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Nel 2030 l’Italia potrebbe produrre il 45% di energia da fonti pulite

(Rinnovabili.it) – Vent’anni per produrre il 45% dell’elettricità italiana da fonti rinnovabili. Un obiettivo che ora sembra utopia ma che potrebbe realizzarsi molto presto. A esserne convinto è Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, che, nel corso del convegno su Rinnovabili e Territorio organizzato oggi da Anev, ha ipotizzato un futuro energetico sempre più verde per il nostro Paese. Un futuro che dovrà essere progettato fin da ora cominciando a discutere quale sarà il mix energetico nel 2030 e quale dovrà essere il contributo delle fonti rinnovabili.
L’obiettivo del 45% per Ronchi non sarebbe così solo un buon auspicio, considerando che l’Unione Europea progetta di arrivare dal 30% di elettricità prodotta da rinnovabili nel 2020 al 45-50% nel 2030. “Queste indicazioni europee – ha detto Ronchi – secondo un possibile scenario tecnico, significherebbero per l’Italia nel 2030 una produzione di 167 Twh di elettricità da fonte rinnovabile (il 45%) così ripartita: 29 Twh dal solare, 49 Twh dall’eolico, 45 Twh dalle biomasse, 49Twh dall’idroelettrico e 14 Twh dal geotermico. Il presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile ha poi ricordato che “la Germania, la Francia e la Gran Bretagna hanno già avviato questa discussione al 2030, una discussione necessaria perché nel settore dell’energia un orizzonte decennale è insufficiente”.

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