Regione, Polimi, CNR e Pirelli, insieme per un “Made in Italy” davvero speciale: una struttura che studi, progetti e realizzi prototipi preindustrializzati di moduli fotovoltaici sfruttando la tecnologia fotonica
(Rinnovabili.it) – Quattro grandi firme su un Protocollo d’Intesa che sancisce la volontà realizzare un centro di ricerca e sviluppo all’avanguardia nel campo della nanofotonica. In quella che si spera diventi una nuova eccellenza del “Made in Italy” credono fin da ora il presidente lombardo, Roberto Formigoni, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Cnr), il presidente Giampio Bracchi per la Fondazione Politecnico di Milano e il presidente Marco Tronchetti Provera per Pirelli che hanno sottoscritto oggi l’accordo in questione, base della futura realizzazione del *Centro internazionale sulla fotonica per l’energia*.
La decisione di dare vita ad una struttura simile nasce, come spiegato da Formigoni, dalla ferma convinzione che nel prossimo futuro la _nanofotonica,_ vale a dire la tecnologia di elaborazione della luce a livello nanometrico, la conversione fotovoltaica e progettazione di strutture nanometriche, avrà un ruolo determinante nel campo energetico. In tal senso il Centro si focalizzerà sulla realizzazione di sistemi fotovoltaici, ad elevata efficienza, basati su concentratori fotonici a struttura planare e statici, in grado di utilizzare la luce durante tutto il periodo d’insolazione senza richiedere strutture meccaniche mobili di inseguimento.
I dispositivi di fotoconversione saranno basati su silicio convenzionale, ma trattato con una speciale nano-lavorazione superficiale per mezzo di laser a impulsi ultrabrevi (femtosecondi). Le attività del Centro prevedono la messa a punto di prototipi preindustrializzati che avranno potenzialmente costi di produzione significativamente più bassi, rispetto ai prodotti attuali, proprio per merito della combinazione _”virtuosa”_ fra il minore impatto del costo del silicio (impiegato ovviamente in misura inferiore) e il costo assai limitato dei concentratori, se prodotti in grandi volumi.
“Con questo progetto la Lombardia si candida a diventare leader internazionale nel campo della fotonica per l’energia, a beneficio anche delle aziende presenti sul nostro territorio, che operano nel settore. Si tratta di un ulteriore passo avanti verso il sogno di realizzare una silicon valley lombarda”, ha dichiarato Formigoni precisando che nel progetto la Regione avrà il ruolo di ente facilitatore senza diventarne socio né parte gestionale e giuridica ma con la possibilità di fornire le indicazioni scientifiche da adottare, supportare l’acquisizione di risorse addizionali finalizzate allo sviluppo del Centro e valutare l’eventualità di cofinanziare progetti delle attività di ricerca attraverso risorse nazionali o comunitarie.