L’intesa tra il governo portoghese e l’Alleanza Renault-Nissan per realizzazione il programma di mobilità a emissioni zero si rafforza. Ieri Nissan e l’esecutivo portoghese hanno siglato una lettera di intenti per studiare la creazione di un impianto produttivo per batterie agli ioni di litio in Portogallo. Grazie a questo accordo, il Portogallo potrebbe diventare la seconda nazione al mondo, dopo il Giappone, a ricevere gli investimenti del Costruttore giapponese nella creazione di un impianto per la produzione su larga scala delle batterie agli ioni di litio, indispensabili per la commercializzazione di massa di veicoli elettrici in Europa e nel resto del mondo entro il 2012 come previsto dall’accordo.
L’Alleanza Renault-Nissan ha infatti già intrapreso iniziative a “emissioni zero” con altri Stati, quali Israele, Danimarca e Principato di Monaco. Inoltre ci sono accordi con la società francese produttrice e distributrice di energia EDF, l’azienda elettrica svizzera Energie Ouest Suisse (EOS), nonché con gli americani Tennessee, Oregon e Sonoma County, nella California settentrionale, mentre in Giappone è stato stretto un accordo con la prefettura di Kanagawa e la città di Yokohama. La prossima primavera, l’AESC (Automotive Energy Supply Corporation), la joint venture istituita fra Nissan e NEC, avvierà la produzione di batterie agli ioni di litio presso l’impianto Nissan di Zama in Giappone e la capacità produttiva annua si attesterà sulle 65.000 unità, con un livello iniziale di start-up pari a 13.000 unità.
In Europa, invece, è il Portogallo lo Stato di punta del programma a emissioni zero. Già nei primi mesi del 2011, l’Alleanza Renault-Nissan farà approdare sul pionieristico mercato portoghese i veicoli elettrici. Inoltre, “nel 2008 il governo portoghese ha progettato un modello che permetterà di sviluppare una rete nazionale di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici”, ha detto Manuel Pinho, Ministro dell’Economia e dell’Innovazione del Portogallo, ricordando come proprio questo Stato “è leader mondiale nella produzione di energia rinnovabile, pertanto l’abbattimento delle emissioni di CO2 e l’evoluzione dei mezzi di trasporto costituiscono elementi chiave per la creazione di un modello realmente sostenibile sia dal punto di vista energetico che ambientale”.(Eleonora Lilli)