anni.
Non è stato prorogato al 2015 il tetto antitrust per la vendita e la distribuzione del gas, che dunque rimarrà in vigore fino al 2010.
Finalmente i prezzi dell’energia dovranno essere trasparenti per i consumatori, che potranno scegliere il loro distributore grazie ad una concorrenza del mercato leale e tutelata.
Fino a quella data resta in vigore l’attuale limite antitrust che fissa al 61% dei consumi la quantità di gas naturale che può essere immessa nella rete nazionale.
Per quanto riguarda il risparmio energetico sono stati accolti due emendamenti, presentati dal Pd, che porteranno all’esclusione graduale dal mercato gli elettrodomestici di classe inferiore alla A e le lampadine ad incandescenza.
Viene inoltre definita l’eliminazione dell’obbligo di attestato di qualificazione energetica per accedere agli incentivi del 55% per le caldaie a condensazione.
In tema di energie rinnovabili recita il testo: “Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, al fine di agevolare e promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia, il Ministro dello sviluppo”, di concerto con quello dell’ambiente, quello delle infrastrutture e d’intesa con la Conferenza unificata “definisce norme, criteri e procedure standardizzate che le amministrazioni responsabili adottano ai fini dell’individuazione delle risorse rinnovabili disponibili e dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio delle diverse tipologie di impianti che utilizzano le fonti rinnovabili di energia, fatti salvi gli impianti idroelettrici e geotermoelettrici con potenza superiore a 10 MWe”.