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News Enti Locali dal 13/11/07 al 19/11/07

*_CORSO DI FORMAZIONE PER INSTALLATORI DI IMPIANTI SOLARI TERMICI_*

_Tratto da Assosolterm_

19/11/07 – *Roma* – Attualmente, il mercato italiano degli impianti solari termici mostra un secondo promettente sviluppo dopo il primo boom degli anni ottanta. L’incremento delle azioni politiche e del mercato a livello nazionale ed europeo hanno creato le condizioni perché nel prossimo decennio questo sviluppo possa finalmente affermarsi senza ostacoli.
Sebbene gli installatori di impianti solari termici giochino un ruolo chiave nella crescita del mercato, la loro formazione
non appare ancora adeguata. Tutto ciò costituisce un grave ostacolo per la vendita e determina l’abbassamento della
qualità delle installazioni degli impianti solari.
L’obiettivo dei corsi di formazione è di fornire agli installatori e agli altri attori del settore una conoscenza specifica
relativa alla progettazione, costruzione e manutenzione degli impianti, ma anche di prepararli alle tecniche di vendita e al
marketing legati alla tecnologia solare termica.
Il nostro approccio ha l’obiettivo di creare nel mondo dell’installazione una maggiore propensione verso il solare, agendo
attraverso:
• uno sviluppo della conoscenza degli operatori che determini una più alta qualità delle installazioni e un’immagine di maggiore competenza verso il cliente finale;
• una reputazione migliore e duratura dei prodotti solari termici, che stimoli una crescente fiducia;
• la possibilità per i compratori motivati di trovare partner di cui fidarsi;
• un crescente interesse e una maggiore capacità degli operatori di trovare nuovi clienti;
• la creazione di un maggior numero di installatori qualificati.

*Destinatari*

• Installatori, termoidraulici, operatori di piccole e medie imprese interessati alle installazioni
• Ingegneri, architetti e altre tipologie di progettisti

*Programma e docenti*

L’impostazione del corso e la scelta degli argomenti trattati rispecchiano tutti i passi necessari che vanno compiuti
nell’attività quotidiana degli installatori per la realizzazione di un impianto solare termico.
Tutte le fasi – dai primi contatti con il cliente, il rilievo, il preventivo per l’installazione, fino alla messa in opera e la
manutenzione degli impianti solari termici – sono trattate con il massimo riscontro pratico.
Il primo capitolo è un’introduzione che mira a motivare i partecipanti con una presentazione dell’attuale situazione del
mercato e le prospettive dell’impresa in questo settore.
Il secondo capitolo ha l’obiettivo di trasmettere la conoscenza dei fondamenti tecnologici, con particolare attenzione al
collettore solare e alla sua interazione con tutto il sistema.
Il terzo capitolo si occupa delle procedure per la realizzazione di un impianto solare termico con informazioni rilevanti,
check list ed esercizi. Il quarto capitolo tratta temi non tecnici, come le possibili argomentazioni e le occasioni per la
vendita di un impianto solare termico, gli aspetti economici e i programmi di finanziamento.

*Modalità di svolgimento*

Durata: 16 ore suddivise in 2 giorni con il seguente orario: dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00
Date: giovedì 29 e venerdì 30 novembre 2007.
Sede: Fiera Termoidraulica Roma – Sala Convegni in Balconata PAD. 5 –
Numero dei partecipanti: il numero massimo dei partecipanti è 40. Assolterm si riserva la possibilità di annullare il
corso, qualora il numero di partecipanti non raggiunga il numero minimo di 15 partecipanti.
Modalità di iscrizione: per partecipare al corso è necessario far pervenire alla Segreteria Assolterm il modulo di
iscrizione unitamente al versamento della quota di partecipazione entro 20/11/2007. L’iscrizione, comunque, si chiuderà
al raggiungimento del numero massimo di partecipanti fissato a 40 persone (sarà seguito l’ordine cronologico di
iscrizione).
Per le ditte di installazione, ai fini del riconoscimento e del rilascio del marchio Solar Pass Installa, è necessario inviare
copia del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio da cui risulti l’abilitazione alla Legge 46/90 (lettera C e D).

*Costo di partecipazione e materiale*

Il costo per partecipante è di 300,00 € e comprende:
• partecipazione alle lezioni teoriche e pratiche dei 2 giorni
• 2 pranzi e 4 coffee break
• adesione al marchio “Solar Pass Installa” per le aziende di installazione (il cui costo di 50,00 € è già compreso nella quota di iscrizione) e buono sconto di 150,00 € per le aziende riconosciute Solar Pass Installa da utilizzare, presso le aziende “Solar Pass” aderenti all’iniziativa, per l’acquisto di prodotti solari entro 6 mesi dalla data di fine corso; il buono sconto dovrà essere richiesto alla Segreteria Assolterm
• materiale del corso, comprendente un manuale pratico di progettazione ed installazione.

*Riconoscimento*

Il corso non prevede lo svolgimento di un esame e consente il riconoscimento del marchio “Solar Pass Installa” alle
aziende di installazione partecipanti.
Alla fine del corso verrà rilasciato a tutti i partecipanti un attestato di frequenza.

Per informazioni:
Segreteria Assolterm (dal lunedì al venerdì orario 8.00 – 13.00 e dalle 14.00 – 17.00)
Corso Matteotti, 64 – 73040 Acquarica del Capo (Le)
Tel. 0833/730796
assolterm@assolterm.it
www.assolterm.it

*_SCUOLA ECOCOMPATIBILE_*

_Tratto da Edilia200.it_

19/11/07 – *Bibbiano* (Reggio Emilia) – Nascerà presto la prima scuola ecocompatibile, sede di un asilo nido e di una scuola dell’infanzia, a Bibbiano.
Ad ospitare la struttura sarà il Comune di Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia.
L’investimento complessivo per l’edificio che verrà completato entro il 2008 e ospiterà circa 150 bambini è pari a 3milioni 500mila euro.
Il Ministero dell’Ambiente partecipa al progetto, che rappresenta un modello di eccellenza in Italia dal punto di vista ecologico, con un finanziamento di 750mila euro corrispondenti al valore degli elementi a valenza ambientale.
In particolare la struttura avrà pannelli solari termici e fotovoltaici, pozzi geotermici, un impianto di ventilazione e trattamento dell’aria primaria con recupero del 95% del calore.
L’impiego di materiali bioedilizi nella sua costruzione garantirà un maggior isolamento termico rispetto ai minimi di legge.
E non solo: “L’ingresso principale del polo dell’infanzia è rivolto a sud e non è un caso perché nei mesi più freddi anche il sole contribuirà a scaldare gli ambienti, mentre in estate le tende oscuranti terranno lontano il calore”, spiega il sottosegretario all’ambiente Laura Marchetti.
Il sindaco di Bibbiano, Sandro Venturelli, si fa invece due conti in termini di emissioni e afferma che “Una struttura come quella costruita normalmente emetterebbe 900 tonnellate di anidride carbonica, mentre con la tipologia costruttiva adottata, con i pannelli fotovoltaici e il geotermico che utilizziamo per il riscaldamento la riduciamo di due terzi”.
Si parla di “1500 metri quadrati immersi nel verde” che ospiteranno 150 bambini dal prossimo settembre.

*_”PIACENZA DIVENTI CITTADELLA DELL’ENERGIA”_*

_Tratto da Liberta.it_

19/11/07 – *Piacenza* – Piacenza cittadella dell’energia. La notizia dell’avvio di una ricerca scientifica per testare il comportamento di Iris, reattore nucleare a fissione di generazione 3+, nel laboratorio del Siet presso l’ex centrale Emilia di Piacenza, viene accolta positivamente da Cisl e Confindustria, che vedono profilarsi per il territorio provinciale l’opportunità di diventare un centro d’eccellenza in campo energetico. Per completare il mosaico formato dal laboratorio del Siet, dal centro di ricerca sulle fonti alternative del Leap, dai vari impianti elettrici disseminati tra la città e la provincia e dalla centrale nucleare di Caorso mancherebbe, secondo il segretario della Cisl Sandro Busca, solo il progetto sperimentale sulla fusione nucleare Ignitor, che dovrebbe avere sede proprio a Caorso. Non pensa direttamente ad Ignitor il presidente di Confindustria Sergio Giglio, ma condivide l’idea di puntare sulla ricerca energetica per far crescere l’indotto nel territorio. Dall’altra parte il circolo di Legambiente, che chiede trasparenza e condivisione dei progetti con i cittadini, troppo spesso all’oscuro di tutto.
«Piacenza può candidarsi a diventare una cittadella dell’energia – ribadisce Busca – Abbiamo il Leap, la passata esperienza con il nucleare di Caorso. Con la Siet si studia il nucleare a fissione. Con Ignitor si potrebbe aggiungere un altro tassello fondamentale: la ricerca pura sulla fusione nucleare».
Busca ha le idee chiare: per una vera “cittadella” ci vogliono almeno due passi, una discussione seria su Ignitor in ambito locale e governativo, e il governo di tutte le realtà energetiche del territorio. «Coordinare tali realtà significherebbe razionalizzarle, creare tra loro importanti occasioni di scambi scientifici e dar vita a sinergie con le varie esperienze professionali nelle centrali in funzione – commenta Busca – C’è molta carne al fuoco, manca chi la governa. Penso al Leap, di cui a due anni di distanza dall’avvio sarebbe interessante avere un resoconto, e al progetto appena siglato dalla Fondazione con il Politecnico e l’Università Cattolica, che, visto così, mi sembra molto simile». Il sindacalista concorda in parte sulla necessità di chiarezza espressa da Legambiente. Poi passa ad Ignitor: «Nella Sogin c’è interesse, ma sembra che Ignitor non abbia gli sponsor politici adatti». Anche Sergio Giglio auspica per il territorio piacentino un futuro di ricerca, e vede bene un legame del laboratorio Siet (con cui Confindustria ha in atto una convenzione attraverso Assoservizi) con Caorso: «Abbiamo sempre pensato che il nucleare fosse una delle grandi risorse per il futuro, oltre alle fonti di energia rinnovabile e al risparmio energetico. Ampliare il discorso è auspicabile. Male questa ricerca al nostro territorio non ne fa: è un passo avanti importante». «Il legame con Caorso è naturale, essendo due siti insediati sul nostro territorio – prosegue Giglio – Arturo può essere utilizzato per ricerche sulle fonti rinnovabili e su altri temi. Per Ignitor, bisognerà capire come evolverà la ricerca sul nucleare di 3° e 4° generazione: saranno gli scienziati a dirlo, non io».

*_GREENVISION: PRIMO IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO IN LOMBARDIA_*

_Tratto da La Repubblica.it_

19/11/07 – *Albairate* (Milano) – Greenvision ambiente, comunica con una nota, che è stato realizzato il primo impianto in Lombardia di Ladurner Ambiente, società altoatesina specializzata nella costruzione di impianti di waste to energy, compostaggio e produzione di biogas, acquisita recentemente dal gruppo Greenvision ambiente della famiglia Burani.
L’impianto è stato realizzato nel Comune di Albairate, un’area territoriale particolarmente ricettiva e attenta alle tematiche ambientali, al rispetto dell’ambiente e del territorio, al recupero energetico, alla raccolta differenziata, e contribuisce a colmare una esigenza impiantistica propria dell’area sud ovest milanese, oggi costretta a dirottare buona parte dei rifiuti domestici al di fuori del territorio lombardo.
Esteso su una superficie di circa 40.000 metri quadri nell’area del parco agricolo sud Milano, l’impianto raccoglierà inizialmente circa 22.000 tonnellate di biomasse vegetali derivanti dalle potature e dagli scarti della lavorazione del legno e di miscela fresca di FORSU in speciali biocelle, box realizzati in cemento armato chiusi ermeticamente. Attraverso un processo di degradazione e fermentazione e un sistema computerizzato in grado di regolare automaticamente tutti i parametri verrà prodotto il compost, un humus ricco di flora microbica attiva e microelementi che lo rendono un ottimo prodotto, adatto ai più svariati impieghi agronomici, dal florovivaismo alle colture in pieno campo.
Concepito con una potenzialità di trattamento di oltre 40.000 tonnellate all’anno, l’impianto potrà, inoltre, essere integrato per produrre energia elettrica pulita e energia termica per il teleriscaldamento attraverso l’utilizzo del biogas generato dallo stesso ciclo di trasformazione delle biomasse e delle frazioni organiche.
L’impianto è stato presentato agli Amministratori locali venerdì 16 novembre alla presenza del Sindaco di Albairate Luigi Alberto Tarantola, con gli interventi e le testimonianze di Virginio Pedrassi dell’Ufficio Rifiuti e Bonifiche della Provincia di Milano, Giovanni Pioltini, Presidente del Consorzio dei Comuni dei Navigli, Leonardo Ghermani, Presidente del Consorzio Italiano Compostatori.
Tutte le attività di Albairate, che comprendono anche un impianto di selezione del verde e una piattaforma di recupero del legno per le industrie dei pannellifici, genereranno ricavi per circa € 3 mln l’anno con una marginalità di oltre il 20%.

*_LA CNA PARTNER DELLA CAMPAGNA ENERGIA SOSTENIBILE_*

_Tratto da Sustenergy_

19/11/07 – *Rieti* – La CNA di Rieti è ufficialmente partner della campagna Energia Sostenibile per l’Europa 2005-2008. Un’iniziativa della Commissione europea, Direzione generale Energia e trasporti, per accrescere la consapevolezza e modificare la prospettiva dell’energia. Il progetto della CNA di Rieti ha la finalità di contribuire ad aumentare le conoscenze e la capacity building delle piccole e medie imprese artigiane sui temi della sostenibilità energetica. In particolare, il progetto intende rivolgersi a gruppi di imprese omogenee per livelli di consumo energetico e/o per settori di appartenenza. L’inizio delle attività, delle quali sarà data ampia pubblicizzazione, è previsto per il mese di gennaio. Per saperne di più consultare il sito www.sustenergy.org

*_ENERGEA, LA FIERA DELLE ENERGIE RINNOVABILI_*

_Tratto da Capitanata.it_

19/11/07 – *Foggia* – Si terrà dal 21 al 24 novembre 2007 alla Fiera di Foggia la seconda edizione di Energea, il salone specializzato sulle fonti rinnovabili e sul risparmio energetico.
L’iniziativa organizzata da Ente Fiera di Foggia, Confindustria Foggia e Camera di Commercio di Foggia, ospiterà le più rappresentative aziende nazionali ed internazionali impegnati nelle diverse filiere: eolico, biomasse, solare fotovoltaico e termodinamico, con una qualificata presenza istituzionale e delle organizzazioni al servizio delle imprese.
A quattro anni dal primo appuntamento con Energea, gli enti promotori riaccendono dunque i riflettori su un comparto che va sempre più affermandosi nell’economia nazionale, in modo particolare in Puglia dove le peculiari caratteristiche del territorio hanno determinato la realizzazione di numerosi progetti e la forte attenzione da parte del sistema imprenditoriale.
Energea rappresenta inoltre un momento di riflessione e confronto sulle tematiche riguardanti la gestione delle risorse energetiche, nel pieno di un dibattito sullo sviluppo sostenibile del nostro pianeta: a tal proposito basti ricordare la recente decisione della Comunità Europea di adottare per il 2020 l’obiettivo vincolante del 20% di riduzione delle emissioni climatermanti rispetto al 1990, che comporterà un imprescindibile rilancio delle fonti rinnovabili, uniche reali alternative ai combustibili fossili oramai in esaurimento.
Questa iniziativa – ha dichiarato il Presidente della Fiera di Foggia, Gianni Mongelli – testimonia due elementi fondamentali: la proficua collaborazione degli enti organizzatori nell’aprirsi alle diverse istanze del mondo economico e produttivo per implementare il calendario fieristico, in uno con la volontà della Fiera di Foggia di coniugare in modo efficace la tradizione del territorio con l’organizzazione di una rassegna specializzata ad alto contenuto tecnologico.
Energea – che da mercoledì a sabato prossimi resterà aperta al pubblico dalle ore 10 alle ore 18, con ingresso da Viale Fortore – è patrocinata da APER (Associazione dei Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili), ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento), con le importanti partecipazioni di Regione Puglia, Provincia di Foggia, Comune di Foggia, con le aziende Amgas e Amica Energia,Università di Foggia.

*_LA PUGLIA, REGINA DELLE ENERGIE RINNOVABILI_*

_Tratto da Newsbox.it_

18/11/07 – *Regione Puglia* -La festa dei primi cento mega watt da fonti rinnovabili eoliche prodotte dalla Fortore Energia, una societa’ eolica nata nei piccoli Comuni dei Monti Dauni in Provincia di Foggia e della Valle del Fortore in Provincia di Avellino e’ stata l’occasione per tornare a riflettere sulla necessita’ di politiche innovative nel settore energetico e soprattutto sulla dimostrazione reale che e’ possibile fare impresa nel settore energetico anche nei piccoli Comuni e nel Mezzogiorno d’Italia in maniera particolare.Alla tavola rotonda sul tema: ‘Energia e sviluppo locale’ hanno preso parte i sindaci dei Comuni di Rocchetta Sant’Antonio, Candela, Cerignola e Biccari; il presidente della Fortore Energia, Antonio Salandra, il direttore della Forturon, Michele Raffa, il vice presidente di Confindustria di Capitanata, Gerardo Biancofiore, il direttore di Aforis e coordinatore del Pear Puglia, Gian Maria Gasperi. I lavori della tavola rotonda realizzata nello splendido scenario della Masseria San Pasquale a Cerignola, sono stati coordinati e conclusi dal portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano. Oltre duecento persone, per la maggior parte giovani professionisti hanno attivamente partecipato alla discussione. ‘L’ambizioso obiettivo – ha dichiarato Salandra – e’ stato raggiunto grazie al lavoro ed all’impegno di tantissimi collaboratori, soprattutto giovani, che hanno creduto nella grande sfida delle rinnovabili. Oggi Forte Energia e’ una realta’ imprenditoriale apprezzata e seguita a livello nazionale ed europeo come dimostrano i tanti servizi giornalistici delle piu’ autorevoli riviste europee specializzate nel settore’. Raffa,autentico guru delle rinnovabili nel Mezzogiorno d’Italia :’ Il nostro e’ stato un modello imprenditoriale innovativo e per molti versi davvero in controtendenza. L’ambizione piu’ grande che abbiamo oggi e’ l’internazionalizzazione di questo modello. Come gruppo siamo presenti con progetti concreti in Armenia, Brasile, Romania. L’energia resta la sfida piu’ grande di questo secolo e noi vogliamo contribuire a vincerla per il bene delle future generazioni’.I sindaci hanno rivendicato con forza la propria azione amministrativa a sostegno dell’utilizzo delle fonti rinnovabili come occasione di sviluppo e di crescita delle piccole comunita’ locali. Non sono mancate alcune considerazioni polemiche sulle responsabilita’ istituzionali ai vari livelli e sui ruoli decisori che appaiono al momento molto confusi. Il conflitto di poteri ai vari livelli potrebbe secondo i sindaci bloccare inopportunamente la corsa positiva al raggiungimento dell’obiettivo fissato dal protocollo di Kyoto del 20% di produzione energetica da fonti rinnovabili entro il 2015.Tanti i giovnai presenti all’incontro, alcuni hanno trovato lavoro nell’ambito delle energie rinnovaili:’ La nostra sfida piu’ grande – ha dichiarato Caivano – e’ quella di consegnare alle future generazioni un mondo migliore. Oggi tutti parlano di mutamenti climatici, di gravi danni all’ambiente mondiale, i piccoli Comuni hanno dimostrato che e’ possibile fare qualcosa per invertire la tendenza e la Puglia regina delle rinnovabili e’ la dimostrazione che la bella politica puo’ davvero concorrere alla soluzione dei problemi’.Particolarmente significativa la testimonianza di un giovane laureato, rivolgendosi a Caivano grazie alle energie rinnovabili, non solo ha trovato lavoro, ma, cosa ancora piu’ grande, sento forte la possibilita’ di poter realizzare un mio sogno, l’energia come occasione per un nuovo modello di equita’ sociale e radicamento dei cervelli nel Mezzogiorno d’Italia. Grazie all’eolico, ha detto, non devo lasciare la mia casa, i miei amici, la mia terra.

*_CARICENTO E IL RISPARMIO ENERGETICO_*

_Tratto da Estense.com_

18/11/07 – *Cento* – “Risparmio energetico e fonti rinnovabili; investimenti, progettazione, certificazione, finanziamenti” è il tema dell’incontro che si svolgerà lunedì 19 novembre con inizio alle 17,30 a Cento, nel salone di rappresentanza della locale Cassa di Risparmio (corso Guercino 32). L’iniziativa, organizzata dalla Cassa centese e dalla Cna provinciale, è rivolta sia ai numerosi e diversificati operatori del settore (installatori, artigiani, amministratori pubblici e professionisti) che ai privati.
Il programma prevede il saluto e l’intervento introduttivo del presidente della CRCento Vilmo Ferioli. Seguiranno le relazioni del direttore generale Ivan Damiano ”La Cassa di Risparmio di Cento a sostegno del risparmio energetico”; di Norbert Lantschner direttore dell’Agenzia Casa Clima di Bolzano “Il seme di una generazione sostenibile”; e ancora: Enrico Balboni presidente del Consorzio CIR Ferrara “Il fotovoltaico: una concreta risposta dal nostro territorio. Testimonianza”; Pier Ruggero Spina, del dipartimento Ingegneria Università di Ferrara “Cogenerazione: un’opportunità per il futuro” ; Gian Luca Cazzola responsabile dell’Unità Imprese della CR Cento “Finanziamenti e assistenza”. Concluderà Alessandro Fortini della Cna Ferrara.
Con questo convegno, rilevano gli organizzatori, la Cassa di Risparmio di Cento e la Cna di Ferrara intendono offrire un approfondimento ed un aggiornamento sulle tematiche legate al risparmio energetico; tematiche di assoluto rilievo sia per i risvolti economici che affrontano, sia per quelli sociali e ambientali. Più in generale, l’iniziativa intende contribuire fattivamente alla crescita e al consolidamento di una mentalità nuova, fatta di valori universali condivisi, legati alla lotta agli sprechi e alla necessaria ricerca di ogni positiva soluzione tecnica ed economica per individuare e rafforzare la scelta verso fonti energetiche alternative, capaci di produrre il risparmio per una crescita sostenibile e di rispettare l’ambiente di tutti e per tutti.

*_AL VIA I SEMINARI FORMATIVI SUL RISPARMIO ENERGETICO_*

_Tratto da Cronacadabruzzo.com_

18/11/07 – *Vasto* (Chieti) – Inizierà lunedì prossimo, 19 novembre, alle ore 18, presso la sede CNA di Vasto di Via Bengasi (zona stadio), il primo dei tre incontri organizzati dall’associazione provinciale di Chieti, finalizzati ad incontri seminariali-formativi per tutte le aziende che operano nel mondo dell’edilizia, dai costruttori, agli impiantisti per passare ai serramentisti di porte e finestre. Il tema dell’incontro verterà sulle agevolazione e i contributi sul risparmio energetico degli edifici che lo Stato ha riconosciuto a tutte quelle azioni tese al contenimento dei costi per il riscaldamento ma anche per il raffreddamento delle abitazioni e non solo.
All’incontro interverranno Domenico D’Amelio Presidente prov.le CNA Costruzioni, Franco Muffo Presidente reg.le CNA Impianti, il Dott. Silvio Calice della CNA di Vasto e il Dott. Federico Scardecchia Direttore CNA Costruzioni Abruzzo. In maniera particolare verranno illustrate le detrazioni Irpef per le spese di riqualificazione energetica degli edifici (misura del 55%), sia che si tratti di riscaldamento che di refrigerazione. Tale agevolazione per famiglie ed imprese rappresentano il futuro dell’edilizia in Italia, congiuntamente alle ristrutturazioni. I benefici di legge si basano tutto sul recupero energetico, sia esso di riqualificazione energetica di un edificio esistente, sia per interventi su infissi o su coperture speciali o basamenti, sia per l’installazione di pannelli solari, sia per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione. Constatiamo, inoltre, che il mercato dell’edilizia sta vivendo un momento di stagnazione. CNA Costruzione e Impianti intende dare a tutti gli imprenditori dei settori edilizia ed impiantistica, risposte concrete ai molti quesiti che le disposizioni della Finanziaria hanno aperto in questo ambito. Oltre alle prime informazioni gli artigiani necessitano degli strumenti necessari per fornire servizi ai propri committenti. La certificazione energetica degli edifici passa attraverso una scheda rilasciata da tecnici abilitati e tutti gli interventi realizzati devono raggiungere alcuni standard richiesti dall’ENEA. Gli appuntamenti previsti a Vasto, Lanciano e Chieti non intendono solo far comprendere i tecnicismi della dispersione energetica di un edificio e come sta cambiando il sistema edile verso il fronte delle energie rinnovabili, ma anche fornire servizio alle imprese e le famiglie che possono cogliere una doppia opportunità. La prima è quella che riguarda la significativa riduzione di costi per il riscaldamento o il raffreddamento della casa o dell’edificio a parità di condizione, la seconda è l’agevolazione del 55% di detrazione Irpef in tre annualità. Insomma per l’artigianato il risparmio del cliente/consumatore sui costi dell’energia rappresenta una nuova opportunità di lavoro ed un volano di sviluppo per il sistema Italia che ricordiamo, importa quasi interamente gas ed energia elettrica da altri Paesi. Da tenere comunque in primaria considerazione che tali azioni sono tese soprattutto al rispetto dell’ambiente che oggi più che mai necessita di particolari attenzioni. Con questo incontro offriamo un’opportunità, un momento di approfondimento che va a completamento delle informative che forniamo periodicamente attraverso il periodico ARTIGIANOTIZIE ed il sito “www.cnachieti.it”:https:// www.cnachieti.it

*_AD ORVIETO SI LAVORA ALLA COSTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO SULLE ENERGIE RINNOVABILI_*

_Tratto da Atlantide Magazine_

17/11/07 – *Orvieto* – Ad Orvieto si lavora per costituire un Osservatorio sulle Energie Rinnovabili e i Mercati per l’Ambiente.
Presso il “Centro Studi Città di Orvieto” si terrà il 23 novembre p.v. una riunione per verificare la possibilità di costituire un Osservatorio sulle Energie Rinnovabili e i Mercati per l’Ambiente, a cui interverranno esponenti del mondo scientifico e delle istituzioni interessate.
Ne ha dato notizia, il Vice Sindaco, Marino Capoccia in occasione della conferenza stampa di presentazione del documento preliminare sul Piano Energetico Comunale e della conferenza “EnergiaAmbiente & AmbienteEnergia” che si svolgerà domani presso la Sede Comunale.

*_AMMINISTRATORI A LEZIONE DI RISPARMIO ENERGETICO_*

_Tratto da Gardanotizie.it_

17/11/07 – *Affi* (Verona) – Senza l’annunciato ministro Alfonso Pecoraro Scanio e il sottosegretario Stefano Boco ha preso il via nel pomeriggio di ieri, all’Hotel Caesius Thermae, il primo congresso nazionale: «Luce e ambiente: verso nuove soluzioni illuminate». Il convegno patrocinato dal ministero dell’Ambiente e Confindustria e organizzato dall’Assil, associazione nazionale produttori d’illuminazione, si concluderà questa mattina con l’intervento di Gianni Alemanno componente V Commissione bilancio, tesoro e programmazione della Camera. Sempre che l’ex ministro di An non voglia seguire l’esempio dei rappresentanti di Governo dando buca a un congresso che ha il merito di aver richiamato in riva al lago amministratori provenienti dalle più disparate parti d’Italia.
E proprio l’assenza dei rappresentanti dello Stato ha impedito a Filippo Bernocchi, vicepresidente dell’Anci, di chiedere lumi sugli emendamenti alla Finanziaria proposti dall’associazione, oltre a ribadire il malcontento per i duri tagli di risorse ai Comuni.
«È vero che non riguarda solo questo Governo e che negli anni precedenti e nelle scorse manovre finanziarie, le risorse in meno per i Comuni sono state altrettanto significative ma in questo quadro di minori trasferimenti è complicato avere le condizioni per investire risorse su impianti che utilizzano energie rinnovabili», ha precisato Bernocchi. «Il problema degli investimenti non è legato solo alla disponibilità delle risorse ma anche al fatto che le spese effettuate dai Comuni per gli impianti di energie rinnovabili vengono conteggiate nel Patto di stabilità interno», ha continuato Bernocchi che ha sottolineato la difficoltà di programmare investimenti di lungo periodo quando non si può spalmare gli effetti di tali investimenti nel tempo, anziché concentrare tutto in un unico esercizio finanziario. Il tutto senza dimenticare che negli ultimi anni si è assistito ad una progressiva crescita dei consumi per l’illuminazione pubblica, un settore troppo spesso considerato marginale rispetto all’avvio delle politiche di risparmio energetico. Una spesa, quella che i Comuni sopportano per l’illuminazione pubblica, che ha subito tra il 2005 e il 2006 un incremento dei costi del 28 per cento in un solo anno. In pratica una città di 50mila abitanti con 5.500 punti luce e una bolletta di 300mila euro annui avrà un incremento della bolletta di 63mila euro, mentre per un Comune di 10mila residenti, 1500 punti luce e una bolletta di 50mila euro, avrà un aumento di 10.500 euro. Dati poco incoraggianti come quelli rivelati in apertura lavori da Guidalberto Guidi, presidente dell’Anie, federazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche cui aderiscono 822 aziende con un fatturato di 56 miliardi. «L’Italia dipende per l’85% di approvvigionamento energetico dall’estero.
Abbiamo bisogno di far partire soluzioni tecnologiche innovative che ci permetterebberodi raggiungere un 30% di risparmio».
«Nel nostro Paese un piano energetico non è mai stato varato né pensato», ha sostenuto Giovanni Caprara, caporedattore delle pagine della Scienza del Corriere della Sera. Un’affermazione in controtendenza con l’ottimismo avanzato in fatto di efficienza energetica da Luciano Barra, ministero dello Sviluppo economico. Barra ha decantato gli incentivi per il fotovoltaico presenti in Finanziaria oltre a ricordare che dal 2009 entrerà in vigore il certificato che classificherà il livello d’efficienza delle case in relazione all’ isolamento termico. L’obiettivo generale rimane comunque quello di ridurre del 10%, entro il 2016, i consumi energetici: valore che deve arrivare al 20% per il 2020. È toccato a Paul Van Tichelen, istituto Fiammingo per la ricerca tecnologica, sottolineare che le apparecchiature d’illuminazione stradali e per uffici sono spesso basate su tecnologie obsolete, mentre l’industria dell’illuminazione ha già fatto significativi progressi tecnologici verso l’efficienza energetica, ma è difficile la sostituzione, poiché la vecchia tecnologia a bassa efficienza energetica è ancora disponibile sul mercato.

*_PROVINCIA, AL LAVORO L’ENERGY MANAGER_*

_Tratto da Pratoblog.it_

17/11/07 – *Prato* – «La Provincia lavora da tempo al pacchetto energia alla ricerca di soluzioni concrete adeguate alle caratteristiche del nostro territorio per incentivare i risparmi e l’utilizzo di energia rinnovabile. Il 2008 dovrà essere l’anno che segnerà il passaggio dal dire al fare». Lo hanno detto il presidente della Provincia, Massimo Logli e l’assessore all’Ambiente Stefano Arrighini questa mattina a palazzo Novellucci al convegno L’opportunità delle energie rinnovabili, organizzato dal Gruppo misto del Consiglio provinciale.
I lavori sono stati aperti dal consigliere indipendente del Gruppo misto Gianfranco Fiaschi, che ha sottolineato di aver sempre riconosciuto all’amministrazione provinciale, pur da posizioni politiche contrapposte, sensibilità e attenzione non comuni ai temi del risparmio energetico. «Come imprenditore sto investendo nel fotovoltaico e nella cogenerazione e i risultati sono positvi, anche dal punto di vista economico», ha detto Fiaschi lanciando un appello al mondo economico perché consideri attentamente le opportunità offerte dalle nuove tecnologie.
Logli e Arrighini hanno sintetizzato i contenuti del pacchetto energia, una serie di progetti che hanno preso forma grazie ai tavoli di concertazione con il mondo economico e sociale messi in piedi dall’amministrazione. «La sfida energetica va affrontata anche nel territorio della provincia tenendo presenti i problemi ambientali da una parte e i costi dell’energia dall’altra – ha spiegato Logli – Dobbiamo dare risposte immediate e significative ai cittadini ma anche alle imprese, agevolando l’utilizzazione delle tecnologie disponibili e intercettando incentivi e finanziamenti regionali, nazionali ed europei. E’ importante che si apra un dibattito perché le scelte riguardano il futuro di tutti noi».
«Sono molti i progetti in cantiere, da un opuscolo che sta per uscire a cura di Publies che dà consigli sull’uso dell’energia nelle abitazioni (si intitola Il risparmio è di casa), al bando sull’efficienza energetica, che permette ai cittadini di far valutare gratuitamente la casa da un esperto per stabilire qual’è l’intervento prioritario per realizzare un risparmio e su cui la Provincia investe 200 mila euro di incentivi – ha spiegato Arrighini – C’è poi la partita delle biomasse di origine forestale: l’obiettivo che ci proponiamo è di portarne l’utilizzo a diecimila tonnellate in tre anni, che sarebbe sufficiente ad esempio a coprire il fabbisogno di tremila abitazioni. E poi gli incentivi per l’installazione di tetti fotovoltaici nelle imprese, che saranno messi a bando privilegiando chi installa il solare sostituendo le coperture contenenti amianto.
Intanto è arrivato in Provincia l’energy manager, figura professionale che lavorerà sull’efficienza energetica degli edifici provinciali, ma anche di quelli dei piccoli comuni e sta per aprire lo sportello informativo sull’energia, con informazioni per cittadini e imprese, che sarà collegato agli sportelli delle categorie economiche. Di fronte a un nutrito pubblico il convegno ha visto anche gli interventi del sindaco del sindaco di Montemurlo Ivano Menchetti, che ha sottolineato come per i Comuni «sia fondamentale offrire modelli ma anche adottare regolamenti, per esempio quello edilizio, che non inibiscano la ricerca e la sperimentazione», di Riccardo Matteini dell’Unione industriale e di un gruppo di esperti di ConEnergia-Gruppo Consiag, dell’Università di Economia del turismo e dell’ambiente di Fiuggi e di Energesco.

*_ENERGIA: VDA;CHAMBRE LANCIA CONCORSO SCOLASTICO SU RISPARMIO_*

_Tratto da Ansa Valle D’Aosta_

17/11/07 – *Aosta* – Un concorso rivolto alle scuole superiori della Valle d’Aosta per “promuovere una cultura del risparmio energetico già a partire dalle nuove generazioni”. L’iniziativa è della Camera di commercio della Valle d’Aosta ed é inserita nel progetto Rigenergia 2008, che culminerà nel mese di maggio in una mostra convegno.
Il concorso è infatti incentrato sui temi del risparmio energetico e l’utilizzo efficace dell’energia, le fonti energetiche rinnovabili, la riduzione delle emissioni di CO2. Il tema scelto tra quelli individuati potrà essere sviluppato con la realizzazione di un elaborato scritto (studio di fattibilità, ricerca sperimentale, saggio tecnico-scientifico, testo teatrale); con la realizzazione di un modello applicativo; oppure con la realizzazione di uno strumento di comunicazione (grafica di manifesti informativi o pubblicitari, video multimediale, raccolta fotografica commentata, fumetto).
“Nell’ambito della realizzazione del concorso – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio, Pierantonio Genestrone – il nostro auspicio è che possano nascere partenariati anche diretti con le aziende, in modo da creare un proficuo interscambio di informazioni e favorire così la concretezza dei risultati e la reale trasferibilità dei prodotti elaborati”.
I premi messi in palio dalla Camera di commercio, destinati rispettivamente al primo, secondo e terzo istituto classificato: l’allestimento di un laboratorio con dotazioni tecnico-scientifiche del valore massimo di 15 mila euro; la strumentazione tecnico-scientifica per laboratorio del valore massimo di 3 mila e 500 euro; la documentazione tecnico-scientifica (libri, kit didattici) del valore massimo di mille e 500 euro.
Per poter aderire all’iniziativa, gli istituti scolastici dovranno presentare domanda di iscrizione entro il 23 novembre prossimo, mentre i lavori dovranno essere consegnati entro le ore 12 del 31 marzo 2008, all’Ufficio protocollo della Camera Valdostana delle imprese e delle professioni, in Piazza della Repubblica 15, ad Aosta.

*_PRIMATO EUROPEO AGRIGENTO NEL FOTOVOLTAICO_*

_Tratto da Ansa_

16/11/07 – *Roma* – Sara’ realizzato ad Agrigento uno dei piu’ grandi impianti fotovoltaici di Europa. Il Comune di Agrigento e la societa’ Iess (Impianti Energia Solare Sicilia) hanno sottoscritto, infatti, un protocollo d’intesa per la realizzazione di una tra le piu’ grandi centrali fotovoltaiche d’Europa, con una potenza installata di 40 MW ed una capacita’ di produzione di 55 milioni di kWh/anno, la cui realizzazione permettera’ una riduzione di anidride carbonica nell’atmosfera di circa 35 mila tonnellate su base annua. In base all’accordo – rende noto un comunicato della societa’ – la Iess si impegna a realizzare, a proprie spese, l’impianto con un investimento stimato in circa 200 milioni di euro. Attraverso progetti di questi dimensioni, l’Italia si avvia a recuperare posizioni in un settore, quello fotovoltaico, che la vede in una situazione ancora molto arretrata in Europa. Nonostante il dinamismo impresso negli ultimi due anni dall’attivazione del conto energia, che ha erogato fino al mese di agosto di quest’anno 5 milioni di euro di incentivi, consentendo l’entrata in esercizio di 3.283 impianti di piccole dimensioni per una potenza complessiva installata di 31 MW. Secondo gli ultimi dati forniti dal Gestore dei Servizi Elettrici, nel 2006 l’energia elettrica ricavata dal solare fotovoltaico e’ stata pari a 35 milioni di kWh, pari allo 0,067% del contributo di tutte le fonti rinnovabili alla generazione elettrica italiana.

*_BMW: DISTRIBUTORE DI IDROGENO A ROMA_*

_Tratto da Omniauto.it_

16/11/07 – *Roma*- Dopo aver utilizzato la Hydrogen 7 come veicolo per il trasporto di VIP ed averne ceduti alcuni esemplari in uso a personaggi politici come il sindaco di Roma Walter Veltroni, Bmw ha dovuto pensare anche al rifornimento di idrogeno necessario a far funzionare le proprie autovetture. E’ stato realizzato un distributore vero e proprio, situato presso la prima area di servizio della Roma-Fiumicino, Magliana Nord, e sorvegliato costantemente, dove vengono parcheggiate anche le autovetture quando non sono utilizzate.

*_INSTALLAZIONE PANNELLI SOLARI: È VERO BOOM_*

_Tratto da Tam Tam_

15/11/07 – *Provincia di Siena* – È boom del solare in Italia, trainato dalle agevolazioni fiscali. Uno sviluppo della domanda che sta avendo i suoi riflessi anche sull’industria nazionale e locale.
Sono 5.000 gli impianti fotovoltaici installati dall’agosto del 2006 al primo novembre di quest’anno e 3.000 gli impianti al mese per il solare termico. Questi i numeri del Conto Energia, il sistema di eco-incentivi per sfruttare l’energia solare, resi noti da Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club, ricercatore del Cnr e consigliere per le fonti rinnovabili del ministro per lo Sviluppo Economico, al convegno “Il sole a portata di tutti – un progetto per l’energia pulita nella Valdichiana senese”, a Montepulciano, in Toscana.
”Nel solo mese di ottobre – ha riferito Silvestrini – è stato registrato un picco di circa 1.000 impianti installati, prevalentemente di piccola potenza. Segno che le norme stanno dando i risultati sperati, contribuendo a far nascere in Italia un’industria delle energie pulite”.
Per dare un’idea della spinta al cambiamento rappresentata dal Conto Energia, ha proseguito Silvestrini, “nell’intero periodo 2000-2005 la media di impianti installati era di 40-50 al mese.
Per quanto riguarda il solare termico nel 2006 l’incremento del mercato è stato molto elevato con 2.500 impianti installati al mese, mentre nel 2007, grazie anche alle detrazioni fiscali del 55% previste dalla Finanziaria, si spera in una ulteriore crescita del 20% che porterebbe la media sulle 3.000 installazioni ogni mese”.
Due comuni della Val di Chiana senese, Montepulciano e Torrita di Siena, uniscono le forze per dare vita a un progetto innovativo nel campo dell’incentivazione dell’energia solare, termica e fotovoltaica. Secondo il progetto, spiega una nota, ideato dalle Amministrazioni locali e destinato a partire nel 2008, “per la prima volta nel nostro Paese, ai cittadini o agli enti che installeranno i pannelli solari, sarà automaticamente concessa un’agevolazione sull’Ici, l’imposta comunale sugli immobili”.
I due Comuni inoltre, grazie a un accordo con la Banca di credito cooperativo di Montepulciano, finanzieranno l’importo degli interessi legati all’acquisto e all’installazione dei pannelli.

*_ECO-ENERGIA: CENTRALI IDROELETTRICHE TRENTINO A NEWCO LOCALI_*

_Tratto da Ansa_

15/11/07 – *Trento* – Le centrali idroelettriche trentine saranno controllate d’ora in poi da due NewCo la cui maggioranza e’ in mano alla societa’ trentina Dolomiti Energia. La novita’ deriva da due accordi firmati nella tarda serata di ieri fra Dolomiti Energia, Enel e Edison, e presentati oggi dai vertici della societa’ pubblico-privata trentina e della Provincia autonoma di Trento, che hanno definito ”storici” gli accordi. L’energia prodotta dalle centrali comprese nell’accordo – poco meno di una trentina – va dai 3 ai 4 miliardi di Kilowatt ora. Alla nuova societa’ Enel Rete Gas cedera’ anche il 100 per cento del capitale di Avisio Energia, che fornisce gas naturale a 32 comuni del Trentino. La Giunta provinciale infine ha approvato un emendamento alla Finanziaria contenente la proroga delle concessioni per 10 anni vincolata al rispetto di una serie di obblighi (e’ previsto fra l’altro un consistente aumento dei canoni, parte del quale verra’ riversato sui Comuni). Al centro dell’operazione la societa’ Dolomiti Energia spa, nata nel 2001 per impulso della Provincia autonoma di Trento e di Tecnofin, all’epoca dell’avvio delle prime trattative con l’Enel per l’acquisizione degli impianti idroelettrici in Trentino. Azionista di riferimento (con il 28 per cento delle quote) e’ Tecnofin Trentina: quote rilevanti sono poi di Trentino Servizi e delle aziende municipalizzate. Il valore dell’accordo con Enel e’ di 561 milioni di euro, quello con Edison e’ di 53,75 milioni. L’accordo con Enel interessa 14 grandi centrali e sette piccole (inferiori ai 3 Mw di potenza), con un centinaio di dipendenti in totale. I grandi impianti sono quelli di Boazzo Cimego e Storo, Cogolo, Malga Mare, Predazzo, Stramentizzo-San Floriano, Bussolengo-Chievo, Val Noana, Grigno e Costabrunella, Carzano, Nembia e Santa Massenza, Torbole, Ala, Pra’ da Stua e Avio, Riva-Ponale; quelli piccoli sono La Rocca, Dro, Fies, Fontanedo, Ponte Cornicchio, Pozzena, San Mauro. L’accordo con Edison riguarda tre centrali: S.Giustina-Taio, Mezzocorona e Pozzolago. In particolare alcune centrali sono a scavalco fra Trentino e Alto Adige o fra Trentino e Veneto. Dall’operazione, hanno spiegato oggi i vertici di Dolomiti Energia e della Provincia, ci si attendono conseguenze positive anche piu’ ampie sul versante tecnologico dell’acquisizione del knowhow tecnico e soprattutto delle competenze necessarie per muoversi sul mercato internazionale dell’energia. Nel dettaglio l’accordo con Enel prevede l’acquisizione da parte della societa’ trentina del 51% della NewCo a cui Enel Produzione cedera’ 14 concessioni per grandi derivazioni e 7 piccole, con una potenza di oltre 1,4 milioni di kw e una producibilita’ media di oltre 3 milioni di kw annui. Anche l’accordo con Edison prevede la maggioranza assoluta delle quote (51%) della nuova societa’ in capo a Dolomiti Energia. Le tre centrali interessate hanno una potenza di 180 mila kw e una produzione annua di 500 milioni di kw.

*_REGGIO EMILIA – EFFICIENZA ENERGETICA E FONTI RINNOVABILI, AL VIA UN CORSO_*

_Tratto da Formiche.net_

14/11/07 – *Provincia di Reggio Emilia* – Anche quest’anno la Provincia organizza un corso gratuito di due giornate -21 e 22 novembre – sulle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica negliedifici. Il corso è rivolto sia ai professionisti del settore, ma questavolta anche ai cittadini che per diverse ragioni siano interessati adapprofondire le tematiche energetiche.”Il risparmio energetico e l’utilizzo delle fonti rinnovabili rivestono unruolo di fondamentale importanza per il miglioramento delle condizioniambientali – afferma l’assessore all’Ambiente Alfredo Gennari – pertanto ilnostro obiettivo è quello di diffondere una cultura che consideri questielementi come parte integrante delle attività professionali e del viverequotidiano di ogni cittadino”.Il corso si svolgerà al teatro Bismantova in via Roma, 75 a CastelnovoMonti. La partecipazione al corso è gratuita e non prevede un numeromassimo di partecipanti. La durata sarà di 16 ore complessive. Nellagiornata di mercoledí 21 novembre verranno trattati i temi inerenti ilsolare fotovoltaico e il solare termico, mentre giovedí 22 si parlerà dibiogas, biomasse ed efficienza energetica negli edifici.Il programma dettagliato del corso è disponibile sul sito della Provinciawww.provincia.re.it, mentre per ulteriori informazioni è possibilecontattare telefonicamente il numero 0522.444 235

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Rinnovabili • Incentivi fotovoltaico, i bonus 2024 per privati e famiglie

Incentivi fotovoltaico, tutti i bonus 2024 per privati e famiglie

Dal reddito energetico ai nuovi incentivi per l’autoconsumo virtuale, dal bonus fotovoltaico al 50% ai contributi regionali. Ecco una guida completa ed aggiornata a tutti gli incentivi dedicati al fotovoltaico in Italia per famiglie e privati

Incentivi fotovoltaico, i bonus 2024 per privati e famiglie
Guida agli incentivi per il fotovoltaico residenziale 2024

Guida completa e aggiornata agli incentivi statali e regionali per il fotovoltaico 2024

Anche nel 2024, in Italia, i privati cittadini possono dotarsi di un impianto fotovoltaico facendo affidamento su una serie di sussidi dedicati, dai bandi regionali ai contributi statali. Abbiamo raccolto tutti gli incentivi al fotovoltaico 2024 in una guida, per offrire una panoramica completa e aggiornata degli strumenti di agevolazione finanziaria e fiscale attualmente in vigore e delle modalità per accedervi.

Incentivi al fotovoltaico 2024 per privati e famiglie: bonus e contributi statali

Tra fine del Superbonus 110% e nuove configurazioni dell’energy sharing, i regimi incentivanti per il fotovoltaico dei privati cittadini stanno mutando rapidamente. Oggi la tendenza generale è quella di premiare gli impianti solari in autoconsumo e mettere in campo nuovi strumenti contro la povertà energetica. Dagli ecobonus edilizi “rimaneggiati” al pannelli solari gratuiti per le famiglie a basso reddito, ecco come stanno cambiando gli incentivi per il fv residenziale.

Fotovoltaico gratuito, i contributi del Reddito Energetico (ISEE) 

Una delle grandi novità in tema di incentivi statali al fotovoltaico domestico è il Reddito energetico nazionale 2024. La misura permette di ottenere, per alcune fasce economiche della popolazione, pannelli fotovoltaici domestici in maniera gratuita grazie ad un contributo in conto capitale. Con l’obiettivo più ampio di riuscire a realizzare nell’arco di due anni – il 2024 e il 2025 – circa 31mila impianti solari residenziali al servizio di famiglie in condizione di disagio economico. Budget stanziato per il biennio: 200 milioni di euro.

Beneficiari: possono fare richiesta del Bonus Fotovoltaico Reddito Energetico tutti i nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro; oppure inferiore a 30.000 euro ma con almeno 4 figli a carico. L’incentivo è destinato al Soggetto realizzatore dell’impianto.

Tempistiche: le domande per gli incentivi possono essere presentate dal 5 luglio 2024 fino al 31 dicembre 2024, o fino ad esaurimento fondi. Dopo solo 24 ore gli 80 milioni destinati alle Regioni del Sud e le Isole sono andati esauriti. Ad oggi rimangono unicamente quelli per il resto dell’Italia.

Tipologia di intervento: Il bonus Reddito energetico 2024 incentivata i sistemi fotovoltaici residenziali su coperture e/o superfici di edifici con taglia compresa tra 2 e 6 kWp. Il contributo prevede una quota fissa massima di 2.000 euro più una quota variabile di 1.500 euro per ogni kW di potenza installata. Le agevolazioni previste dal Reddito Energetico Nazionale non sono cumulabili con altri incentivi pubblici.

Come fare domanda: L’istanza per il Reddito energetico deve essere inoltrata direttamente dalla piattaforma dedicata del Gse (Gestore dei Servizi energetici), previa iscrizione o identificazione con SPID. L’installazione di moduli fotovoltaici sul tetto va considerata manutenzione ordinaria e pertanto ricade nelledilizia libera che non richiede nessuna autorizzazione o atto amministrativo necessario per procedere immediatamente.

Fotovoltaico gratuito, i contributi del Reddito Energetico (ISEE) 

Bonus Fotovoltaico 50%  

Noto anche come Bonus Casa 50% o Bonus Ristrutturazione, questo contributo permette di portare in detrazione il 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) in caso di interventi di ristrutturazione edilizia. Ma nella lista di lavori rientra anche l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici residenziali.

Beneficiari: Possono portare in detrazione le spese sia i proprietari di singole unità abitative, sia i condomìni per le parti in comune.

Tempistiche: le agevolazioni per i pannelli fotovoltaici rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2024 (salvo proroghe).

Tipologia di interventi:  La detrazione fiscale si applica sulla spesa per impianti fv su tetto, balconi e persino le facciate degli immobili, sistemi di accumulo compresi. Coperto anche anche un eventuale ampliamento dell’impianto solare a patto che la potenza di picco resti sotto i 20 kW. Limite massimo di spesa: 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Questo incentivo permette ancora di optare tra cessione del credito o sconto in fattura, ma unicamente per gli interventi effettuati prime del 16 febbraio 2023, o entro la cui data siano stati stipulati contratti vincolanti. 

Come fare domanda:  La richiesta della detrazione IRPEF deve avvenire tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi. Per usufruire del bonus fotovoltaico al 50% è necessario:

  • il bonifico parlante, 
  • l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti i requisiti tecnici dei lavori eseguiti,
  • la congruità delle spese con computo metrico,
  • l’APE,
  • l’invio della comunicazione della scheda tecnica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Per approfondire le modalità di richiesta, leggi Bonus ristrutturazione, cosa accade se il bonifico parlante non coincide con il beneficiario.

Bonus Fotovoltaico 50%  

Superbonus 70% per il fotovoltaico residenziale

Il Bonus fotovoltaico 2024 più famoso in ambito residenziale rimane quello definito “super”. Ma abbandonato una volta per tutte il generoso e complesso 110%, il Superbonus per gli interventi di riqualificazione energetica in edilizia, pannelli solari per privati compresi, scende all’aliquota 70%. Tra tutti gli incentivi al fotovoltaico 2024, questo contributo è in assoluto il più generoso ma presenta anche rigidi paletti.

Beneficiari: possono portare in detrazione le spese i condomìni e le persone fisiche per interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate. 

Tempistiche: il Superbonus 70% rimane in vigore fino al 31 dicembre 2024, poi l’aliquota si abbassa al 65%.

Tipologia di intervento: il Bonus Fotovoltaico al 70% copre le spese sostenute nel 2024 per l’installazione di impianti solari, accumuli compresi, anche se i lavori non vengono effettivamente eseguiti nel medesimo anno. Con l’obbligo però di migliorare la certificazione energetica (APE) dell’immobile di almeno 2 classi. Il massimo che può essere detratto è 2.400 euro per ogni kW di potenza fotovoltaica installata, entro un massimo di 48.000 euro. In alcuni casi è ancora possibile chiedere la cessione del credito 2024.

Come fare domanda: Anche in questo caso la richiesta della detrazione IRPEF avviene tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi. Per usufruire del bonus fotovoltaico al 70% è necessario:

  • il bonifico parlante, 
  • l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti i requisiti tecnici dei lavori eseguiti e la congruità delle spese con computo metrico,
  • l’APE,
  • l’invio della comunicazione della scheda tecnica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Gli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili e l’Autoconsumo Diffuso 

Una forma di incentivi fotovoltaici 2024 molto convenienti è stata introdotta dal nuovo Decreto CACER e premia l’energia generata da impianti solari (ma non solo) e condivisa virtualmente nei gruppi di autoconsumo diffuso e nelle comunità energetiche rinnovabili (CER). Il regime prevede una tariffa premio riconosciuta sull’energia condivisa incentivabile e un corrispettivo di valorizzazione ARERA a rimborso di alcune componenti tariffarie (nel 2023 è stato di 8,48 euro/MWh).

Beneficiari: possono richiedere gli incentivi i condomìni nel caso dell’autoconsumo diffuso, i privati cittadini per le CER.

Tempistiche: la misura è già in vigore e può essere richiesta fino al trentesimo giorno successivo alla data di raggiungimento dei 5 GW incentivati totali; o in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2027.

Tipologia di intervento: Possono essere incentivati unicamente impianti entro 1 MW di potenza unitaria. La tariffa premio per il fotovoltaico delle CER e dei gruppi di autoconsumo varia a seconda della zona geografica e si suddivide in una tariffa fissa, legata alla potenza dell’impianto, e una tariffa variabile in funzione del Prezzo zonale.

Tabella incentivi al fotovoltaico nelle configurazioni di autoconsumo virtuale
Tabella incentivi al fotovoltaico nelle configurazioni di autoconsumo virtuale

Come accedere: L’invio della richiesta di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso può essere fatto solo dal Soggetto Referente e l’istanza deve essere trasmessa tramite il Portale informatico del GSE “SPC-Sistemi di Produzione e Consumo”. 

Incentivi per l'Autoconsumo Fotovoltaico: CER e autoconsumo diffuso 

Incentivi per pannelli fotovoltaici nel Conto Termico 3.0 

E’ ancora presto per poter richiedere queste agevolazioni ma è opportuno parlare anche della proposta di Conto Termico 3.0, schema che modifica l’attuale regime incentivante per le rinnovabili termiche. L’attuale bozza del provvedimento propone di ampliare gli interventi ammissibili, incentivando accanto alle fonti rinnovabili termiche anche l’installazione di pannelli fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, presso l’edificio o nelle relative pertinenze. A patto di sostituire contestualmente gli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti a pompe di calore elettriche

Beneficiari: La misura è aperta a privati, PA ed enti del terzo settore.

Tempistiche: Il Decreto Ministeriale è in fase di valutazione, dovrebbe entrare in vigore nel 2024 (salvo ritardi).

Tipologia di interventi: L’agevolazione è un contributo a fondo perduto (valore da definire). Attualmente sono in vigore incentivi che variano dal 40% al 65% della spesa sostenuta. Il Conto Termico è cumulabile con altri incentivi di natura non statale.

Come accedere: L’invio della richiesta di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso può essere fatto solo dal Soggetto Referente e l’istanza deve essere trasmessa tramite il Portale informatico del GSE “SPC-Sistemi di Produzione e Consumo”.

conto termico 3.0

Fotovoltaico, gli incentivi regionali 2024

Non esistono solo gli incentivi statali. Diverse Regioni in Italia offrono oggi delle agevolazioni per i pannelli fotovoltaici, destinate a privati cittadini o comunità. E in molti casi i contributi sono cumulabili con le misure di supporto distribuite a livello nazionale. Vediamo nel dettaglio i bandi regionali 2024 che sostengono la crescita del fotovoltaico residenziale, assieme a tempistiche e modalità per presentare la richiesta.

Gli incentivi al fotovoltaico residenziale del Friuli Venezia Giulia

Il bando del Friuli Venezia Giulia ammette a finanziamento l’acquisto e installazione di impianti fotovoltaici con annessi sistemi di accumulo a batteria, realizzati a servizio di unità immobiliari a uso residenziale con categoria catastale da A1 ad A9 e A11 situati nel territorio regionale.

Beneficiari: Possono partecipare al bando del FVG le persone fisiche residenti nel territorio regionale, ma la richiesta deve essere legata ad un solo immobile.

Tempistiche: il bando regionale è stato lanciato nel 2023 ma le richieste possono essere ancora presentate fino alla fine del 2024.

Tipologia di intervento: gli incentivi sono concessi a fondo perduto nella misura del 40% del costo totale dell’intervento. Per un impianto fotovoltaico di taglia sotto i 800 W (compresi anche i sistemi fotovoltaici Plug and Play da balcone) è ammissibile un costo massimo di 1.720 euro; per un impianto di potenza pari o superiore a 800 W, è ammissibile un costo massimo di 3000 euro al kW (per un totale massimo di 18.000 euro).

Come accedere: la domanda di incentivo deve essere presentata esclusivamente “online” attraverso il sistema “ISTANZE ONLINE” della Regione. L’incentivo è cumulabile con le detrazioni fiscali nazionali e con altri incentivi, purché la somma delle agevolazioni ottenute non superi la spesa complessivamente sostenuta.

Emilia Romagna: Contributi per le Comunità energetiche rinnovabili

L’Emilia Romagna ha lanciato un Bando del valore di 6 milioni euro, per favorire lo sviluppo di CER, in coerenza con la L.R. 5/2022, attraverso la concessione di contributi economici a copertura dei costi per l’installazione degli impianti fotovoltaici di  accumulo dell’energia a servizio delle comunità energetiche stesse e delle relative spese tecniche.

Beneficiari: le Comunità Energetiche Rinnovabili ubicate sul territorio della Regione Emilia-Romagna.

Tempistiche: il bando dell’Emilia Romagna si è aperto il 12 giugno 2024 per chiudersi il 31 ottobre 2024.

Tipologia di intervento: Per ogni Impianto/Unità di produzione deve essere presentata una singola domanda di contributo ed è riconosciuto il 25% dell’importo minore tra: la spesa ammissibile effettivamente sostenuta per l’investimento e  il massimale di spesa ammissibile previsto per l’investimento. La percentuale di contributo riconosciuta per ciascun impianto potrà essere aumentata del 5% qualora la CER sia situata in aree montane ed interne del territorio regionale, oppure vi prendano parte Soggetti economicamente svantaggiati (ISEE fino a 15.000 €), o il progetto sia localizzato nelle aree interessate dall’emergenza alluvione del Maggio 2023.

Come accedere: La domanda di contributo dovrà essere trasmessa alla Regione tramite applicativo web Sfinge 2020. I contributi del bando sono cumulabili con altri aiuti di Stato.

Fotovoltaico residenziale, il bando 2024 della Toscana

Quest’anno la Toscana ha pubblicato il Bando contributi “Casa a zero emissioni” finalizzato al miglioramento della qualità dell’aria nei 14 Comuni dell’area di superamento “Piana lucchese”. L’intervento stanzia 6 milioni di euro per interventi di dismissione di generatori di calore già installati e a uso residenziale a favore di pompe di calore ad alta efficienza, a cui possono essere aggiunti pannelli fotovoltaici con sistema di accumulo a batterie. 

Beneficiari: possono richiedere gli incentivi al fotovoltaico i cittadini residenti nei comuni Altopascio, Capannori, Lucca, Porcari, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Massa e Cozzile, Montecatini Terme, Monsummano Terme, Montecarlo, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Uzzano. Ma le richieste devono riferirsi ad un singolo immobile per famiglia.

Tempistiche: il bando è stato aperto il 15 febbraio 2024 e rimarrà in vigore fino a esaurimento fondi.

Tipologia di intervento: in caso di sostituzione di caminetto a legno o stufa a biomassa, il bando della Toscana permette usufruire di un contributi a fondo perduto fino ad un massimo di 3.000 euro per l’acquisto di un impianto fotovoltaico. Più altri 500 euro in caso di aggiunta di un sistema di accumulo. L’incentivo scende a 2.400 euro massimi in caso di sostituzione di un impianto a gasolio.

Come Accedere: solo online tramite la piattaforma di Sviluppo ToscanaLe agevolazioni sono cumulabili con gli incentivi nazionali del Conto Termico e degli ecobonus edilizi e possono essere incrementate in base all’ISEE.

Fotovoltaico Basilicata, il bonus 2024

Per il 2024 la Regione Basilicata ha messo a disposizione 15 milioni di euro con cui incentivare il fotovoltaico residenziale e altri impianti rinnovabili domestici. Alla cifra si aggiungono 24 milioni di euro per il 2025.

Soggetti beneficiari: proprietari o usufruttuari di immobili in cui gli stessi hanno la residenza.

Tempistiche: Il bonus fotovoltaico della Basilicata può essere richiesto dall’8 aprile fino al 31 dicembre 2025 o fino a esaurimento budget.

Tipologia di interventi: Il regime lucano assegna contributi a fondo perduto valido per impianti fotovoltaici con una potenza non inferiore a 3 kWp (5% di tolleranza). Il sussidio può arrivare fino a un massimo di 10.000 euro compresi i sistemi di accumulo.

Come accedere:  La procedura di prenotazione delle risorse è “a sportello”. Le istanze devono essere presentate attraverso la piattaforma “Centrale bandi” della Regione Basilicata.

Bonus fotovoltaico basilicata 2024

Incentivi al fotovoltaico 2024, il bando della Lombardia

La Regione Lombardia è storicamente uno delle amministrazioni territoriali che più ha incentivato il fotovoltaico residenziale. Dai bonus destinati ai pannelli solari sul tetto a quelli per l’accumulo fotovoltaico passando per i contributi elargiti alle comunità energetiche, la Regione si è sempre distinta. Divenendo non a caso, la prima in Italia per numero di impianti solari in esercizio e per autoconsumo solare. Nel 2024 lo slancio “locale” si è affievolito, per lasciare spazio ai nuovi sussidi statali. Reddito Energetico Nazionale e Bonus fotovoltaico 70% in primis. Ma qualcosa ancora persiste come nel caso del Bando Rifugi Alpini del valore di 5.000.000 euro, finalizzato a supportare interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico.

Soggetti beneficiari: Possono chiedere gli incentivi i gestori o i proprietari di rifugi alpinistici ed escursionistici di Comuni montani o parzialmente montani.

Tempistiche: le domande possono essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 10 luglio 2024 ed entro le ore 16.00 del 31 ottobre 2024.

Tipologia di Intervento: Si tratta di una sovvenzione a fondo perduto di massimo 300.000 euro a per singolo rifugio. Gli incentivi supportano tra le altre cose, anche l’installazione di impianti fotovoltaici ed eventuali sistemi di accumulo. Ogni soggetto richiedente può presentare più domande nel limite dell’importo max. complessivo di 600.000 euro.

Come accedere: La domanda deve essere presentata esclusivamente mediante la piattaforma Bandi e Servizi della Regione Lombardia all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it.

Rinnovabili •
About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.


Rinnovabili • Il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili è entrato in vigore

Il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili è entrato in vigore

Il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili del MASE è entrato in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 2 luglio 2024. Ecco tutte le norme e la suddivisione regionale della nuova potenza verde

Il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili è entrato in vigore
le nuove norme del Decreto Aree Idonee 2024. Via depositphotos

Il Decreto Aree Idonee Rinnovabili è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Dopo un lungo periodo di rimpalli tra MASE (Ministero dell’Ambiente) e Regioni, il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili ha concluso il suo iter normativo. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 2 luglio 2024, il provvedimento ministeriale è entrato ieri formalmente in vigore. Nato con l’obiettivo di fare chiarezza sulle aree da destinare o meno agli impianti eolici e fotovoltaici, il testo finale, tuttavia, non centra a pieno l’obiettivo. Il braccio di ferro innescato da poter centrale e potere locale ha ottenuto come risultato quello di demandare il peso delle decisioni più importanti alle amministrazioni regionali. Senza compiere di fatto quella semplificazione e omogeneizzazione inizialmente sperata.

Ma il decreto in questione è molto di più. Nelle sue pagine sono infatti contenute le nuove quote di Burden Sharing, ossia le ripartizioni regionali dell’obiettivo nazionale per la capacità rinnovabile 2030. Nel dettaglio le 19 Regioni e le due Province autonome di Trento e Bolzano dovranno spartirsi 80 GW di potenza verde attesa per la fine del decennio.

Decreto Aree idonee 2024, cosa contiene il testo

Il Decreto Aree Idonee Rinnovabili è composto da 9 articoli in totale, suddividendo le norme in due capitoli: la ripartizione della potenza fra regioni e province autonome; i principi e i criteri per l’individuazione delle cd. aree idonee.

La disciplina è stata voluta dal decreto legislativo n. 199 del 2021, ma nella pratica avrebbe dovuto rispondere ad un bisogno “storico”. L’obiettivo iniziale era, infatti, quello di ridurre al minimo quegli spazi di dissidio che hanno connotato in passato il rapporto tra livelli di Governo proprio in riferimento al tema delle FER.

Tuttavia il provvedimento risponde anche ad una seconda esigenza, ossia dividere tra i territori quegli 80 GW di potenza verde che il Belpaese dovrebbe installare entro la fine di questo decennio. Nel dettaglio a ogni regione è stata assegnata una capacità minima da raggiungere annualmente, a partire dal 2021. Nel conteggio annuale rientrano tutti i nuovi impianti e i progetti di potenziamento. Sia terra che in mare. Ma vediamo la ripartizione nel dettaglio.

Burden Sharing 2030, le nuove capacità rinnovabile regionale

 Ai fini del calcolo per il raggiungimento degli obiettivi territoriali, il Decreto Aree Idonee Rinnovabili tiene conto della potenza nominale degli impianti nuovi, potenziati, riattivati, ricostruiti integralmente o oggetto di rifacimentoentrati in esercizio dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre dell’anno di riferimento”. Compreso il 100% della capacità installata in mare.

Per questi ultimi il Decreto prevede, in caso di connessioni ricadenti in regioni diverse da quelle in cui insistono gli impianti offshore, una speciale ripartizione della potenza. Il 20% a carico del territorio  in cui si trovano le infrastrutture di connessione  alla  rete  elettrica  e  il restante 80%, “in via proporzionale rispetto alla reciproca  distanza, tra le altre regioni  la cui costa sia direttamente  prospiciente l’impianto”. 

Ai fini del raggiungimento dei target regionali il nuovo schema Aree Idonee Rinnovabili riconosce per gli impianti geotermici ad alta e media entalpia e quelli idroelettriciuna potenza nominale aggiuntiva pari alla potenza di ogni fonte rinnovabile per il relativo parametro di equiparazione”. Contestualmente il testo affida al GSE il compito di pubblicare i parametri di equiparazione sulla base della producibilità media rilevata da idro e geotermia rispetto a quella da fonte fotovoltaica.

Il contributo maggiore? Sempre quello della Sicilia con oltre 10,4 GW per la fine del decennio, seguita dalla Lombardia (8,7 GW) e dalla Puglia (7,3 GW).

Decreto Aree Idonee 2024, la capacità assegnata alle Regioni

Impianti rinnovabili: aree Idonee, non idonee, ordinarie o vietate

In base al provvedimento Regioni e Province avranno 180 giorni per individuare sul loro territorio con propria legge quattro tipologie di zone:

  • Le aree idonee, caratterizzate da un iter accelerato ed agevolato per la costruzione ed esercizio degli impianti a rinnovabili.
  • Le aree non idonee, le cui caratteristiche sono incompatibili con l’installazione di specifiche tipologie di impianti, sulla base delle linee guida governative già emanate.
  • Le aree ordinarie, ossia aree diverse dalle precedenti in cui si applicano i regimi autorizzativi ordinari.
  • Le aree vietate, zone che in base alle nuove norme introdotte con l’art.5 del DL Agricoltura sono precluse agli impianti fotovoltaici a terra.

Il potere di definire zone “appropriate e non” rimane, dunque, in mano alle autorità regionali e provinciali, ma, in caso di mancata adozione delle legge nei termini previsti e dopo un richiamo ufficiale con nuovo termine, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica adotterà “le opportune iniziative ai fini dell’esercizio dei poteri sostitutivi”.

Decreto Aree Idonee Rinnovabili: Principi e Criteri di individuazione

Il tema è stato uno dei più discussi durante l’iter di approvazione. Dopo una serie di rimaneggiamenti del testo, la formula finale del DM Aree idonee 2024 chiede alle Regioni di prendere in considerazione la massimizzazione delle aree da individuare al fine di agevolare il raggiungimento degli obiettivi del Burden sharing. Dando priorità all’impiego di superfici di strutture edificate, quali:

  • capannoni industriali
  • parcheggi, 
  • aree a destinazione industriale, artigianale, per servizi e logistica.

E verificando  nel contempo l’idoneità di aree non  sfruttabili per altri scopi, come ad esempio le  superfici agricole non utilizzabili.

Alle amministrazioni regionali è lasciata la possibilità di classificare le superfici o le aree come idonee differenziandole sulla base della fonte, della taglia e della tipologia di impianto. Tenendo conto “delle aree immediatamente idonee di cui all’articolo 20, comma 8 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto”.

Nelle aree non idonee entreranno automaticamente tutte quelle zone e superfici ricomprese nel perimetro dei beni sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio. 

Una delle parti più contestate? Le nuove fasce di rispetto, ossia quelle porzioni di territorio a protezione di elementi sensibili nelle quali le trasformazioni urbanistico-edilizie sono sottoposte a disciplina specifica. In base al nuovo decreto le Regioni possono stabilire una fascia di rispetto dal perimetro dei beni sottoposti a tutela di ampiezza differenziata a seconda della tipologia di impianto. Con un limite massimo di 7 chilometri. I rifacimenti sono esclusi.

Leggi qui il testo in Gazzetta Ufficiale

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Rinnovabili • Incentivi Reddito Energetico, il Sud termina i fondi in 24 ore

Incentivi Reddito Energetico, il Sud termina i fondi in 24 ore

Con oltre 10mila richieste inoltrate attraverso lo sportello del GSE, le famiglie del Mezzogiorno e delle Isole hanno rapidamente saturato il contingente. Ora restano solo gli incentivi di reddito energetico per le altre regioni

Incentivi Reddito Energetico, il Sud termina i fondi in 24 ore
Il contatore degli Incentivi del Reddito Energetico 2024. Credits: GSE

 In un giorno prenotato l’80% delle risorse del REN 2024

Gli incentivi del Reddito Energetico Nazionale sono stati un successo. Perlomeno nelle Regioni del Sud Italia, dove in appena 24 ore sono andati esauriti gli 80 milioni di euro messo a disposizione dal regime. Lo hanno fatto sapere il 6 luglio, con note stampa separate, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetici (MASE) e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Al netto  dei controlli e delle possibili rinunce, il REN 2024 ha mostrato come l’interesse per il fotovoltaico residenziale sia ancora particolarmente attivo. E come la misura, nata nel 2019 come strumento regionale di contrasto alla povertà energetica, abbia seguito il giusto corso.

Il Reddito Energetico ha visto la luce la prima volta nel Comune di Porto Torres, in Sardegna, come un progetto fortemente voluto dal sindaco pentastellato Sean Wheeler. L’obiettivo? Portare avanti un percorso sociale di rilancio economico del territorio, dotando le famiglie in difficoltà di pannelli solari gratuiti.

La bontà dell’iniziativa, dimostratasi fin da subito un successo, ha convinto prima altre regioni a replicare lo strumento e il poi il Governo Conte a studiare un meccanismo applicabile a tutto il paese. Tuttavia per trasformare l’idea in realtà sono occorsi anni, a causa sia del cambio di Governo e del rimpasto delle funzioni ministeriali che del particolare periodo storico.

Oggi appare chiaro che l’intuizione di Porto Torres possa costituire uno strumento interessante per alleviare la povertà energetica (allora, ben lontani dal caro bolletta 2022, si stimava un risparmio per famiglia di 150-200 euro). Un’opinione condivisa dal ministro dell’Ambiente Pichetto secondo cui “lo strumento ha avuto un buon  impatto e si rivelerà molto utile; in chiave economica ed energetica per le famiglie che lo hanno scelto, ma anche più in generale verso i nostri obiettivi di crescita delle rinnovabili sul territorio”.

Ma veniamo ai dati di questo fine settimana. Secondo le informazioni condivise dal GSE, le domande provenienti da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna hanno saturato il contingente dedicato al Mezzogiorno. Ossia 80 milioni di euro su un totale annuale di 100 milioni.

Da questi territori sono arrivate, infatti, oltre 10.500 richieste di accesso agli incentivi Reddito Energetico 2024 in appena 24 ore, dalle 12.00 di venerdì 5 luglio 2024.

Ma il portale del GSE resterà aperto. In ballo ci sono ancora le risorse destinate alle famiglie con basso ISEE nel resto delle Regioni e Province autonome d’Italia. In questo caso il budget di 20 milioni di euro risulta “prenotato” solo per un quarto (dati aggiornati all’8 luglio 2024). Con 618 richieste pervenute.

Per controllare l’andamento degli incentivi REN 24 viene in aiuto il Contatore del GSE che mostra le risorse residue, suddivise per zona geografica e in funzione delle richieste depositate.

In attesa di capire quando il bando sarà definitivamente chiuso e se il Gestore riaprirà lo sportello nel corso dell’anno per riassegnare le risorse liberate da rinunce ed esclusioni, c’è chi propone di anticipare gli incentivi del Reddito energetico 2025.

“Visto il grande successo, chiediamo al Governo di anticipare il bando di febbraio, che prevede altri 100 milioni di euro, in modo da permettere a tutti coloro che sono rimasti esclusi di poter fare richiesta”, scrive Antonio Trevisi, Senatore del Movimento 5 Stelle. “È fondamentale agire rapidamente per soddisfare le esigenze dei cittadini e sfruttare al meglio le risorse disponibili e per questo motivo lancio un appello per l’apertura del nuovo bando nazionale già a settembre, evitando di aspettare fino al 2025, e sollecito la Regione Puglia a riaprire il bando del reddito energetico per i fondi residui. E non dimentichiamo che il reddito energetico non è solo un aiuto economico per le famiglie italiane, ma rappresenta anche un passo significativo sul piano ambientale, verso un futuro più sostenibile”.

Leggi anche Incentivi fotovoltaico, i bonus 2024 per privati e famiglie

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