Si è costituito il Comitato tecnico per la geotermia dell’Amiata, l’organismo voluto dalla Regione Toscana e previsto dall’Accordo volontario territoriale sottoscritto da Regione, Comuni, Comunità montane e Province di Pisa, Siena e Grosseto. Si tratta di un pool composto da sette esperti in varie materie, dalla geologia alla vulcanologia, dalla geofisica all’idrogeologia, alle problematiche ambientali connesse alla produzione di energia. Per l’assessorato all’Ambiente la nascita di questo comitato è un dato molto positivo perché rispetta un impegno preso con i cittadini. Dotato di ampia autonomia gestionale avrà il compito di organizzare, interpretare e mettere a disposizione studi e conoscenze su tutti gli aspetti relativi alla geotermia amiatina. I componenti di questo nuovo organismo sono stati scelti dopo un avviso pubblico dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con il quale docenti e ricercatori universitari prove nienti da ogni parte del mondo, potevano candidarsi. I criteri di selezione tenevano in considerazione il possesso di titoli accademici, il numero e qualità delle pubblicazioni scientifiche realizzate e le esperienze professionali maturate in questi campi. I sette esperti selezionati sono: Jacques Varet, dell’Università di Orsay (Francia), esperto di tecnologie impiantistiche per la conversione di energia, Roberto Santacroce, dell’Università di Pisa Dipartimento scienze della terra esperto di vulcanologia e aree geotermiche, Angelo Minissale del Cnr, Università di Firenze Dipartimento scienze della terra, esperto di idrogeologia e vulnerabilità acquifere, Michele Marroni dell’Università di Pisa esperto in geologia strutturale e vulcanologia, Giuseppe De Natale, Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia di Napoli, esperto in sistemi geotermici e misurazione dei flussi di calore, Domenico Liotta dell’Università di Bari Dipartime nto geologia e geofisica, esperto in geologia strutturale e vulcanologia, Andrea Borgia, della University Milton Keynes di Walton Hall ( Gran Bretagna) esperto in vulcanologia delle aree geotermiche. Il nuovo organismo si avvarrà delle strutture e del supporto del Cegl, il Centro di eccellenza per la geotermia di Larderello. Tra i compiti figurano quelli di recepire e analizzare i fabbisogni conoscitivi delle amministrazioni coinvolte con riguardo alle tematiche tecniche, ambientali e socioeconomiche del settore geotermico; organizzare e mettere in condivisione un centro di documentazione che consenta di accedere alle informazioni e di fornire gli indirizzi tecnico-scientifici ed organizzativi per lo svolgimento degli eventuali studi e approfondimenti giudicati necessari, nonché di esprimere valutazioni tecnico-scientifiche sulle questioni segnalate dalla Regione Toscana supportandola nello svolgimento delle proprie competenze.