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News Enti Locali dal 30/10/07 al 05/11/07

*_A MONTEPULCIANO SCONTO ICI PER USO PANNELLI SOLARI_*

_Tratto da Ansa_

05/11/07 – *Montepulciano* (Siena) – Sconto sull’Ici per chi installa pannelli solari. Lo ha disposto il Comune di Montepulciano che, primo in Italia, ha deciso di offrire uno sconto sull’Ici pari al 40% della spesa sostenuta per l’ installazione dei pannelli solari da utilizzare nei due anni successivi al collaudo dell’impianto. In alternativa e’ anche possibile ottenere dall’amministrazione il rimborso degli interessi sul prestito ottenuto per acquistare i pannelli solari.
Le due iniziative verranno presentate domani nel corso del convegno ”Il sole a portata di tutti-Un progetto per l’energia pulita nella Valdichiana senese” che si svolgera’ a Montepulciano alla presenza di Gianni Silvestrini, direttore Scientifico del Kyoto Club, e del responsabile scientifico di Legambiente, Stefano Ciafani.

*_CAMPO EOLICO SPERIMENTALE IN TRENTINO_*

_Tratto da Ansa_

05/11/07 – *Trento* – E’ stato inaugurato un campo eolico sperimentale nella zona di Trento. Il progetto, il cui obiettivo e’ diventare un riferimento nel settore della ricerca, e’ coordinato dall’Universita’ di Trento con la collaborazione dall’Ape (agenzia provinciale per l’energia) e la societa’ Interbrennero.
Il Trentino Alto Adige sembra sempre piu’ vicino ai livelli del Nord Europa visto che, a partire da luglio, a Bolzano, sono entrati in funzione 1.800 pannelli solari fotovoltaici per un totale di 2.400 metri quadrati di superficie: il quartiere fieristico di Bolzano ha la piu’ alta produzione di energia solare e il nuovo impianto consentira’ alla citta’ di risparmiare quasi 200 tonnellate di anidride carbonica all’anno.

*_REGIONE, AMBIENTE: INIZIA OGGI LA SETTIMANA DELL’EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE_*

_Tratto da Ivg.it_

05/11/07 – *Regione Liguria* – La Regione aderisce anche quest’anno alla Settimana dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile, sotto l’egida Unesco, che prevede l’organizzazione di eventi in varie città di Italia, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini a collaborare per la salvaguardia dell’ambiente.
L’evento principale della settimana ligure, inserito nel programma del Festival della Scienza, è organizzato sabato 10 novembre dal Centro di Educazione allo Sviluppo Sostenibile (CECS) attivo presso l’Arpal, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, Are Liguria, Legambiente Liguria, WWF, Rete Lilliput, Università di Genova.
A partire dalle 10,00, in piazza Caricamento e nella Loggia dei Banchi, a Genova, verranno allestiti degli spazi per l’esposizione di mezzi di trasporto ecologici (bici e scooter elettrici, car-sharing) e di altri dispositivi per ridurre le emissioni di gas serra. Per tutto il giorno, nella Loggia Banchi, sono previsti spazi informativi e per tutti la possibilità di incontrare esperti del settore. Alle 16.00, sempre nella Loggia, un seminario sui cambiamenti climatici ed i suoi effetti sulla biodiversità e l’uomo, tenuto da esperti che daranno informazioni sul mercato libero dell’energia e la certificazione energetica, ed altri consigli per ridurre emissioni e consumi energetici tramite la bioarchitettura e la mobilità sostenibile.
Fuori dal calendario ma inseriti comunque nel programma della Settimana, martedì 13 novembre, sempre nella Loggia Banchi, seminario di chiusura del progetto europeo ChangeLab sui consumi sostenibili.
Nell’occasione sarà attivo uno sportello per gli Enti Locali per l’informazione ed il supporto allo sviluppo di progetti sui temi ambientali nell’ambito della nuova programmazione finanziaria europea 2007-2013.
Alle 16,30 una performance di teatro forum con attori professionisti coinvolgerà il pubblico nella descrizione dei risultati del progetto, illustrando comportamenti ambientali sostenibili.
Tutti gli interessati che contatteranno il CECS o manifesteranno la loro adesione presso lo stand organizzato sabato 10 novembre potranno partecipare alla visita guidata, in data ancora da stabilire, presso una struttura a basso impatto ambientale, per conoscere e replicare tutti i segreti della sostenibilità.

*_SOLARE E BIOMASSE IN UN’UNICA CENTRALE_*

_Tratto da La repubblica.it_

05/11/07 – *Rende* (Cosenza) – La Actelios, del gruppo Falck, inaugura in Calabria il primo impianto italiano “combinato”: due fonti ad impatto zero che servono ai fabbisogni elettrici di 600 famiglie e sono un “messaggio” di spinta sulla via delle energie rinnovabili
Per dare un segnale “forte” in favore delle energie rinnovabili, il gruppo Falck ha messo insieme ben due fonti in un’unica centrale, inaugurata pochi giorni fa a Rende in provincia di Cosenza. Nella centrale Actelios per la prima volta che in Italia si uniscono sole e biomasse, due sorgenti di energia ad emissioni zero quanto ad anidride carbonica e gas serra. Il “blocco” è composto da una centrale a biomasse da 14,3 megawatt e da un impianto fotovoltaico da 1 megawatt che copre all’incirca 2 ettari di terreno, ha le sembianze di una grande vela ed è composto da 5.486 pannelli, ognuno dei quali dotato di 48 celle al silicio. Ogni anno consentirà un risparmio di 366 tonnellate di olio combustibile e di 1.024 tonnellate di anidride carbonica. L’impianto solare, fornito dalla Siemens, produce energia elettrica senza alcuna emissione di sostanze inquinanti, senza combustibile fossile e senza inquinamento acustico. Inoltre, tutti i componenti dell’impianto sono, al termine della loro vita, completamente riciclabili. «La centrale di Rende esprime la nostra strategia di business», spiega Federico Falck, presidente del gruppo. «La nostra è una storia di cento anni, e da sempre la strategia della Falck è stata rivolta verso l’innovazione. Quando l’azienda ha cambiato settore e dall’acciaio siamo passati all’energia, abbiamo subito pensato alle fonti rinnovabili. Nei primi del ‘900 già producevamo quella idroelettrica al servizio delle acciaierie, poi all’inizio del 2000 ci siamo rivolti verso l’energia prodotta con la termovalorizzazione e poi abbiamo proseguito con l’eolico».
La centrale rappresenta la strategie del gruppo anche perché è orientata alla ricerca e alla realizzazione delle condizioni che possano favorire la sostenibilità dello sviluppo avendo come principiguida la crescita, l’ecoefficienza, il progresso sociale. «E’ un impegno che abbiamo sempre assunto, anche quando si pensava che il mondo si potesse sviluppare secondo un modello di crescita illimitata. Siamo ancora in tempo per invertire la rotta e questi due piccoli impianti combinati possono essere un esempio di come in un settore fondamentale per lo sviluppo economico, come quello della produzione di energia, l’attenzione all’uomo e all’ambiente possono e devono assumere valori strategici». La centrale a biomasse era una vecchia fabbrica che produceva tannino per uso alimentare: ora vi si produce energia bruciando i legnami raccolti durante la pulitura dei sottoboschi. «La pulitura dei boschi è necessaria per preservare il territorio dal fuoco, un modo di riciclare le materie prime locali per produrre energia», spiega Roberto Tellarini, amministratore delegato di Actelios. «L’impatto di questo impianto sul territorio è minimo ma l’energia prodotta serve al consumo di circa 600 famiglie». Il gruppo, con Actelios e Falck Renewables, ha in Italia altri impianti a Granarolo dell’Emilia e Trezzo sull’Adda oltre a parchi eolici in Spagna e Gran Bretagna. La strategia è quella di puntare all’integrazione fra gli impianti e il territorio con ininziative di informazione alle comunità locali sui benefici dell’energia rinnovabile. Inoltre sviluppa progetti pilota innovativi come Earth (ecological activity for refuse treatment at high latitude), un sistema di smaltimento dei rifiuti destinato al K2: è un’attrezzaturaprototipo adatta ad operare in ambienti dove la rarefazione dell’ossigeno e la mancanza di energia elettrica creano gravi problemi al trattamento dei rifiuti stessi.

*_ENERGIA – VATINNO (IDV): AD ERICE IMPORTANTE CONVEGNO SULLA CATTURA E SEQUESTRO DELL’ANIDRIDE CARBONICA_*

_Tratto da Asg Media_

05/11/07 – *Erice* (Trapani) – “Domani si terrà ad Erice, organizzato dall’Istituto Nazionale di GeofisicaeVulcanologia in collaborazione con l’Ambasciata britannica in Italia, unatavola rotonda sulle strategie europee del controllo dei cambiamenticlimatici ed, in particolare, sulla tecnologia della cattura e del sequestrodell’anidride carbonica, il maggior responsabile dell’effetto serra. Aquesto incontro parteciperà anche l’Italia dei Valori per dare un contributoalla discussione su una tecnologia che sarà, come detto anche dallaCommissione Europea, una delle principali strategie per combattere la sfidadei cambiamenti climatici”. Lo dichiara Giuseppe Vatinno Responsabile Nazionale Energia ed Ambiente di Italia dei Valori e Consigliere del Ministro delle Infrastrutture.

*_A SCUOLA CON … RINNOVATA ENERGIA!_*

_Tratto da Ilportaledeiparchi.it_

05/11/07 – *Napoli* – Il portale dei parchi è il primo polo didattico italiano specializzato in visite e viaggi d’istruzione, a tema multidisciplinare, con attività didattiche svolte direttamente negli ambiti naturalistici, archeologici, aziendali, ecc., oggetto della multiforme attività formativa delle scuole italiane.
La campagna nazionale di educazione ambientale, con attività didattiche a cura delle principali imprese del settore delle fonti energetiche rinnovabili è finalizzata a trasformare gli studenti italiani in agenti dello sviluppo sostenibile.
Di seguito le proposte per l’anno scolastico 2007/2008 alla scoperta delle … fonti energetiche rinnovabili

*IL SOLARE TERMICO* … domotica e tecnologia avanzata per renderne semplice ed economica l’applicazione nella vita quotidiana

Centro ricerche e stabilimento della Costruzioni Solari srl di Cavallino in Puglia

Costruzioni Solari srlLa Costruzioni Solari srl è un’azienda nata nel 1979 grazie all’entusiasmo di un gruppo di giovani fisici che, tra i primi in Italia, hanno scommesso sulla tecnologia solare quale strumento per affrancare l’umanità dai combustibili fossili e dal nucleare.
Le produzioni aziendali, che attengono prevalentemente alla categoria del solare termico, impianti in grado di produrre acqua calda e/o vapore direttamente dall’energia solare, sono il frutto di un centro ricerche interno ove, non solo si sviluppano soluzioni domotiche finalizzate a rendere semplice ed economica l’applicazione del solare termico nella vita quotidiana, ma si sviluppano anche avanzatissime direttrici di ricerca come
quelle relative al c.d. solare a concentrazione.
Presso la sede operativa dell’azienda, in gran parte climatizzata facendo ricorso alle più moderne tecniche della bioclimatizzazione, è possibile svolgere le seguenti attività:

AZ01 Visita guidata dell’ azienda (scuole ELEMENTARI / MEDIE / SUPERIORI – FACOLTA’ UNIVERSITARIE)> le caratteristiche costruttive dello stabilimento ispirate ai principi della bioarchitettura e della bioclimatizzazione; il centro ricerche; le linee di produzione; le principali tipologie di impianti prodotti nel settore del solare termico.

AZ02 Lezione/dibattito nella sala convegni bioclimatizzata (scuole
ELEMENTARI / MEDIE / SUPERIORI – FACOLTA’ UNIVERSITARIE)> gli impianti e le attrezzature facilmente e concretamente implementabili nella vita quotidiana: caratteristiche tecniche, disciplina e modalità di installazione, costi di acquisto e installazione, entità del risparmio energetico/economico conseguibile.
Mail: info@ilportaledeiparchi.it
DURATA proposta didattica AZ01: 2h
DURATA proposta didattica AZ02: 2h

*EOLICO … l’energia del vento* per produrre elettricità e valorizzare il territorio

Una “gustosa” visita, al parco eolico della IVPC srl, a San Marco dei Cavoti in Campania
Gruppo IVPCLa IVPC srl è nata nel Settembre 1993, ad Avellino, dove si trovano tutt’ora sede legale ed operativa. In pochi anni l’azienda ha bruciato le tappe divenendo leader italiana nel settore dell’energia eolica.
Oggi al Gruppo IVPC sono infatti riconducibili ben 472 MW di potenza installata, distribuiti tra 31 parchi eolici collocati in cinque regioni italiane. La visita guidata, alla scoperta del parco eolico di S. Marco dei Cavoti, è inserita nel progetto “I sentieri di Eolo” finalizzato alla valorizzazione dei territori di ubicazione delle centrali.
Dopo aver visitato il parco eolico sarà quindi possibile ammirare
l’affascinante centro storico di San Marco dei Cavoti, con le antiche botteghe per la vendita del famoso croccantino (… il tradizionale torrone prodotto a San Marco da oltre un secolo).

AZ03 Vista guidata del parco eolico (scuole ELEMENTARI / MEDIE / SUPERIORI
– FACOLTA’ UNIVERSITARIE)> visita parco eolico + centro storico di San Marco dei Cavoti.

DURATA proposta didattica AZ03: 2h 30m
(Proposta disponibile a partire da Marzo 2008)

*La produzione di energia da BIOMASSE* tecnologia, compatibilità ambientale e occasioni per nuova imprenditoria

Le centrali elettriche della Biomasse Italia spa di Crotone in Calabria

Biomasse Italia spaLa Biomasse Italia spa è una delle principali aziende europee, nel settore della conversione di biomasse in energia elettrica, attiva in Calabria con le due maggiori centrali elettriche italiane a biomasse. Frutto del rinnovato impegno degli azionisti, Api Nova Energia e Bioenergie, nel ricercare le più avanzate tecnologie esistenti in termini di massimizzazione dell’efficienza energetica e di riduzione delle emissioni di
CO2, l’azienda utilizza esclusivamente biomasse, ossia un ampio spettro di prodotti che possono comprendere: legname proveniente da fonti rinnovabili agricole e forestali, residui agricoli e civili, scarti agroindustriali, ecc. Le centrali calabresi di Biomasse Italia si collocano nel solco delle indicazioni UE che ha assegnato alle biomasse un ruolo trainante in relazione agli obiettivi di Kyoto: coprire, entro il 2010, il 10% del della
produzione energetica comunitaria.

AZ04 Visita guidata dell’AZIENDA (scuole SUPERIORI – FACOLTA’
UNIVERSITARIE)> presso la centrale elettrica a biomasse di Strongoli (KR)
… un’entusiasmante galoppata nel nostro futuro energetico tra tecnologie all’avanguardia e occasioni per nuova imprenditoria in grado di valorizzare lo straordinario potenziale delle aree agricole e boschive italiane.

DURATA proposta didattica AZ04: 2h 30m
(I servizi di visite didattiche godono di un prezzo agevolato per gentile concessione, a titolo gratuito, del personale docente a cura dell’azienda ospitante)

*La produzione di BIOGAS*, microbiologia e tecnologia avanzata al servizio dell’ambiente

Gli stabilimenti, realizzati dalla Schmack Biogas srl, a Minerbe in Veneto

Schmack Biogas srlSchmack Biogas è l’impresa pioniera, a livello planetario, nel campo del biogas: da ben 12 anni impone, infatti, gli standard internazionali del settore. L’azienda si distingue, inoltre, per tecnologie all’avanguardia, brevetti esclusivi ed un’esperienza consolidata frutto della realizzazione di oltre 200 impianti in Europa, Giappone e Stati Uniti.
La produzione di impianti per il biogas ( … un mix di gas infiammabili generato dalla fermentazione batterica di materie prime vegetali o rifiuti in decomposizione) è il frutto di
un avanzatissimo Centro Ricerche corredato da laboratorio di microbiologia.
L’azione sinergica, di Centro Ricerche e laboratorio, consente di offrire alla clientela un ampio ventaglio di opzioni: dalla semplice progettazione e vendita dell’impianto, all’assistenza tecnica e manutentiva, all’affiancamento gestionale con tecniche di telerilevamento e analisi microbiologica, sino all’assistenza in fase di finanziamento e contracting.
Presso l’impianto di Minerbe (VR) è possibile svolgere la seguente attività:

AZ05 Visita guidata dell’AZIENDA (scuole SUPERIORI – FACOLTA’
UNIVERSITARIE)> le principali caratteristiche degli impianti per la
produzione del biogas attraverso la visita esemplificativa dell’impianto di Minerbe: costi di realizzazione, modalità di gestione, entità dei vantaggi energetici, economici ed ambientali conseguibili.

DURATA proposta didattica AZ05: 1h
(I servizi di visite didattiche godono di un prezzo agevolato per gentile concessione, a titolo gratuito, del personale docente a cura dell’azienda ospitante)

*IDROGENO & CELLE A COMBUSTIBILE*, produrre elettricità emettendo solo … vapor d’acqua

Laboratori didattici, a cura della Hydro2Power srl, presso gli istituti
scolastici italiani

Hydro2Power srlLa Hydro2Power è una giovane azienda nata, presso l’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano, dopo aver vinto il concorso Start Cup 2003 finalizzato a sostenere la nascita di imprese ad alto contenuto di innovazione tecnologica. Ad oggi l’attività aziendale si concentra principalmente nei seguenti settori: progettazione di impianti per la generazione di elettricità da celle a combustibile; divulgazione scientifica, con corsi di informazione e formazione sulla tecnologia fuel-cell tenuti direttamente presso gli istituti scolastici.

Le scuole interessate potranno dunque ottenere la disponibilità,
direttamente nelle proprie aule, di ecoingegneri che, con un approccio ludico e sperimentale, faranno comprendere ai discenti il segreto della produzione di elettricità, attraverso reazioni idrogeno/aria, con emissioni residuali solo di … vapor d’acqua.

AZ06 Laboratorio didattico sulla tecnologia fuel-cell (scuole MEDIE)> una finestra sul nostro futuro energetico, aperta direttamente nelle aule scolastiche degli istituti richiedenti, con l’ausilio di filmati, animazioni, piccoli esperimenti, quiz multimediali e … una competizione tra piccole auto a idrogeno (solo per le scuole di: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli, Liguria, Toscana, Emilia Romagna).

AZ07 Laboratorio didattico sulla tecnologia fuel-cell (scuole SUPERIORI – ultimo triennio)> attività svolta con l’ausilio di filmati, animazioni, history cases, modelli in scala di veicoli con fuel-cell e generatori a idrogeno capaci di alimentare i pc portatili dei docenti (solo per le scuole di: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli, Liguria, Toscana, Emilia Romagna).

DURATA proposta didattica AZ06: 4h
DURATA proposta didattica AZ07: 5h

*IL FOTOVOLTAICO … nella tua scuola* con il progetto nazionale “Un tetto fotovoltaico in ogni Scuola”

Fornitura di impianti fotovoltaici, corredati da corsi a scuola, a cura di Elettro Sannio Ricerca srl

ElettroSannio sncIl progetto “Un tetto fotovoltaico in ogni Scuola” promuove la fornitura di impianti fotovoltaici fissi, perfettamente integrabili nelle strutture edilizie scolastiche, oppure portatili, a disposizione delle più svariate esigenze didattiche delle scuole italiane. A corredo, corsi formativi e informativi, da tenersi presso gli istituti scolastici, finalizzati ad illustrare agli studenti, con semplicità e pratica immediatezza, sia gli aspetti tecnici della produzione di energia elettrica direttamente da radiazione solare, sia le prospettive di affrancamento dell’umanità dai combustibili fossili.
L’iniziativa è a cura della Elettro Sannio Ricerca srl, una tra le maggiori aziende italiane specializzate nella produzione di pannelli fotovoltaici di silicio mono e poli cristallino.

AZ08 Fornitura di impianto FOTOVOLTAICO + Corso formativo/informativo a SCUOLA > il progetto rientra tra le azioni chiave, proposte dal Libro Bianco della UE, per la realizzazione entro il 2010 di 500.000 tetti e facciate
fotovoltaici in tutta Europa.

DURATA proposta didattica AZ08: variabile in funzione delle esigenze dell’istituto richiedente

Per ulteriori informazioni
dal lunedì al venerdì ore 9.00 – 13.30
IL PORTALE DEI PARCHI
Tel 081 554 2006 – Fax 178 441 3873
mail : info@ilportaledeiparchi.it
sito internet: www.ilportaledeiparchi.it

*_ALBA: CON EGEA UN CONVEGNO DEDICATO AD ENERGIA E AMBIENTE_*

_Tratto da targatocn.it_

05/11/07 – *Alba* (Cuneo) – Sarà un’occasione per riflettere sul futuro dei servizi di energia e ambiente negli ambiti urbani di piccola e media dimensione il convegno, promosso da Egea Spa ed in programma per lunedì 19 novembre nell’Auditorium del Centro Ricerche Ferrero di Alba – a partire dalle 14.15 – dal titolo ‘Glocal. Pensare globale, agire locale’.
Il programma della giornata prevede, dalle 10 alle 12, visite guidate alla centrale di cogenerazione ‘AlbaPower’, con navetta in partenza dal parcheggio di piazza Medford ogni 30 minuti; alle 13.30 registrazione dei partecipanti e, alle 14.15, apertura del Convegno, con il saluto di Pietro Ferrero (Presidente Ferrero SpA) e Raffaele Costa (Presidente della Provincia di Cuneo). L’incontro proseguirà alle 14.45 con le relazioni introduttive di Giuseppe Rossetto (Sindaco di Alba), Mercedes Bresso (Presidente della Regione Piemonte) ed Edoardo Ronchi (Vice Presidente della Commissione Ambiente del Senato), per continuare alle 15.30 con la tavola rotonda moderata da Luigi De Paoli (Università Bocconi di Milano), con la partecipazione di Renzo Capra (Presidente ASM Brescia SpA); PierPaolo Carini (Amministratore Delegato EGEA SpA); Giovanni Del Tin (Presidente Associazione Italiana Riscaldamento Urbano); Corrado Faissola (Presidente Associazione Bancaria Italiana); Fabrizio Longa (Presidente ASSOGAS); Rosaria Romano (Direttore Generale DGERM – Ministero Sviluppo Economico); Paolo Rosina (Amministratore Delegato Energhe SpA – Gruppo Ferrero). Alle 18 chiusura del Convegno, con intervento di Emma Marcegaglia, Vice Presidente di Confindustria.
“I temi legati all’energia e all’ambiente sono sempre più al centro dell’attenzione per le implicazioni di carattere sociale, economico e ambientale che essi comportano sul piano globale e su quello locale – dichiara l’ing. PierPaolo Carini, Amministratore Delegato di EGEA SpA -. Tale attenzione non può e non deve essere incentrata solo sui grandi centri urbani e sulle problematiche dei maxi impianti dal momento che il territorio italiano è, più di altri, costellato da una pluralità di centri di media e piccola dimensione. In tali ambiti la fornitura di servizi energetici e ambientali, efficienti ed economici, costituisce la spina dorsale di un sistema produttivo e sociale che pone, la ‘provincia’ italiana ai primi posti per capacità imprenditoriale e qualità della vita”.
“La soluzione individuata da EGEA, che ha saputo coniugare esigenze pubbliche e spirito imprenditoriale privato, agendo come collante del tessuto produttivo locale e a vantaggio del territorio su cui opera, viene presentata come spunto di riflessione per il dibattito che, mi auguro, si svilupperà durante e dopo il convegno – prosegue Carini -. L’intento più generale è quello di confrontare esperienze e competenze diverse sul tema delle prospettive di sviluppo delle imprese operanti nei servizi energetici e ambientali locali, in un contesto di forte accelerazione dei processi di aggregazione e di evoluzione del quadro normativo”.
Il Convegno è organizzato con il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Comune di Alba, Ministero dello Sviluppo Economico, Assogas e A.I.R.U. e con il contributo di GE Energy. E’ indirizzato ai rappresentanti delle istituzioni, degli imprenditori, dei consumatori e, più in generale, a quanti hanno a cuore la conoscenza e lo sviluppo del territorio in cui vivono e lavorano. La partecipazione è gratuita, con iscrizione entro il 15 novembre 2007 (modulo di iscrizione sul sito www.egea.it/convegno).
Per maggiori informazioni contattare la Segreteria Organizzativa al numero 0173-447798 o via fax allo 0173-441104.

*_ECO-ENERGIA: 300 MLN EURO A COMUNI VENETI PER FOTOVOLTAICO_*

_Tratto da Ansa_

05/11/07 – *Venezia* – Sono disponibili 300 milioni di euro di contributi per tutti quei comuni veneti che sceglieranno il biogas e il fotovoltaico. Lo annuncia Anciveneto in una nota nella quale si sottolinea che ai municipi bastera’ mettere a disposizione aree adeguate per l’installazione delle centrali; a quel punto, dopo un’analisi del fabbisogno di energia, sara’ costruita la centrale. La quale, in un primo momento, servira’ tutte le strutture comunali (municipio, palestre, scuole, illuminazione pubblica…); quindi potra’ essere utilizzata anche dalle famiglie per gli usi domestici. Secondo gli esperti, rileva l’Anci, optare per il biogas o il fotovoltaico fa risparmiare una somma che varia dal 20 al 40 per cento rispetto al tradizionale sistema di produzione di energia.

*_OTTANA, DUBBI DI LEGAMBIENTE SULLA CENTRALE: PER L’OLIO DI PALMA SERVONO GARANZIE, SULL’OLIO DI COLZA SARDO I CONTI NON TORNANO_*

_Tratto da L’altravoce.net_

04/11/07 – *Regione Sardegna* – Legambiente Sardegna gioca d’anticipo e ribadisce le perplessità sui nuovi impianti della centrale elettrica di Ottana, che utilizzeranno olio vegetale come combustibile. I tecnici dell’Arpas e quelli della Provincia di Nuoro hanno previsto un sopralluogo per domani. Mercoledì 7 novembre è convocato il consiglio di amministrazione della Biopower Sardegna, nel quale sono rappresentati – oltre al gruppo Clivati, proprietario della centrale di Ottana – anche la municipalizzata di Bolzano ed un gruppo svizzero.
La Biopower ha presentato un progetto, fortemente sostenuto dall’Associazione degli industriali della Sardegna centrale, per un impianto di produzione di energia elettrica composto da due elettrogeneratori endotermici, con una potenza di 17 MW l’uno, alimentati ad olio vegetale e associati a due sistemi di recupero del calore dei fumi, e da una turbina a vapore in grado di produrre 2,9 MW. La potenza totale sarà di 37,9 MW e dovrebbe aggiungersi, secondo il progetto, a quella dei gruppi già installati di 140 MW, alimentati con olio combustibile «inquinante», secondo l’associazione ambientalista che ne chiede lo smantellamento, anche per avere «adeguate garanzie che nella stessa area si realizzerà il nuovo impianto».
Poiché il progetto Biopower è stato presentato come una «riconversione dello stabilimento di Ottana», la Regione l’ha escluso dalla Valutazione d’impatto ambientale (Via), che invece Legambiente, nelle osservazioni inviate alle amministrazioni interessati, ritiene opportuna. Al presidente regionale dell’associazione ambientalista, Vincenzo Tiana, non piace neanche l’ipotesi di utilizzo dell’olio palma, che potrebbe provenire da disboscamenti incontrollati del Sud-Est asiatico. Legambiente chiede la certificazioni della provenienza di questo combustibile (come biomassa rigenerabile da coltivazione e non da distruzione di vegetali di natura spontane, oppure da superfici coltivate) e anche il rispetto del Piano energetico ambientale regionale, che prevede il ricorso all’olio di colza eventualmente coltivato in Sardegna.
Tiana propone una rigorosa verifica, entro quattro anni, dell’impiego di olio di colza derivante da produzioni locali. «Se, infatti, l’impianto dovesse lavorare a pieno carico», argomenta il presidente di Legambiente Sardegna, «per circa 7.000 ore/anno, richiederebbe un quantitativo di olio dell’ordine di 50.000 tonnellate/anno. Con le rese attuali, sarebbe necessario coltivare in Sardegna circa 60.000-70.000 ettari a colza. Tenendo conto della necessaria rotazione colturale almeno biennale, la superficie interessata dovrebbe essere almeno il doppio e, quindi, un’estensione spropositata di circa 150.000 ettari. Il che, partendo da zero e con le remunerazioni oggi prospettate, appare irrealizzabile».

*_GENOVA FESTIVAL DELLA SCIENZA ENERGIA E AMBIENTE DIFFICILI ISTRUZIONI PER L’ USO_*

_Tratto da Genova Press_

04/11/07 – *Genova* – Il dibattito sarebbe durato ancora a lungo, ma tempus fugit e per Marco Cattaneo, direttore della rivista “Le Scienze” e moderatore dell’incontro Energia e ambiente, istruzioni per l’uso, che si è svolto venerdì 2 novembre, alle 15.00 nella Sala Scirocco e Libeccio dei Magazzini del Cotone, è ora di spostarsi a Palazzo Ducale. Pochi i punti in comune fra i tre relatori: il problema energetico è complesso, ed è stato affrontato da posizioni distanti.
Per Gennaro De Michele, responsabile dell’area ricerca Enel, nel corso degli anni è cambiata la visione della questione energetica: «In passato si pensava alla centrale come a una pentola a pressione, la casa come a un punto di consumo, e l’ambiente capace di assorbire infinite emissioni; oggi invece la centrale è un reattore chimico, la casa un punto di risparmio e l’ambiente un reattore biochimico; in futuro avremo un unico speciale sistema vivente, in cui le singole cellule/case produrranno e consumeranno energia». La situazione ambientale è molto cambiata a causa dell’impatto antropico: dalle 280 parti per milione di CO2 prima della rivoluzione industriale si è passati alle attuali 380. «E se non si farà nulla – ha proseguito l’ingegner De Michele – sforeremo le 800 parti nel 2050. Sono state individuate 15 azioni da mettere in campo: fra queste il nucleare con reattori di quarta generazione, carbone pulito con confinamento della CO2 sotto terra o sotto il mare, energie rinnovabili».
«Ai miei studenti insegno sempre ad associare al risultato la misura dell’errore e dell’incertezza – spiega Enrico Ferraro, professore di fisica sperimentale all’Università del Piemonte Orientale – invece affrontando questa problematica si sente spesso parlare di certezze e valori assoluti. La fisica dell’atmosfera e lo studio delle turbolenze aiuta a capire le modalità di dispersione degli inquinanti, ad esempio gli effetti di un pennacchio di fumo in uscita da una ciminiera. Modelli matematici, misure, teorie ed esperimenti su scale ridotte hanno bisogno di ulteriori approfondimenti e perfezionamenti, ed è indispensabile continuare a finanziare la ricerca di base, da cui discende quella applicata. La ricerca, invece, non ha bisogno di fare notizia a tutti i costi: il problema di comunicazione e cattiva informazione crea gravi conseguenze».
Scalda la platea il discorso dello scrittore e consulente del Ministero dell’Ambiente Maurizio Pallante che, dopo un’allarmante introduzione – «se arriveremo ad un aumento di oltre 4°C di temperatura media mondiale metteremo in discussione le condizioni indispensabili alla sopravvivenza stessa della specie umana» – rilancia il tema dell’efficienza energetica, preferendola all’incremento della produzione. «In Germania e in Alto Adige ci sono decine di migliaia di case che richiedono per il riscaldamento 1,5 litri di combustibile fossile a metro quadro all’anno; solitamente in Italia ne usiamo circa 20 litri. Sempre in Germania ho visto una fabbrica abbattere, nel giro di 15 anni, il 100% di emissioni: grazie ad una altissima tecnologia e a una progettazione maniacale». Tre le strade suggerite: riduzione degli sprechi, a partire da una migliore coibentazione di muri e finestre insieme a una regolamentazione degli scambi d’aria, ricorso alle fonti rinnovabili e distribuzione diffusa delle unità di generazione.

*_TROPPI PRETENDENTI PER LE BIOMASSE UMBRE_*

_Tratto da Il tamtam.it_

04/11/07 – *Regione Umbria* – L’idea, che già non suscita entusiasmi tra gli agricoltori umbri, di produrre tanta “biomassa” da farne 360 tonnellate al giorno per la centrale di Bastardo potrebbe presto abortire per un fattore economico.
Al Senato, infatti, è stato approvato, nel decreto legge collegato alla Finanziaria, l’aumento degli incentivi alle agroenergie della”filiera corta”.
Per il capogruppo in Consiglio regionale dell’Umbriadei Verdi e Civici, Oliviero Dottorini, “si potrà avviare finalmente la diffusione, nelle campagne, dei piccoli impianti che producono energia rinnovabile con l’impiego di materiali e residui delle attività agricole, zootecniche e forestali prodotti localmente”.
Per Dottorini “si tratta di un risultato straordinario che, se confermato anche alla Camera, scoraggerà i troppi tentativi di speculazione presenti anche nella nostra regione e permetterà agli agricoltori seri di intraprendere iniziative imprenditoriali in campo agroenergetico, riuscendo a ottenere risultati economici certi e adeguati, coniugando redditività e rispetto dell’ambiente”.
La norma prevede, per impianti fino ad 1 MW un passaggio degli incentivi dai certificati verdi (fluttuanti sul mercato) ad una tariffa fissa incentivata di 0,30 euro per kwh, un aumento degli incentivi da 12 a 15 anni e la possibilità di cumulare questo incentivo con altri di diverso genere fino al 40% del costo di impianto (ad esempio gli incentivi del Piano di sviluppo rurale).
Gli incentivi – ha evidenziato Dottorini – sono legati ad una “filiera agricola corta, ovvero che la materia prima agricola utilizzata deve essere di produzione locale e gli agricoltori devono essere coinvolti, mettendo così fine ai tentativi di speculazione di chi ha pensato di realizzare megaimpianti importando dall’estero la biomassa”.

*_PARCO DI PORTO CONTE: LA PRIMA VOLTA DI CASA GIOIOSA_*

_Tratto da Alguer.it_

03/11/07 – *Alghero* – Il parco regionale di Porto Conte ha il suo primo laboratorio didattico. Si tratta di un allestimento interattivo costituito da modellini che spiegano l’utilizzo sostenibile delle energie rinnovabili e attraverso apparecchiature ne simulano il funzionamento. Un progetto che ha visto la luce grazie ad un finanziamento regionale da parte dell’assessorato alla difesa dell’ambiente che il Parco di Porto Conte ha ottenuto in collaborazione con la sezione locale di Legambiente guidata da Luciano Deriu. Questa mattina(sabato) c’è stata l’inaugurazione ufficiale alla presenza della stampa e delle autorità ed è stata anche l’occasione per l’apertura, per la prima volta ai visitatori, della casa del Parco Regionale di Porto Conte, l’ex colonia penale di Tramariglio. Un inaugurazione voluta in questo periodo proprio perché da lunedì inizierà la settimana dell’Unesco interamente dedicata al tema dei cambiamenti climatici e al riscaldamento globale. Una settimana che nei primi tre giorni coinvolgerà anche il parco regionale di Porto Conte che ospiterà una serie di scolaresche del territorio che potranno visitare il laboratorio sulle energie sostenibili e dibattere sull’argomento. Nel laboratorio realizzato in una ala dell’ex carcere oltre all’illustrazione delle modalità di sfruttamento dell’energia idroelettrica, di quella solare e fotovoltaica, ancora quella meccanica ed eolica vi sono altri pannelli che illustrano invece il concetto di riscaldamento globale del pianeta, l’effetto serra ed i cambiamenti climatici derivati. Un laboratorio dunque destinato soprattutto alle scuole per attività sul tema dell’utilizzo delle energie rinnovabili. Alla presentazione del piccolo laboratorio era presente il Sindaco Marco Tedde che ha espresso vivo interesse all’iniziativa e plauso per il fatto che il Parco di Porto Conte pian piano si sta mostrando una realtà che lavora. A fare gli onori di casa il presidente dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte Antonio Camerada che nel dare il benvenuto ai primi “visitatori” di Casa Gioiosa e ha informato i presenti sulle iniziative e progettualità che il Parco sta assumendo non solo nel campo delle energie rinnovabili, ma anche nell’ambito dell’educazione ambientale con l’imminente decollo del Centro Ambientale Marino e Terrestre in partenariato con la Corsica e ancora progettualità sul ciclo dei rifiuti e sentieristica naturale. La parola è poi passata al vero promotore del progetto del laboratorio didattico sulle energie Luciano Deriu responsabile di Legambiente che si è augurato che il laboratorio possa essere visto e utilizzato il più possibile non solo dalle scolaresche, ma da tutti i visitatori della struttura di tramariglio. L’obbiettivo di Legambiente, ha detto Deriu, è infatti quello di indurre la comunità a comportamenti sostenibili nell’utilizzo delle energie rinnovabili ma soprattutto tendente ad evitare gli sprechi di energia. Tra le autorità era presente anche l’assessore regionale all’Ambiente Cicito Morittu che ha espresso compiacimento sulle ultime iniziative del Parco di Porto Conte, ma ha comunque manifestato l’intenzione di proporre correttivi alla legge istitutiva dei parchi regionali per svincolarli dall’eccessiva ingerenza politica e snellirne la gestione con maggiore partecipazione di organi tecnici «Il Parco deve essere una realtà viva integrata nel territorio partecipata dalla comunità-ha detto l’assessore- e deve rappresentare un modello di educazione, uno strumento didattico per giovani ed adulti verso l’utilizzo corretto delle risorse. Non solo quindi tutela ambientale ma soprattutto educazione su come rispettare l’ambiente». L’apertura della casa del parco ai visitatori è stata anche l’occasione per la visita all’ex complesso carcerario ed a una piccola mostra fotografica sulla storia penitenziaria di Tramariglio. Non bisogna dimenticare infatti che l’ex colonia penale è essa stessa un monumento architettonico dei primi anni trenta che si inserisce quella corrente urbanistica moderna che ha caratterizzato gli insediamenti urbani dell’agro della Nurra, delle sue borgate il cui massimo esempio è rappresentato dal centro storico di Fertilia.

*_V FORUM INTERNAZIONALE DELL’INFORMAZIONE PER LA SALVAGUARDIA DELLA NATURA “CAPITALIZZARE L’AMBIENTE”_*

_Tratto da Rinnovabili.it_

03/11/07 – *Monte Porzio Catone* (Roma) – Si terrà nella cornice di Villa Mondragone, a Monte Porzio Catone (Roma), il V Forum Internazionale dell’Informazione per la Salvaguardia della Natura, organizzata da Greenaccord sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica dal 7 al 10 novembre 2007.
La manifestazione, rivolta ai giornalisti di tutto il mondo, si concentrerà sul tema “Capitalizzare l’ambiente” e si aprirà ufficialmente mercoledì 7 novembre con il saluto delle autorità, tra cui il Senatore Franco Marini, Presidente del Senato della Repubblica, e l’Onorevole Alfonso Pecorario Scanio, Ministro dell’Ambiente.
Al Forum interverranno alcune delle più importanti personalità del mondo accademico, economico e scientifico che illustreranno le loro conoscenze nel campo dello sviluppo sostenibile e del rapporto tra ambiente ed economia. Tra i gli altri, segnaliamo il Professor Rober Costanza, Economista Ambientale e docente presso l’Università del Vermont, Stephen Singer, Capo Unità Europea sulle politiche climatiche ed energetiche, Friedrich Hinterberger, Presidente del Seri, Franco Pasquali, Segretario Generale Coldiretti e Walden Bello, Premio Nobel Alternativo nel 2003, nonché Direttore Esecutivo del “Focus on the Global South” a Bangkok e Professore di Sociologia e Amministrazione Pubblica presso l’Università delle Filippine.

*_IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA LA MOZIONE DELLA MAGGIORANZA SU RIFIUTI, AMBIENTE ED ENERGIA_*

_Tratto da Atlantidemagazine.it_

02/11/07 – *Orvieto* – A conclusione di un ampio dibattito nell’ambito del Consiglio Comunale “aperto” (di cui si darà conto in un successivo comunicato) che ha riguardato: la delibera n. 8 del 13 agosto 2007 approvata dall’ATO 4 Rifiuti, la previsione di smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi presso la Discarica “Le Crete” ed il Piano Energetico ed Ambientale del Comune di Orvieto, l’Assemblea Civica ha approvato (13 favorevoli, 2 contrari: Conticelli, Olimpieri, 1 astenuto (Imbastoni) la Mozione presentata dai Gruppi consiliari di maggioranza in merito alle politiche sui rifiuti in ambito locale e provinciale (ATO 4) ed ha respinto (13 contrari, 3 favorevoli: Conticelli, Olimpieri, Imbastoni) la mozione presentata dai Gruppi consiliari di minoranza con la quale si chiedeva la revoca della delibera dell’ATO rifiuti Ternano-Orvietano per “anomalie procedurali e per il mancato rispetto delle linee di indirizzo stabilite dal Consiglio Comunale con atto n. 21 dell’8 marzo 2006”.

Nella mozione approvata, il Consiglio Comunale chiede al Sindaco ed alla Giunta:
• di sensibilizzare la Regione dell’Umbria a procedere con sollecitudine nel redigere il III Piano Regionale per la gestione integrata e razionale dei rifiuti urbani, ribadendo l’assoluta rilevanza del sito de “Le Crete”, il quale, anche per il futuro, grazie alle scelte operate in sede di PRG, è in grado di rappresentare un punto di riferimento certo e sicuro per una corretta politica regionale e locale dei rifiuti;
• di ribadire con forza alla Regione la necessità di erogare un contributo economico per interventi di mitigazione ambientale nel Comprensorio Orvietano;
• di sottolineare alla Regione la necessità di prevedere finanziamenti al fine di consentire ai Comuni dell’Ambito di attuare consistenti politiche di raccolta differenziata;
• di vigilare affinché, con l’operatività dell’ATO4, si compia una politica dei rifiuti informata su politiche di investimento equilibrate nell’ambito dei due territori provinciali;
• di operare al fine di favorire investimenti di settore politiche provinciali che attivino economie di scala e che tengano conto della specializzazione dei singoli territori. Aspetti, questi, fondamentali nel momento in cui si discute di Multiutility Provinciale.
• Di concordare con il gestore dell’impianto interventi tecnologici che contribuiscano sia ad implementare l’uso di fonti energetiche rinnovabili (biogas, ecc.), sia a prolungare la vita della discarica;
• di verificare con il gestore la possibilità di collaborare nella realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica e termica su tutto il territorio comunale (fotovoltaico, solare termico, biomasse);
• di adoperarsi affinché si attivi un coordinamento tra i soggetti istituzionali preposti ai controlli in discarica, al fine di superare le incertezze in materia, peraltro evidenziate anche in sede di ricorso al Presidente della Repubblica, coinvolgendo anche le Associazioni interessate alla tutela dell’ambiente e del territorio, definendo, nel nuovo contesto giuridico (nuova classificazione della discarica per rifiuti non pericolosi- D.Lgs. 36/2006, Piano di Adeguamento approvato nel 2006 e costituzione dell’ATO4), tutti gli aspetti legati all’autorizzazione all’esercizio della discarica rilasciata dalla Provincia di Terni prot. 30415 del 14.05.2007;
• di compiere tutti i passi nei confronti della proprietà della discarica, affinché l’Amministrazione Comunale possa essere considerata soggetto attivo nella definizione delle politiche industriali poste in essere nel nostro territorio da ACEA e SAO, anche mediante l’ipotesi di ingresso societario.

La mozione impegna il Sindaco e l’Amministrazione Comunale a promuovere un’ampia campagna di sensibilizzazione sui temi dei rifiuti e della tutela ambientale, coinvolgendo i soggetti di Agenda 21 e tutte le associazioni interessate, evidenziando:
• i contenuti del documento preliminare inerente “Energia e rifiuti: politiche e prospettive per la città di Orvieto”;
• che la nostra discarica è autorizzata esclusivamente per rifiuti non pericolosi;
• che non aumenteranno i quantitativi in discarica rispetto a quelli previsti dal piano;
• che la nuova tariffa unica di ATO4, così come definita in sede di approvazione della convenzione, non comporterà aumenti della tassa di smaltimento dei rifiuti a carico dei cittadini;
• che con una raccolta differenziata “spinta” è possibile prevedere degli sgravi sulla TARSU con un risparmio per i cittadini e per le casse comunali in termini di costo di conferimento.

La suddetta mozione, muove dalla normativa nazionale e regionale vigente e da tutti gli atti sinora compiuti (dalla Regione, dal Consiglio Provinciale, dalla Conferenza dei Sindaci dell’ATO, dal Consiglio Comunale di Orvieto), dalla convenzione che regola i rapporti fra i Comuni facenti parte dell’ATO4, approvata dal Consiglio Provinciale con delibera n.180 del 7 luglio 2005 e dal formale insediamento dell’ATO4 avvenuto il 28 novembre 2005 (ovvero, con la stipula della Convenzione, l’ATO4 è divenuto operativo e rappresenta organismo sovraccomunale per le funzioni di governo dei Comuni partecipanti). La mozione, inoltre fa propri:
– la delibera regionale n. 1563/2007, che “chiarendo la portata del Principio di Prossimità nell’ambito del proprio Piano dei rifiuti speciali, ha eliminato dubbi interpretativi che erano alla base dell’anomalia del dato di gestione dell’impianto industriale de “Le Crete”. Questione rilevante che non si limita agli aspetti economici diretti importanti per concorrere a garantire una gestione trasparente del sito, ma riconosce l’importanza di quelli indiretti, in termini di tutela dell’ambiente, anche per il ‘post mortem’ della discarica”.
– la delibera n. 8 del 13 agosto 2007, “in quanto permette di attuare una gestione unitaria del servizio pubblico di selezione, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani prodotti dai Comuni dell’ATO4 Ternano-Orvietano, sottolineando come dalle normative vigenti, emerga la correttezza dell’azione del Sindaco nella piena legittimità di rappresentanza dell’Amministrazione Comunale in sede di adozione del deliberato del 13 agosto 2007”.
Da ultimo, la mozione evidenzia l’importanza del documento relativo a “Energia e rifiuti: politiche e prospettive per la città di Orvieto – documento preliminare”, impegnando il Sindaco e la Giunta Comunale affinché si promuova – di concerto con la competente commissione consiliare permanente – una partecipazione su queste tematiche mediante l’attivazione delle procedure di Agenda 21. Impegna, inoltre, il Sindaco e la Giunta a sottoporre al Consiglio Comunale gli esiti della Partecipazione, producendo un cronoprogramma inerente le azioni necessarie a implementare sul territorio locale la raccolta differenziata e l’uso di fonti energetiche rinnovabili.

*_OK DEL COMUNE AL CONTRATTO DI QUARTIERE DARSENA VILLAGGIO/SAN GIUSEPPE_*

_Tratto da Romagnaoggi.it_

02/11/07 – *Ravenna* – Su proposta di Fabio Poggioli, assessore all’Urbanistica, la giunta ha approvato la proposta di accordo di programma tra Regione, Comune, Acer e Iter per la realizzazione del Contratto di quartiere II Pru Darsena di città/villaggio San Giuseppe.

Il documento è propedeutico all’avvio di cinque interventi nella zona Darsena di città/villaggio San Giuseppe del valore complessivo di 18.824.569 euro per i quali è stato assegnato un contributo statale e regionale di 5.622.000 euro: la costruzione di 38 alloggi di edilizia residenziale pubblica (intervento comunale da 4.770.000 euro per il quale è previsto un contributo statale e regionale di 3.275.000 euro), l’adeguamento degli impianti di 51 alloggi di edilizia residenziale pubblica (intervento di Acer da 510.000 euro per il quale è previsto un contributo statale/regionale di 357.000 euro), la costruzione di 72 alloggi di edilizia agevolata con “buoni casa” da 14.800 euro ciascuno prioritariamente destinati alle giovani coppie (intervento di Iter da 11.243.569 euro per il quale è previsto un contributo statale/regionale di 1.350.000 euro), la costruzione della scuola materna San Giuseppe (intervento di iniziativa comunale da 1.656.000 euro per il quale è previsto un contributo statale/regionale di 416.000 euro), la ristrutturazione di una ex scuola elementare per la realizzazione del nuovo asilo nido San Giuseppe (intervento comunale da 645.000 euro per il quale è previsto un contributo statale/regionale da 224.000 euro).

Contestualmente all’accordo sono stati approvati due progetti relativi ad altrettanti dei cinque interventi: realizzazione dei 72 alloggi con “buono casa” (più altri 12 in edilizia libera e due unità immobiliari a terziario) e adeguamento degli impianti dei 51 edifici Acer (per quanto riguarda gli altri tre interventi è imminente l’assegnazione dell’appalto per i 38 alloggi erp e sono stati approvati i progetti relativi ai due edifici scolastici).

Il fabbricato dei 72 alloggi erp e dei 12 in edilizia libera, progettato con corte aperta verso via Trieste, comprende un edificio a torre di 40 metri e rappresenta il primo intervento da realizzarsi sul waterfront della Darsena. La superficie utile complessiva è di 7.441 metri quadri, delimitata dalla via D’Alaggio, dal confine di proprietà con la Cmc e da due nuove strade. Nell’ambito della sua realizzazione è prevista l’attuazione di un programma di sperimentazione finalizzato all’ecosostenibilità. Fabio Poggioli, assessore all’Urbanisitica, ci tiene in particolare a sottolineare questo aspetto che, insieme alla destinazione del complesso per edilizia residenziale pubblica, ha reso il progetto meritevole di contributo: “Con questo intervento, di elevata qualità architettonica e urbanistica – spiega – si qualifica e si amplia il patrimonio dell’edilizia residenziale pubblica, dimostrando che anche questo tipo di edilizia può avere caratteristiche di valore. Inoltre si valorizza e soprattutto si concretizza la sostenibilità ambientale, grazie alla messa in campo di interventi di tipo sperimentale che garantiscono il minor impatto possibile per quanto riguarda il consumo di energia e la produzione dell’energia stessa attraverso fonti rinnovabili”. Nel dettaglio gli interventi di tipo sperimentale finalizzati all’ecosostenibilità riguardano il risparmio energetico nel periodo invernale, l’uso dell’apporto energetico solare per il riscaldamento dell’acqua, la riduzione del consumo di acqua potabile, il recupero, per usi compatibili, delle acque meteoriche, il controllo delle emissioni nocive dei materiali delle strutture, degli impianti e delle finiture. Il Comune ha già rilasciato a Iter il permesso di costruire e i lavori potranno partire entro il 13 aprile 2008, termine indicato nella proposta di accordo di programma tra Regione, Comune, Acer e Iter per non perdere i contributi relativi a tutti i cinque interventi.

*_UN SEMINARIO SU ENERGIA E FONTI RINNOVABILI_*

_Tratto da Nuovodiario.com_

02/11/07 – *Imola* – La Banca di Romagna organizza un seminario su efficienza energetica e fonti rinnovabili. L’appuntamento è previsto per mercoledì 7 novembre nella sede imolese della Camera di commercio (in viale Rivalta 6). L’istituto bancario, in collaborazione col Dipartimento di ingegneria energetica, nucleare e del controllo ambientale (Deinca) dell’Università di Bologna, col seminario vuole offrire un incontro informativo sulle opportunità offerte alle imprese in tema di efficienza energetica e fonti rinnovabili previste dalla Legge Finanziaria e dagli ultimi provvedimenti adottati dal Ministero per lo Sviluppo Economico, al fine di fornire un quadro sintetico ma esaustivo delle principali ricadute tecniche, economiche e gestionali per le aziende. Il seminario “Efficienza energetica e fonti rinnovabili- le politiche nazionali e regionali a sostegno delle imprese e dei privati”, comincerà alle 16.30 con l’avvio dei lavori dato da Angelo Bartolotti, presidente di Banca di Romagna e dall’assessore alle Attività produttive del Comune di Imola Fabrizia Fiumi. Seguiranno le relazioni di Sandro Salvigni, direttore del Deinca sul tema “Efficienza energetica degli edifici e dei processi produttivi e le fonti rinnovabili”. Quindi il collega Gian Luca Morini, si soffermerà su casi concreti per le imprese. Davide Gavanelli, consulente di finanza di impresa, affronterà l’aspetto degli incentivi nazionali e regionali. Infine, toccherà a Francesco Pinoni, direttore di Banca di Romagna, chiudere il seminario parlando delle possibilità di finanziamento per imprese e privati. L’ efficienza energetica e le fonti rinnovabili, sono i temi principali della sfida per la riduzione delle emissioni inquinanti da realizzare entro i prossimi anni. Con la legge Finanziaria 2007, sono stati resi disponibili 2,5 miliardi di euro con i quali si sono concretizzati, con le prime call di Industria 2015, gli incentivi fiscali ed il cosiddetto “conto energia” per il fotovoltaico. Per informazioni ed iscrizioni: segreteria Organizzativa: tel. 0546 676153.

*_ENERGIA: CAMPANIA; CONTRIBUTI A SOLARE, TERMICO E FOTOVOLTAICO_*

_Tratto da Industriale-oggi.it_

02/11/07 – *Napoli* – Interventi a sostegno delle energie alternative nel collegato di bilancio approvato dalla giunta regionale della Campania. I contributi, attinti al fondo del Paser (la programmazione pluriennale dello sviluppo economico regionale, ndr.), sono sia in conto interessi sia in conto capitale rispettivamente nel limite del 50% della spesa ammissibile per le proposte che utilizzano tecnologie solari per la produzione di acqua calda sanitaria, nel limite del 20% per l’energia termica e pari al 75% della spesa ammissibile per le proposte che utilizzano la tecnologia fotovoltaica. Destinatari dei contributi le persone fisiche, le imprese, le Province, i Comuni, le Comunità Montane, i Consorzi di Bonifica, le Aziende Sanitarie Locali, istituti di finalità pubblica nonché loro strutture consortili costituite anche unitamente a soggetti privati.
Nel collegato previste anche azioni di sostegno ai giovani che danno vita a nuove imprese, liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali della piccola, media e grande distribuzione, promozione della cultura del lavoro e della produzione industriale.

*_ECO-ENERGIA: ABRUZZO PUNTA A RINNOVABILI, FUTURO IN BIOMASSE_*

_Tratto da Ansa_

31/10/07 – *L’Aquila* – La Regione Abruzzo e’ impegnata a tutto campo nella produzione di energia rinnovabile: dall’idrico alle biomasse, dall’eolico al fotovoltaico, al solare termico. Secondo l’assessore regionale all’Ambiente, Franco Caramanico, ”le biomasse rappresentano l’unica fonte di energia rinnovabile che non si riproduce automaticamente, ma che ha bisogno di una filiera”. Lo ha detto all’Aquila, nel corso della giornata di studi sul progetto ”Enerwood”, finanziato dal Pic Interreg III A Transfrontaliero adriatico. Partito tre anni con il coinvolgimento delle Universita’ dell’Aquila, Chieti e Lecce, delle Regioni Molise e Puglia, dell’Agenzia regionale abruzzese per l’energia (Aeran), delle Province dell’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo, ”Enerwood” ha visto la Regione Abruzzo lead partner nella creazione di una nuova cultura di fare energia. Il progetto ha interessato anche i partner dell’Adriatico orientale: Albania, Bosnia, Croazia e Serbia. Con il convegno di oggi si chiude ufficialmente ”Enerwood”, anche se alcune azioni andranno avanti sino alla fine di dicembre. Ed oggi i protagonisti del progetto hanno messo a confronto le loro esperienze. ”Con un’attenta opera di sensibilizzazione sull’utilita’ delle biomasse – ha detto Luigi Bignardi, componente dell’Unita’ di ricerca Research Unity Components e moderatore dei lavori – e sui problemi ad esse connesse abbiamo cercato di dimostrare che il confine tra noi ed i Paesi dell’area balcanica e’ da intendersi come cerniera e non come barriera”. Ad illustrare i progressi dell’Abruzzo e’ stato l’assessore Caramanico, e il direttore di settore, Antonio Sorgi. L’assessore ha ringraziato per la collaborazione le singole Universita’ ”che hanno animato il confronto nello sviluppo dell’idea di isole energetiche”. ”Come Regione – ha aggiunto l’assessore – stiamo investendo molto sulle biomasse, sia come fonte di energia rinnovabile sia come fonte di benefici di carattere ambientale. La biomassa consente lo sviluppo di una filiera agricola e puo’ rappresentare una importante fonte di reddito. Attenzione, pero’ – ha ammonito Caramanico – l’agricoltura va comunque sempre pensata prima in termini di produzione di alimenti”. L’assessore ha anche illustrato le finalita’ di un progetto triennale che l’assessorato all’Ambiente sta portando avanti in sinergia con l’assessorato all’Agricoltura. ”Sono stati investiti dieci milioni di euro per due progetti pilota nella produzione di biomasse, uno attraverso l’uso di scarti di lavorazioni agricole, l’altro derivante dalla pulizia del sottobosco, questo con evidenti positive ricadute anche sul fronte degli incendi. Il nostro obiettivo – ha annunciato Caramanico – e’ quello di giungere al 2015 con un consumo pari al 51% di energia da fonti rinnovabili”.