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Nei blue jeans il segreto per un fotovoltaico economico

Buone nuove nel campo del solare organico. Ricercatori statunitensi sono riusciti a creare una struttura fotoreattiva stabile a partire da normali coloranti industriali

(Rinnovabili.it) – Migliorare la tecnologia solare è divenuta la parola d’ordine di sempre più numerosi progetti di ricerca che guardano ora alla biomimesi ora alle nanotecnologie per superare le inefficienze che il settore ancora si trascina dietro. L’approccio scelto ricercatori della Cornell University vede invece protagoniste molecole normalmente impiegate nei blue jeans e negli inchiostri colorati delle penne biro. Alla base dello studio condotto, e pubblicato sulla rivista Nature Chemistry, c’è una soluzione apparentemente semplice. Gli scienziati hanno scoperto che queste molecole possono essere utilizzate nel processo d’assemblaggio di una struttura denominata _”Reticolo Organico Covalento” (o COF dall’acronimo del termine inglese), che a sua volta è in grado di contribuire alla creazione di celle solari flessibili e più economiche. I coloranti organici hanno un grande potenziale nel campo dei dispositivi fotovoltaici a basso costo, ma risulta ancora difficile organizzare le loro molecole in strutture ordinate che potrebbero invece ottimizzare le prestazioni del dispositivo. I COF sembrerebbero essere la soluzione a questo problema.
Nel dettaglio, il processo utilizza un catalizzatore acido semplice e ftalocianine, comuni coloranti industriali dotati però di una struttura ben definita simile a quella della clorofilla e capaci di assorbire quasi l’intero spettro della luce visibile. Il procedimento messo a punto è reversibile, permettendo dunque ad eventuali errori di essere annullati e corretti. La struttura in sé non ha portato ancora ad una cella solare ma ad un modello che potrebbe comunque ampliare significativamente la portata dei materiali che possono essere utilizzati nel COFs.