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Napoli: fondi Fsr – Poin per l’edilizia scolastica

“ La Giunta provinciale, nella seduta di oggi, ha approvato le procedure di attuazione ed i relativi schemi di convenzione che la Provincia stipulerà con le istituzioni scolastiche per l’a ssegnazione dei fondi FERS sulla “qualità degli edifici scolastici” e dei fondi POIN “su energie rinnovabili ed efficienza energetica” di cui all’Avviso congiunto del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e del Ministero dell’Ambiente, la cui scadenza è stata prorogata al 15/11/2010”. Lo afferma l’ assessore all’edilizia scolastica, Marco Di Stefano.
Lo stanziamento dei fondi, per complessivi 220 milioni di Euro sul fondi FESR e 20 milioni di Euro su fondi POIN, interessa quattro Regioni: la Campania, la Calabria, la Puglia e la Sicilia. Le procedure innovative, definite in stretta collaborazione con l’Assessore regionale Caterina Miraglia e con l’Ufficio Regionale Scolastico, sono state preventivamente validate dal MIUR e dal MATTM e porranno in capo alla Provincia, che fungerà anche da stazione unica appaltante (SUAP), tutte le attività di coordinamento, di collaudo e di graduazione delle priorità.
“E’ sicuramente un importante balzo in avanti – aggiunge Di Stefano – sulle modalità di gestione dei fondi Europei che, seppure in capo alle singole Istituzioni scolastiche, non subiranno ‘l’effetto dispersione’ che ha connotato – negli anni precedenti – molti degli investimenti comunitari nel settore dell’edilizia scolastica. L’attività programmata per la gestione dei fondi FESR-POIN segue di qualche giorno l’approvazione in Giunta delle ‘Linee Guida per la gestione degli appalti pubblici e dei servizi di ingegneria ed architettura’ che contribuiranno, in un prossimo futuro, a migliorare sensibilmente la ‘qualità’ della spesa ed a avviare progetti di partenariato tra pubblico e privato, in linea con il Codice degli appalti”.
“Negli ultimi mesi – sottolinea il presidente Cesaro – la Provincia ha intrapreso una frenetica attività di rivisitazione delle strutture scolastiche avviando un sostanziale processo di rinnovamento per la gestione delle scuole che punta sulla valorizzazione dei plessi storici e di quelli di nuova formazione, sulla maggiore autonomia dei dirigenti scolastici, sulla riduzione dei fitti passivi e, soprattutto, sulla gestione della ‘qualità’ della spesa”.