Nel 2010 in Italia si sono verificati 4.884 roghi che hanno attraversato 46.537 ettari di cui 19.356 di bosco. Un patrimonio inestimabile che può essere salvato con la prevenzione
(Rinnovabili.it) – Avrà inizio domani la campagna di Legambiente *“Non scherzate col fuoco”*, 5 giornate di sensibilizzazione organizzate nelle regioni maggiormente colpite dagli incendi. Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna stanno perdendo progressivamente parte del patrimonio boschivo proprio a causa di incendi, dolosi e non, su cui i volontari dell’associazione vogliono informare indirizzando i cittadini a comportamenti che non comportino rischi per l’ambiente e consigliando loro cosa fare in caso di avvistamento di un rogo.
“Contrariamente a quanto avvenuto negli ultimi tre anni, nel corso dei primi mesi del 2011 abbiamo assistito a un nuovo peggioramento sul fronte degli incendi in Italia – ha dichiarato il direttore generale di Legambiente, Rossella Muroni – che induce a mantenere alta l’attenzione. Dietro a ogni rogo comunque c’è quasi sempre la mano della criminalità, interessi loschi e affari illegali. Per questo è importante non abbassare la guardia contro un fenomeno che oltre a rappresentare un enorme pericolo per l’incolumità pubblica, ogni anno provoca la perdita di enormi quantità di ossigeno, di biodiversità e bellezze naturali”. Nell’anno internazionale Onu che celebra le Foreste è importante infatti ricordare che gli incendi causano il rilascio in atmosfera di tonnellate di anidride carbonica e la perdita di numerosi esemplari animali e vegetali con danni inestimabili al patrimonio naturale. “Il lavoro d’informazione e sensibilizzazione è alla base della prevenzione – conclude Muroni – così come l’attività di spegnimento e le sanzioni sono indispensabili nel contrasto dei roghi. Per combattere efficacemente il fenomeno però è necessario eliminare a monte il motivo per cui si appiccano incendi in questo Paese, ovvero la speculazione sulla gestione delle aree bruciate. La legge per evitare che questo accada esiste, ma è necessario che i Comuni realizzino il catasto dei territori percorsi dal fuoco in modo che si possa sapere con certezza quali sono queste aree”.