Rinnovabili

News enti locali dal 10/07/07 al 16/07/07

*_FOTOVOLTAICO: ACCORDO GSE-BANCA POPOLARE DI SONDRIO_*

_Tratto da edilportale.com_

16/07/07 – *Sondrio* – È stato firmato dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) e dalla Banca Popolare di Sondrio un accordo quadro per agevolare l’erogazione di finanziamenti per la costruzione di impianti fotovoltaici. L’iniziativa è finalizzata a fornire maggiori garanzie alle banche permettendo agli operatori che intendono finanziare la costruzione di nuovi impianti un maggior ricorso al credito e a tassi più competitivi.
Lo fa sapere il GSE con un comunicato, nel quale ricorda anche che in Italia, dal settembre 2005, è attivo il meccanismo di incentivazione in Conto Energia per la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici, che ha dato un forte impulso alla crescita di questa fonte di energia pulita.
La Banca Popolare di Sondrio vuole contribuire concretamente a un maggior sviluppo della produzione di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, e in particolare del solare fotovoltaico, mettendo a disposizione risorse finanziarie, consulenza, tecnica, assistenza nell’accesso ai sistemi di incentivazione e partner tecnologici certificati.

Nando Pasquali, Amministratore Delegato del GSE: “L’accordo stipulato con Banca Popolare di Sondrio rappresenta, per il GSE, un importante esempio di collaborazione con gli istituti di credito per agevolare la costruzione da nuovi impianti a fonti rinnovabili. Siamo aperti a ulteriori collaborazioni con il sistema finanziario per rendere ancora più fruibili i nostri servizi.”

Piero Melazzini, Presidente e Consigliere Delegato della Banca Popolare di Sondrio: “La presenza a Roma di questa popolare, con ormai una trentina di filiali, ci ha consentito di rappresentare prontamente al Gestore dei Servizi Elettrici la piena disponibilità all’accordo per definire le modalità di cessione dei crediti nascenti dall’assegnazione delle tariffe incentivanti per la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici. Tutta la rete territoriale della banca è a disposizione di coloro che fossero interessati alla pratica di cui in premessa. La Banca Popolare di Sondrio ringrazia il GSE per la sottoscrizione di un accordo quadro che agevola la realizzazione degli impianti in parola. Auspica quindi una sempre più ampia collaborazione con i vari attori a livello nazionale e locale, in un’ottica sinergica”.

*_PRIMI DATI DAI PANNELLI FOTOVOLTAICI_*

_Tratto da fanoinforma.it_

16/07/07 – *Urbania* (Pesaro e Urbino) – Buone notizie “ecologiche” da Urbania. Sono arrivati infatti i primi dati dell’utilizzo dei pannelli fotovoltaici da tempo installati sui tetti della Casa di Riposo e della Scuola Media. Proprio in questo edificio è attivo da una settimana il display che l’amministrazione comunale ha installato per fini didattici e che misura la produzione di energia e calcola in tempo reale i valori d’inquinamento “evitati”.
“In una sola settimana – afferma l’assessore all’ambiente Marco Mencarini – con i pannelli delle scuole medie è stata scongiurata l’immissione in atmosfera di circa 458 kg di anidride carbonica e sono stati prodotti circa 917 KW di energia, pulita, tengo a ribadire. Per di più, se valutiamo anche la Casa di Riposo, i valori vanno considerati raddoppiati. Da un calcolo effettuato – prosegue l’ assessore – nell’arco di vita dei due impianti, stimato in trenta anni, si potrà risparmiare il consumo di 350 tonnellate di petrolio ed evitare l’emissione di 1050 tonnellate di Co2, 7000 Kg di sox, 700 Kg di polveri”.
L’installazione dei pannelli fotovoltaici è stata possibile grazie alla partecipazione ad un bando ed al relativo finanziamento del Ministero delle Attività Produttive sull’applicazione di tariffe incentivanti per tali impianti. Le due strutture consumeranno energia elettrica prodotta dagli impianti e l’Ente Gestore riconoscerà al Comune un incentivo per ogni Kw prodotto, per un periodo di venti anni. In pratica, un opera che si autofinanzia, senza alcun onere aggiuntivo per il Comune e per i cittadini di Urbania. Inoltre, poiché il costo della energia è destinato ad aumentare ed i consumi di ciascuna struttura immutati nel tempo, il Comune non risentirà degli aumenti ottenendo un ulteriore risparmio.
“Mi sembra che – conclude Mencarini – in un momento particolarmente delicato del settore energetico mondiale, il Comune di Urbania cerca di dare il buon esempio avviando progetti ed opere nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili. Penso che sia un bel segnale quello che diamo dal pubblico, il quale, nel settore strategico dell’ambiente e dell’energia, deve fungere da apripista. Il Comune di Urbania è stato uno dei primi comuni ad essere finanziati, forse perché è stato uno dei primi che ci ha creduto. La nostra speranza è che divenga esempio per altre iniziative di questo genere sia pubbliche che private”.
A breve sarà disponibile il collegamento del dispositivo con il sito web del Comune (dove già esiste un link con la centralina meteo dell’Istituto Della Rovere), cosicché qualsiasi cittadino che volesse vedere i dati in tempo reale, con un solo clic del mouse potrà soddisfare la propria curiosità.

*_IN REGALO PER TUTTE LE FAMIGLIE IL KIT DI RISPARMIO ENERGETICO “CITTA’ MIA”_*

_Tratto da radionews.it_

16/07/07 – *Castiglione Olona* (Bergamo) – E’ iniziata, a Castiglione Olona, la distribuzione alle famiglie residenti del “Kit energetico Città Mia”. A fornirlo la Banca Popolare di Bergamo e la società “La 220” con lo scopo di diffondere informazioni ed apparecchi per il miglior uso dell’energia e dell’acqua. Il Protocollo d’Intesa “Progetto Città Mia” firmato nel marzo scorso prosegue dunque con questa ulteriore azione che mira alla promozione dell’uso di fonti energetiche rinnovabili e del miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Nel kit, distribuito gratuitamente, i cittadini castiglionesi troveranno: 2 lampade a basso consumo energetico, 3 riduttori di flusso per rubinetti; 1 soffione doccia con regolatore idrico, adesivi di richiamo al risparmio energetico ed idrico; e brochure esplicative delle tecniche, apparecchiature, soluzioni funzionali al risparmio energetico. «La collaborazione con la Banca Popolare di Bergamo nell’ambito del progetto “Città mia” sta dando buoni frutti – ha detto l’Assessore alla tutela ambientale di Castiglione Olona, Enrico Vizza – Abbiamo aperto una serie di interessanti opportunità per i castiglionesi che intendono muoversi verso una logica di migliore gestione ed uso dell’energia, con l’obiettivo di migliorare l’ambiente e contenere i costi. Un progetto in cui crediamo molto e che sta suscitando interesse sia tra i cittadini che tra gli addetti ai lavori».

*_ALL’OSPEDALE DI TREVISO ENERGIA A COSTI RIDOTTI E BASSO INQUINAMENTO_*

_Tratto da Regione.veneto.it_

14/07/07 – *Treviso* – E’ stato ufficialmente inaugurato oggi presso l’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso un impianto pilota di tri-cogenerazione che produce energia elettrica, calore e, da quest’ultimo, freddo, direttamente utilizzabili dal complesso ospedaliero, con un rendimento complessivo doppio rispetto alle normali forniture di elettricità.
L’intervento è stato interamente finanziato con 5 milioni di euro dal Ministero dell’Ambiente, tramite una convenzione sottoscritta nel 2004 dallo stesso Ministero rappresentato dal direttore generale Corrado Clini, dalla Regione rappresentata dall’assessore Fabio Gava (all’epoca assessore alla sanità, oggi alle politiche economiche ed energetiche)e dal presidente di Unindustria Treviso Andrea Tomat: tre protagonisti che sono intervenuti anche all’odierna manifestazione inaugurale, assieme al direttore generale dell’ULSS n. 9 Claudio Dario.
L’impianto, che utilizza gas naturale, permette di coprire circa il 40 per cento del fabbisogno energetico del complesso ospedaliero, cui servono annualmente 19 milioni di KW/h, ma con un minor consumo di circa 800 tonnellate di petrolio equivalenti (TEP) e la riduzione di 4 mila tonnellate di emissioni di anitride carbonica, e un risparmio di costi tali da recuperare in un triennio calcolabile in oltre 850 mila euro l’anno. Questo permetterà di recuperare in un triennio le spese di investimento, tenuto conto che, dei 5 milioni stanziati, uno è stato utilizzato per analisi, progettazione e consulenza e mezzo milione per iniziative di comunicazione che hanno coinvolto le scuole trevigiane.
Queste caratteristiche fanno sì – ha detto in sostanza Gava – che l’iniziativa possa fare da punto di riferimento per altri progetti analoghi, in un’ottica di miglioramento della produzione energetica regionale e nazionale, possibile nel contesto della liberalizzazione del settore. Nell’occasione Gava ha accennato alle politiche energetiche del Veneto, che sta lavorando alla predisposizione del Piano Energetico Regionale, che punta all’autosufficienza ( ma richiede per questo chiarezza ad esempio su che si farà alla centrale di Porto Tolle); allo sviluppo a 360 gradi delle fonti energetiche rinnovabili; al recupero dell’efficienza energetica e alla razionalizzazione della rete di trasporto di energia. “In questa materia occorre che siano chiarite due questioni importanti – ha fatto presente Gava – la prima riguardante le procedure e la seconda relativa alle fonti normative nazionali, alle volte contraddittorie”. La Regione dal canto suo sta lavorando ad un disegno di legge per definire iter corretti. Quanto all’aspetto finanziario, Gava ha riconosciuto che interventi di razionalizzazione nella produzione energetica hanno bisogno di un “volano”, che potrebbe attingere al Piano Operativo Regionale 2007 – 2013, con una destinazione specifica di parte delle risorse disponibili. “In questo scenario – ha concluso l’assessore – l’impianto di tri – cogenerazione di Treviso potrà essere un importante punto di riferimento”.
Una considerazione analoga ha espresso anche Corrado Clini, che dal canto suo ha ipotizzato l’attivazione di un fondo di rotazione. L’iniziativa che ha visto coinvolti a Treviso Ministero, Regione e Unindustria – ha aggiunto – ha favorito un approfondimento della situazione energetica del complesso ospedaliero dalle cui conclusioni emerge l’invito ad affrontare anche la “rottamazione dell’inefficiente”, dove spesso l’esistente costa troppo, e comunque di più di un intervento ex novo. Con impianti disseminati simili a quello oggi inaugurato – ha concluso il direttore del Ministero dell’ambiente – sarebbe possibile produrre annualmente 12 mila megawatt, alleggerendo il carico sulla rete nazionale a prevenzione dei black out e creando un sistema davvero liberalizzato.

*_CASERTA NELLA PIATTAFORMA DELLE PROVINCE DEL SUD_*

_Tratto da casertaoggi.com_

14/07/07 – *Caserta* – La Provincia di Caserta, rappresentata dall’assessore alle Politiche Comunitarie e alle Attività produttive, Franco Capobianco, ha partecipato questa mattina a Potenza all’info day “Energia per un mondo che cambia: la nuova politica europea dell’energia”, organizzato dalla Provincia di Potenza e dall’associazione ”Tecla”, in collaborazione con l’Unione delle Province d’Italia (Upi) e la rappresentanza italiana della Commissione europea. L’iniziativa, che rientra nella campagna europea “Energia sostenibile per l’Europa 2005-2008”, ha focalizzato l’obiettivo sul ruolo strategico delle Province italiane nelle politiche dell’efficienza e del risparmio energetico, nel quadro delle opportunità offerte dalla nuova programmazione dei Fondi comunitari per il periodo 2007-2013, che assegna agli enti provinciali il 2,8 per cento delle risorse previste nell’ambito della politica regionale.
“Se non ci sono strategie innovative per la produzione di energia non c’è sviluppo economico – ha dichiarato l’assessore Capobianco –. Oggi le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica sono strumenti essenziali per una crescita reale del territorio. Il convegno di Potenza – ha aggiunto l’assessore – è stato importante non solo per il confronto con esperienze nazionali ed europee su un tema che è strategico per lo sviluppo, ma anche perché è servito a fissare, per i primi di settembre, un tavolo tra Upi, Tecla e Provincia di Caserta, necessario per mettere a punto la piattaforma delle Province del sud Italia, attive nella la realizzazione di progetti innovativi, con l’utilizzo delle nuove fonti energetiche”. Il convegno, che ha visto la partecipazione tra gli altri di Fabrizio Barbaso, direttore generale aggiunto per l’energia e i trasporti della Commissione europea, è stato anche una preziosa occasione di confronto e scambio di esperienze tra attori europei e nazionali, su un tema, quello dell’energia, rispetto al quale la Provincia di Caserta ha già messo in campo una strategia condivisa con la Provincia di Potenza, al fine di costituire una piattaforma delle Province del Mezzogiorno per la realizzazione di progetti innovativi. Nel pomeriggio, nel corso di una tavola rotonda, l’assessore Capobianco ha avuto l’opportunità di confrontarsi con l’esperienza della regione francese dell’Alsazia, rappresentata dal Dr. Bruno Flochon, gettando le basi per un rapporto bilaterale tra Terra di Lavoro e l’Istituzione francese, per la produzione di energia alternativa e in particolare per progetti inerenti la biomassa.

*_CAPANNONI FOTOVOLTAICI ED UN MEGAWATT A COMUNE DA FONTI RINNOVABILI_*

_Tratto da viaroma100.net_

14/07/07 – *Firenze* – Incentivazione di coperture fotovoltaiche dei capannoni industriali. Produzione di un megawatt da fotovoltaico per ogni comune della Toscana. Sono due dei progetti innovativi che la Regione sta sviluppando sul versante energetico e su cui chiama ad un confronto serrato la società toscana e le amministrazioni locali. Li ha annunciati stamani a Prato l’assessore regionale all’ambiente Marino Artusa, concludendo il convegno organizzato da Cispel sul tema dell’apertura del mercato elettrico. “Per sostenere queste attività – ha proseguito l’assessore – stiamo pensando ad un ‘conto energia’ regionale, per il quale è però necessario che si attivi il sistema finanziario della nostra regione, dalle fondazioni alle banche. La Toscana si candida anche a divenire sede di almeno uno dei dieci progetti proposti dal Ministero dell’ambiente per realizzare il piano ‘Archimede’ di energia solare del fisico Carlo Rubbia”.
Per andare avanti in questa direzione innovativa sono indispensabili per Artusa due aspetti, la semplificazione delle procedure per installare impianti di energia rinnovabile e l’informazione ai cittadini. “Stiamo lavorando – ha detto – per ora in collaborazione con i sindacati, ma in futuro con altri soggetti come le associazioni ambientaliste, ad un progetto di sportelli ambientali diffusi sul territorio, in cui gli operatori da noi formati forniscano ai cittadini tutte le delucidazioni necessarie per l’installazione di impianti rinnovabili e siano anche in grado di seguirli nella fase di realizzazione”.
Quanto al tema all’ordine del giorno dell’incontro pratese, l’assessore auspica che l’apertura del mercato elettrico porti ad una riduzione dei costi del sistema energetico italiano e a ammortizzare la differenza con gli altri paesi europei, che oscilla tra il 20% e il 40%, anche se – ha detto Artusa – dobbiamo essere consapevoli che l’energia fossile costerà sempre di più e che è illusorio pensare che il mercato da solo sia la soluzione dei problemi”.
Sono argomenti affrontati anche dal Piano di indirizzo energetico regionale di cui è prevista la discussione in giunta a breve. “L’obiettivo centrale, assunto sia dal Piano regionale di azione ambientale che dal Piano regionale di sviluppo – ha proseguito l’assessore all’ambiente – è di raggiungere entro il 2012 il 50% del fabbisogno energetico da fonti rinnovabili. Il ‘Pier’ vuole essere il manifesto della Toscana sostenibile che nell’energia rinnovabile vede un elemento di forte innovazione e la possibilità di sviluppo di nuove aziende e di nuovi lavori qualificati in un settore d’avanguardia. Ma per far questo è necessaria la collaborazione di tutte le componenti della società toscana”.

*_FINANZIAMENTI PER IMPIANTI FOTOVOLTAICI INTEGRATI NELLE STRUTTURE EDILIZIE_*

_Tratto da Edilio.it_

13/07/07 – *Regione Sardegna* – L’Assessorato dell’Industria ha approvato le direttive che prevedono nuove misure di incentivo destinate alle imprese e ad altri soggetti privati per l’installazione di impianti fotovoltaici integrati nelle strutture edilizie con potenza nominale fino a 20 chilowatt.
L’aiuto consiste in un contributo in conto capitale nella misura massima del 20% delle spese sostenute per la realizzazione dell’impianto e compatibile con il “conto energia” dello Stato che prevede la concessione di una tariffa agevolata per 20 anni.
L’intervento intende favorire la diffusione delle energie rinnovabili in linea con gli obiettivi del piano energetico regionale e con gli impegni internazionali posti dal Protocollo di Kyoto e dalla Strategia comunitaria di Lisbona e Goteborg.

*_MAREMMA: 68 PROGETTI PER FONTI RINNOVABILI FINANZIATI DA LEGAMBIENTE E BCC_*

_Tratto da Edilio.it_

13/07/07 – *Grosseto* – Nel grossetano 68 richieste di finanziamento accettate per investire in Fonti rinnovabili. Grazie alla convenzione tra Legambiente e le banche di Credito cooperativo locali, i finanziamenti per progetti legati alle fonti rinnovabili ammontano a due milioni di euro.
Da quando è attiva la Convenzione, Legambiente ha valutato positivamente 68 richieste di finanziamento agevolato riguardanti 36 casi di impianti di solare termico, 18 impianti da biomasse, 15 di fotovoltaico, 11 interventi di efficienza energetica (soprattutto caldaie a condensazione, interventi di bioedilizia e pavimenti radianti), 2 impianti di minieolico e 1 impianto di geotermia a bassa entalpia.
L’obiettivo della convenzione non è comunque solo la diffusione delle fonti rinnovabili e delle buone pratiche di efficienza energetica, ma la creazione di una vera e propria filiera del settore rispettando le vocazioni ambientali della provincia di Grosseto, in una direzione di sostenibilità dello sviluppo.
La maggioranza della clientela è rappresentata da privati cittadini, seguono le imprese, soprattutto aziende agricole e agrituristiche, e un altro aspetto importante riguarda la provenienza delle imprese che hanno realizzato gli impianti della Convenzioni, per la maggior parte sono imprese locali che stanno indirizzando la loro attività verso il settore delle energie rinnovabili.
La domanda per questo tipo di impianti sta crescendo sempre di più in modo esponenziale. Per la Maremma si prospetta un futuro all’avanguardua nel settore a livello nazionale.

*_UNA CENTRALE A BIOMASSE E PANNELLI SOLARI PER ENERGIA PIU’ PULITA_*

_Tratto da PrimaDaNoi.it_

13/07/07 – *Pescara* – Un progetto concreto per migliorare la situazione energetica dell’area metropolitana di Pescara, «andando a sfruttare quelle che sono le fonti rinnovabili a disposizione del nostro territorio».
Lo ha inviato alla segreteria del sindaco D’Alfonso Sfl, innovazione per Pescara.
Le proposte sono due, spiega Lorenzo Valloreja: «la prima consiste nella costruzione di una centrale municipale a biomasse, la seconda nella promozione dei pannelli fotovoltaici a livello domestico».
Le centrali a biomasse utilizzano lo stesso sistema dei termovalorizzatori ma il combustibile utilizzato per produrre energia è molto diverso; «sebbene infatti le centrali a biomasse utilizzino di solito gli scarti della lavorazione del legno, degli allevamenti e delle colture», spiega Valloreja, «possono anche utilizzare come combustibile il biogas, prodotto derivante dalla fermentazione dei rifiuti solidi urbani».
Per entrare nel dettaglio, la proposta prevede appunto di ubicare una centrale a biomasse di ultima generazione dove un tempo era in funzone la vecchia discarica di Pescara, oggi in disuso ma comunque lontana da unità abitative. «L’impianto riuscirebbe a sviluppare una potenza di 50 MWh giornalieri e funzionando per termini di legge all’80% per garantire la necessaria manutenzione, arriverebbe a produrre 14600 MWh netti annui». Considerando che il consumo domestico annuo per la città di Pescara è di 118800 MWh, la costruzione di un tale impianto «inciderebbe del 12,285% sul consumo domestico garantendo considerevoli risparmi sulla bolletta dei cittadini; aggiungendo il fatto che la centrale sarebbe municipale, gli utili della centrale finirebbero direttamente nelle casse comunali, consentendo di alleggerire il carico fiscale sulla popolazione».
Un ulteriore beneficio di questo tipo di centrale è di fornire anche energia termica per il riscaldamento delle abitazioni.
C’è da dire inoltre che una centrale a biomasse consumerebbe come combustibili i rifiuti solidi urbani convertiti in biogas, andando a risolvere il problema dello smaltimento e garantendo quindi anche un piccolo risparmio sulla TARSU.
Per la parte dei costi, una centrale da 50 MWh costa 7.500.000 € e, contando che mediamente una centrale di quelle dimensioni ha un utile annuo medio di 750.000 €, il costo di una centrale di questo genere verrebbe ammortizzato in 10 anni.
Un ulteriore incentivo all’utilizzo di fonti rinnovabili, sebbene non della stessa potenza delle biomasse, è quello dell’utilizzo dell’energia solare. «Diversi studi hanno però dimostrato che questo tipo di energia è molto più utile se prodotta e consumata in loco, rispetto alla produzione in una grande centrale solare». Se Pescara iniziasse questo tipo di progetto, assicura Valloreja, «riusciremmo senza dubbio a produrre molta energia elettrica che, anche in questo caso, costituirebbe un sensibile risparmio per gli utenti».

*_MATERA INAUGURA IL PIU’ GRANDE IMPIANTO DELLA BASILICATA: 84 KW_*

_Tratto da casaenergia.tv_

13/07/07 – *Ferrandina* (Matera) – È stato inaugurato stamattina nell’area industriale di Ferrandina, in provincia di Matera, il più grande impianto fotovoltaico della Basilicata, della potenza di ben 84 kW. Costituito da 600 moduli fotovoltaici H1540 da 140 W ad alta efficienza prodotti dalla veneta Helios Technology e installati dalla ditta Cirillo Pietro di San Mauro Forte (Potenza), è stato ordinato dal Consorzio Industriale di Matera per l’alimentazione dell’impianto di trattamento delle acque industriali per le aziende presenti nel territorio di Ferrandina. È prevista una produzione di energia elettrica annua di circa 111 mila Kwh che, immessi in rete, godranno della tariffa incentivante prevista dal Conto Energia.

*_PROGETTARE SOSTENIBILE EDIFICI SANI A BASSO CONSUMO DI RISORSE_*

_Tratto da pratoblog.it_

13/07/07 – *Montemurlo* (Prato) – Si è svolto alla Sala Banti di Montemurlo un seminario organizzato dal coordinamento comunale de La Margherita sul tema La nuova normativa sull’efficienza energetica Dsl.311/06: progettare sostenibile, edifici sani a basso consumo di risorse. «Il risparmio energetico – ha detto Aurelio Biscotti, coordinatore comunale de La Margherita e promotore del seminario – è uno dei temi di grande attualità visto lo stato complessivo dell’ambiente. Chi fa politica seriamente è portato a riflettere su come dare un contributo per migliorare l’attuale situazione».
Il nostro paese ha bisogno di investire su forme di energia alternative, in quanto fortemente dipendente dal petrolio, per affrontare al meglio le sfide del futuro che purtroppo ci vedono già partire con un po’ di ritardo rispetto ad altri paesi europei come Germania, Francia e Spagna. E’ necessario fare tutto il possibile per ridurre le emissioni di anidride carbonica e per risparmiare risorse preziose.
«Con questo convegno – ha aggiunto Biscotti – ci siamo posti l’obiettivo di divulgare, insieme agli operatori del settore edilizio, le buone pratiche per risparmiare. Sul nostro territorio sono nate e stanno nascendo imprese che stanno puntando tutto sulle energie rinnovabili, ma c’è bisogno di incidere sui governi locali e su quello nazionale per andare incontro a chi decide di investire in questo campo. Sono dunque necessari più incentivi per le aziende che investono sulla produzione di nuove tecnologie eco-sostenibili e per le famiglie che devono acquistare gli apparati. Il beneficio del resto è collettivo».
I presidenti di Edilcoop di Prato, Federico Bettarini, presidente, e del Consorzio Pratese Coopertive Abitazione Franco Papini, hanno espresso alcune considerazioni su come stia crescendo l’attenzione del mondo cooperativo sugli aspetti del risparmio energetico che incidono positivamente sulla vita delle famiglie permettendo loro di risparmiare risorse e fornendo una più elevata qualità della vita.
L’architetto Guelfo Tagliaferro dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, ha sottolineato come le nuove norme impongano da una parte una serie di costi maggiori dati dai materiali e dalle maggiori figure professionali coinvolte e dall’altro un maggior beneficio dato dal piacere di abitare una casa progettata con i criteri della biodelizia. Presenti anche alcune imprese che stanno puntando sull’ediliza sostenibile come la Mabo Prefabbricati Spa che ha presentato le sue novità in tema di edilizia industriale, la Impianti Leonardo srl che ha puntato sulle energie alternative in particolar modo sul fotovoltaico, che sfrutta l’energia solare, e l’impresa La Marmora srl che ha presentato un esempio avanzato di edificio ad alta efficienza energetica.

*_IL 10% DELLE EMISSIONI NAZIONALI DI CO2 VENGONO DAL LAZIO_*

_Tratto da Centumcellae.it_

12/07/07 – *Civitavecchia* – Questo il preoccupante dato lanciato oggi da Legambiente nella tappa cittadina di Goletta Verde.
Dalle proposte progettuali, approvate o in via di approvazione, nel Lazio si prospetta, nei prossimi anni, un ulteriore aumento di oltre il 30% delle emissioni di CO2. Su sedici centraline di monitoraggio per le polveri sottili, tredici, (l’81,2% del totale), hanno superato il limite di 35 giorni che la legge “permette” al fine di compiere il percorso per adeguarsi entro il 2010 alle normative. Ecco i primi risultati emersi nel Seminario “Tra smog e carbone, azioni locali per Kyoto verso il piano di risanamento della qualità dell’aria nella Regione Lazio” tenutosi oggi presso la Compagnia portuale. Si è trattato del primo appuntamento della tappa laziale di Goletta Verde, la campagna itinerante di Legambiente realizzata con il contributo di Vodafone Italia, Italgest Mare e la collaborazione del Ministero dell’Ambiente e tutela del territorio e del mare che informa i cittadini sullo stato di salute di acque e coste italiane.
Secondo Legambiente, se l’Italia non ha intrapreso la strada per rispettare gli obiettivi definiti nel Protocollo di Kyoto aumentando le emissioni di gas serra per un +12,2%, il Lazio ha certo le sue responsabilità, visto che nel 2003, le emissioni di CO2 sono state 41,935 milioni di tonnellate (Mt), il 9,3% del totale nazionale; solo in provincia di Roma nel 2005 sono state emesse 7.899.771 tonnellate a fronte di una soglia massima di 600.000 tonnellate, ben 13 volte in più del valore consentito.
“In occasione dell’arrivo di Goletta Verde a Civitavecchia non si possono non evidenziare gli indubbi ed evidenti nessi tra i mutamenti climatici, l’effetto serra e tutte le conseguenze che ricadono anche sull’ecosistema marino. Il surriscaldamento dei nostri mari, con l’aumento della temperatura dell’acqua attestato nel 2006 a circa 2°, ha influssi negativi sulla conservazione della biodiversità. L’unica soluzione per mitigare gli effetti nefasti del riscaldamento globale è quella di ridurre le emissioni dei gas serra –. Ha commentato Stefano Ciafani, responsabile scientifico Legambiente – È quindi indispensabile rispettare gli obiettivi assegnati dal Protocollo di Kyoto e quelli ancora più ambiziosi fissati recentemente dall’Unione Europea da raggiungere entro il 2020. Purtroppo l’Italia non ha ancora intrapreso la strada per rispettare gli obiettivi definiti nel Protocollo di Kyoto: invece di andare nella direzione della riduzione delle emissioni di gas serra, le ha considerevolmente aumentate. Negli ultimi anni, infatti, in Italia non si è assistito a un aumento considerevole dell’efficienza energetica, mentre nel resto d’Europa si sono diffusi accorgimenti quotidiani volti al risparmio energetico, come l’uso di lampadine a basso consumo, caldaie a condensazione e scaldabagni solari. Ancor più grave è il ritardo nel settore delle fonti di energia rinnovabili che ci vede agli ultimi posti per numero di impianti in relazione alla popolazione”.
“Nel Lazio, e nel nostro Paese, la lotta ai cambiamenti climatici diventa anche la lotta allo smog che attanaglia le nostre città, i nostri paesi, alla mobilità privata impazzita, alle nubi inquinanti delle centrali e degli impianti industriali, ai nostri consumi energetici – Ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – Ridurre le emissioni di CO2 diventa anche una grande occasione per modernizzare il nostro Paese, Per raggiungere l’obiettivo globale, vanno fissati obiettivi locali, comunali, provinciali e regionali per Kyoto, prevedendo azioni decise per ridurre le emissioni di anidride carbonica nei settori energetico, industriale, civile, dei trasporti e agricolo. Partendo, ad esempio, dall’occasione del Piano Regionale d’Area in discussione al Consiglio Regionale e speriamo presto in via di approvazione”.

*_DEDICATA A BIOENERGIE E FONTI RINNOVABILI INTERO PADIGLIONE EXPO FIERA AGRICOLTURA_*

_Tratto da ilquotidiano.it_

12/07/07 – *Castel Di Lama* (Ascoli Piceno) – E’ una delle importanti novità espositive e commerciali, ma anche culturali in senso ampio, della rassegna interregionale di quest’anno.
Un intero padiglione dell’Expo della prossima Fiera dell’Agricoltura e della Zootecnia di Castel di Lama (AP), in calendario dal 30 agosto al 2 settembre, sarà dedicato alle Bionergie e a tutte le tecnologie di produzione energetica da fonti rinnovabili e pulite, a cominciare dalle biomasse agricole. E’ una delle importanti novità espositive e commerciali, ma anche culturali in senso ampio, della rassegna interregionale di quest’anno.
Una rassegna che, giunta alla sua tredicesima edizione, e ormai divenuta punto di riferimento nel settore in ambito marchigiano e sempre di più anche dell’Italia centrale, oltre a consolidarsi si arricchisce di nuove e interessanti iniziative, a corredo di un programma e di un offerta già molto vasta e variegata. Agli oltre 350 espositori, tra cui anche quelli che rappresentano le principali case di produzione di trattori e attrezzature per l’agricoltura, si aggiungeranno dunque quest’anno anche gli operatori, gli imprenditori e tutti quelli che si stanno impegnando per far crescere “il mercato” e la diffusione dell’utilizzo delle energie pulite, sia per uso civile che produttivo e industriale ( motori biodiesel, veicoli elettrici e altro).
Tra queste tecnologie, quelle più vicine al mondo rappresentato dalla Fiera di Castel di Lama, che ha fatto della valorizzazione del mondo rurale e della qualità della vita sana, il suo segno distintivo spiccano naturalmente quelle che dovrebbero favorire l’impiego delle biomasse agricole per scopi energetici. Un impiego che potrebbe e dovrebbe rappresentare, secondo molti esperti, anche un’ importante alternativa economica e di reddito per molte aziende agricole, attanagliate dalla crisi di alcuni settori particolari.
“Per questo abbiamo pensato di potenziare questo comparto espositivo e commerciale nel corso della Rassegna – spiega il presidente del Comitato promotore Giuseppe Traini – oltre che per la sempre maggiore attenzione da parte del pubblico a questo tipo di problematiche. Naturalmente – aggiunge – oltre a lasciare molto più spazio agli operatori del settore, insieme alle organizzazioni di categoria organizzeremo diversi convegni e incontri su questi temi, proprio per farne comprendere la rilevanza ad un maggior numero di persone e di visitatori presenti alla Fiera”.
Intanto la raccolta delle adesioni alla manifestazione va avanti a spron battuto, e per far spazio a tutti – compresi i 40 mila ospiti intervenuti nel 2006 – si organizzeranno meglio da questa edizione, anche le aree a disposizione delle aziende interessate ad esser presenti. Parallelamente prosegue il lavoro preparatorio, in sinergia con il Comune e la Pro Loco, per la realizzazione delle mostre dei mestieri antichi e tutti gli spettacoli previsti nell’ambito della rassegna. Per informazioni : 0736811664 ; 073681871

*_VENETO: OK AI FONDI PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA ALL’INSEGNA DELL’EFFICIENZA ENERGETICA_*

_Tratto da Casaenergia.tv_

12/07/07 – *Regione Veneto* – 13.700.000 euro per favorire l’innovazione tecnologica dei distretti produttivi del Veneto. È il finanziamento approvato dalla Giunta regionale per un bando, quello del 2007, che come recita un comunicato di ieri della Regione che dà notizia del provvedimento “attribuisce grande importanza alle iniziative volte al risparmio energetico e all’applicazione di sistemi energetici puliti o rinnovabili” nelle imprese. Sono questi i requisiti richiesti per l’assegnazione dei fondi che mirano a sostenere la ricerca per la dotazione di nuova tecnologia nelle filiere di produzione dai sistemi di produzione, a quelli logistici, alle iniziative a favore dell’internazionalizzazione avendo come fulcro principale l’abbattimento dei consumi energetici e l’attivazione di procedure ecofriendly. Innovative anche le modalità di partecipazione, selezione e finanziamento dei progetti che prevedono l’utilizzo di internet e delle tecnologie tematiche allo scopo di ridurre i tempi dell’istruttoria di ammissione a contributo. “Si tratta di un provvedimento in linea con gli obiettivi della Regione del Veneto, – precisa nella nota Fabio Gava, ssessore alle Politiche Economiche, che ha proposto il provvedimento –che sono quelli di aumentare la competitività del sistema produttivo regionale attraverso l’innovazione e la ricerca scientifica e tecnologica. Non solo – prosegue – c’è anche completa corrispondenza con le azioni tematiche previste dal Ministero per lo Sviluppo Economico, che assegna contributi statali a progetti in favore dei distretti produttivi adottati dalle regioni”.

*_PROVINCIA PERUGIA PUNTA SU FOTOVOLTAICO_*

_Tratto da Ansa_

12/07/07 – *Perugia* – La Provincia di Perugia punta sempre di piu’ sull’energia alternativa e aderisce al bando del ministero dell’Ambiente ”Il sole e la scuola”. L’iniziativa segue la realizzazione di quattro impianti fotovoltaici presso scuole di Castiglione del Lago, Citta’ di Castello e Piscille, nonche’ all’isola Polvese. Il bando del ministero dell’ambiente e’ rivolto a Comuni e Province proprietari degli edifici che ospitano scuole medie inferiori o superiori ed e’ finalizzato alla realizzazione di impianti fotovoltaici sulle strutture stesse. Il progetto prevede in contemporanea – ha riferito la Provincia di Perugia – l’attivazione di un’attivita’ didattica che coinvolga studenti e docenti delle scuole interessate. ”Con l’adesione a questo progetto – ha spiegato l’assessore all’edilizia scolastica della Provincia di Perugia, Massimo Buconi – continua un impegno della Provincia sul versante dell’energia alternativa al fine, sia di svolgere un’attivita’ di sensibilizzazione verso l’opinione pubblica, sia per perseguire l’obiettivo di ridurre il costo del bilancio energetico della Provincia stessa”.

*_PARCO EOLICO DA 34 MW A ORDONA IN PUGLIA_*

_Tratto da iorisparmio.eu_

11/07/07 – *Ordona* (Foggia) – Ordona Energia S.r.l – società interamente controllata da Alerion Energie Rinnovabili e titolare dei diritti per la costruzione e la gestione di un parco eolico di 34 MW sito nel comune di Ordona (Puglia) – ha sottoscritto con Repower Systems AG l’accordo per la fornitura di 17 aerogeneratori modello MM92, ciascuno di potenza nominale pari a 2 MW, con un contratto di assistenza e manutenzione della durata di 8 anni.
La costruzione del parco eolico è prevista nella seconda metà del 2008 e la produzione elettrica stimata a regime sarà pari a circa 75 GWh/anno.
L’importo complessivo dell’investimento, che include anche le opere civili, le opere elettriche ed i costi di acquisto dei diritti del parco eolico, è previsto essere pari a circa 60 milioni e sarà finanziato in project financing.

*_RIFONDAZIONE PARLA DI RISPARMIO ENERGETICO_*

_Tratto da localport.it_

11/07/07 – *Brandizzo* (Torino) – Il circolo di Rifondazione Comunista di Chivasso/Brandizzo, in coerenza con il forte impegno politico da sempre profuso sulle questioni ambientali che impattano il nostro territorio, ha intrapreso in questi mesi un’ azione di informazione verso i cittadini sulle opportunità offerte dalla vigente legge finanziaria, dedicate ai temi energetici.
Sono state infatti organizzate due assemblee pubbliche molto partecipate, a Chivasso e a Casalborgone, per fornire le informazioni utili a rendere effettivamente fruibili questi dispositivi di legge, che riguardano soprattutto l’incentivazione delle fonti rinnovabili, del risparmio energetico e della bio-edilizia.
La valenza positiva di questi provvedimenti sta nel coinvolgimento diretto dei cittadini nell’ azione per la riduzione dei gas clima-alteranti e per un uso più razionale delle risorse.
L’iniziativa di Rifondazione Comunista, proseguirà con l’assemblea pubblica che si terrà domani, giovedì 12, a Brandizzo, presso la Sala Consiliare di piazza Carlo Ala, con inizio alle 21.
Interverranno in qualità di relatori, Massimo Zesi, del locale circolo del PRC, Juri Bossuto, consigliere regionale del PRC, e un funzionario della Agenzia delle Entrate.
L’ ingresso è libero.

*_LA MAREMMA INVESTE 2 MILIONI NELLE RINNOVABILI GRAZIE AL CREDITO COOPERATIVO_*

_Tratto da greenreport.it_

10/07/07 – *Grosseto* – Ammontano a due milioni di euro gli investimenti realizzati in Maremma negli ultimi due anni grazie alla convenzione tra Legambiente e le banche di Credito cooperativo locali per finanziare progetti legati alle fonti rinnovabili.
Dal momento dell’attivazione della Convenzione sono stati infatti valutati positivamente da Legambiente 68 richieste di finanziamento agevolato riguardanti 36 casi di impianti di solare termico, 18 impianti da biomasse, 15 di fotovoltaico, 11 interventi di efficienza energetica (soprattutto caldaie a condensazione, interventi di bioedilizia e pavimenti radianti), 2 impianti di minieolico e 1 impianto di geotermia a bassa entalpia. La maggioranza della clientela è rappresentata da privati cittadini, seguono le imprese, soprattutto aziende agricole e agrituristiche, e un altro aspetto importante riguarda la provenienza delle imprese che hanno realizzato gli impianti della Convenzioni, per la maggior parte sono imprese locali che stanno indirizzando la loro attività verso il settore delle energie rinnvabili.
Nel territorio grossetano la domanda per questo tipo di impianti sta crescendo sempre di più in modo esponenziale e la Maremma si candida a diventare nei prossimi anni una delle realtà più all’avanguardua nel settore a livello nazionale.
«La convenzione tra Legambiente e le Bcc – ha spiegato Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente – nasce per superare l’ostacolo della capacità d’investimento, risolto proprio grazie al prestito bancario. E’ la prima volta che un’associazione ambientalista stipula una convenzione di questo tipo con una rete di istituti bancari come le banche di credito cooperativo. Solo grazie a un forte convincimento delle istituzioni amministrative locali e bancarie abbiamo ottenuto questi grandi risultati, conseguendo un trend in costante ascesa».
L’obiettivo della convenzione non è comunque solo la diffusione delle fonti rinnovabili e delle buone pratiche di efficienza energetica, ma la creazione di una vera e propria filiera del settore rispettando le vocazioni ambientali della provincia di Grosseto, in una direzione di sostenibilità dello sviluppo.
«Abbiamo sposato la mission di Legambiente – ha spiegato orgoglioso Giancarlo Ciarpi, direttore della Banca della Maremma – perché ci sentiamo in dovere di preservare il nostro territorio e dare un segnale importante per la diffusione di una nuova cultura energetica. Questa Convenzione ha dato dei risultati davvero di grande interesse in questi anni e il trend in costante crescita è un ulteriore stimolo per proseguire in questo percorso».

*_ENERGIA: VAL VIGEZZO CONTRO CENTRALI IDROELETTRICHE PRIVATE_*

_Tratto da Ansa_

10/07/07 – *Domodossola* – La Valle Vigezzo dichiara guerra alle centrali idroelettriche private. Il primo ”no” al proliferare di questi impianti arriva dal presidente della Comunita’ Valle Vigezzo, Federico Cavalli: ”Ne stanno sorgendo una decina, un grave danno per l’ambiente e per i nostri corsi d’acqua. In altre zone sono alle prese con la Tav, in Val Vigezzo invece ci sono le centraline idroelettriche che spuntano come funghi. Ne abbiamo gia’ molte, ma in Provincia sono depositate altre dieci richieste di realizzazione per nuovi impianti”. Ieri e’ intervenuto il Wwf di Verbania che ha invitato politici ed amministratori provinciali a recarsi in Val Vigezzo ”per verificare lo scempio ambientale ed i danni permanenti nei Comuni di Re e Villette, a causa dei lavori per la costruzione della centrale Rolandi, nell’ultimo tratto naturale del Melezzo”. Da un mese vicino al ponte romano si sta realizzando la diga di sbarramento sul fiume. ”Esattamente dove la Provincia ha speso quattrini per immettere trote essendo zona di ripopolamento – dice il Wwf – Lo sbarramento e’ solo l’inizio del danno permanente che si realizzera’ in questo tratto, l’ultimo che mantiene un assetto naturale, di valore ambientale ma anche storico archeologico grazie alle due sponde ricche di foglie fossili racchiuse nelle rocce. L’opera prosciughera’ il tratto perche’ l’acqua sara’ incanalata da ponte Mugnago sino alla centralina vicino alla stazione di Olgia”. Il Wwf si dice preoccupato anche ”per i nuovi disastri nella valle dei Bagni e in valle Onsernone, qualora venisse autorizzata la centrale Cattaneo, sbarramento che metterebbe a secco la valle svizzera e priverebbe la fonte termale del Comune di Craveggia”. Questa centrale e’ osteggiata anche dal Cai di Vigezzo ”perche’ va a danneggiare e compromettere gli equilibri naturali di una zona rimasta sino ad oggi incontaminata con i boschi e i suoi meravigliosi alpeggi che sono nuovamente frequentati da pastori e bestiame”.

*_BOLZANO FA SCUOLA SULLE RINNOVABILI_*

_Tratto da Ansa_

10/07/07 – *Bolzano* – La provincia autonoma di Bolzano fa scuola sulle rinnovabili. Il Direttore del Dipartimento della Programmazione Spaziale, l’Ambiente e l’Energia, Walter Hubner nel corso di un’incontro organizzato dall’Assemblea delle Regioni d’Europa ha spiegato che cosa si sta realizzando in pratica nella sua regione. Le energie rinnovabili sono entrate nella vita di tutti i giorni e costituiscono il 45% del consumo energetico globale. Entro il 2020 si arrivera’ quasi al 100% di rinnovabili. Cosi’ il 27-28 per cento di tutti i pannelli solari italiani sono installati nella provincia di Bolzano. Sul fronte riscaldamento ci si e’ orientati sull’uso della biomassa che abbonda sul territorio: i trucioli di legno. E a trucioli funziona tutto il sistema di teleriscaldamento di Brunico, ha spiegato all’Ansa il Presidente Hubner. Ma il fiore all’ occhiello di Bolzano si chiama progetto CasaClima. Partendo dalla constatazione che il settore domestico assorbe il 48,2% di tutto il consumo energetico, per tagliare i consumi, si e’ deciso di agire anche sull’edilizia. Il progetto e’ nato nel 2002, ma e’ gia un successo e viene studiato da altre regioni italiane per essere copiato. Contatti sono gia’in corso con la Lombardia, il Friuli Venezia Giulia, il Molise. L’idea vincente e’ stata quella di confezionare un pacchetto completo, composto di vari elementi. I consumatori sono stati messi in primo piano. Per avere un impatto diretto sulla gente si e’ deciso di parlare e spiegare loro in termini chiari, in un periodo in cui le bollette pesano sui bilanci familiari, cosa si puo’ fare per ridurre consumi e costi. E’ nata cosi’ l’idea della certificazione per i nuovi immobili o per quelli ristrutturati che ne attesta l’efficienza energetica. La classifica va da quelli meno efficienti, categoria G, ai campioni di risparmio energetico, categoria A. La media del consumo energetico nella provincia di Bolzano e’ attualmente di 210 KWh per m2 l’anno, alta se si considera che una casa di categoria C consuma 70 KWh per m2, una di categoria B 50 KWh per m2 ed una di categoria A 30 KWh per m2. Dal 2005 Bolzano ha introdotto l’obbligo per le case di avere una certificazione che non scenda al di sotto della categoria C. Per venire incontro ai cittadini, ma anche ad artigiano e professionisti impegnati nel settore edile e confrontati a questa nuova sfida, la Provincia di Bolzano ha provveduto a dare gratuitamente corsi di formazione ad hoc, uno base di 20 ore ed uno di specializzazione di 40 ore. La lista di questi ”Esperti-CasaClima” e’ a disposizione dei consumatori. Un’ulteriore sollecitazione viene data con un premio annuale assegnato, per diverse categorie, alla casa migliore, cioe’ a quella che consuma meno. Tra le categorie c’e’ anche la CasaClimapiu’, per edifici abitativi con una tecnica di costruzione ecologica e che utilizzano fonti energetiche rinnnovabili. Per quanto riguarda gli incentivi la provincia di Bolzano ha pensato ad uno strumento facile ed economico. Ai proprietari delle abitazioni che intendono aumentare lo strato di isolamento della propria casa ha dato la possibilita’ di aggiungere lo spessore necessario dall’esterno, anche se si va a ridurre la distanza regolamentare dei tre metri da altre proprieta’.

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