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Mozambico, la fame si combatte anche con l’eolico

(Rinnovabili.it) – Cosa può fare l’energia del vento oltre a combattere i cambiamenti climatici, creare occupazione e migliorare la sicurezza energetica? Se la domanda venisse posta agli abitanti di Mipandi, nella provincia nordorientale del Mozambico, la risposta sarebbe una sola: trasformare le sorti della comunità locale. Sì, perché per gli abitanti di una delle zone più povere del mondo il vento sarà un fattore importante nella sussistenza giornaliera, soprattutto durante la stagione secca, quel periodo dell’anno, da ottobre a gennaio, battezzato anche come “il tempo della fame”.
Durante il mese di maggio inizieranno i lavori d’istallazione di un generatore eolico da 1 kW, accanto a 200 W di moduli fotovoltaici che avranno il compito di pompare giornalmente circa 5.500 litri di acqua, che verrà poi utilizzata per l’irrigazione dei terreni agricoli e il miglioramento della produttiva. La turbina eolica potrà inoltre generare abbastanza energia per caricare le batterie destinate l’illuminazione o far funzionare un telefono cellulare.
Dietro il progetto c’è _Renewable World,_ un’organizzazione creata nel 2007 per collegare il settore europeo delle energie rinnovabili con le comunità povere più vulnerabili al cambiamento climatico.
“Il sistema di irrigazione ibrido eolico-solare di Mipandi sarà di fondamentale importanza per la comunità locale, sia in termini di miglioramento della sicurezza alimentare e della nutrizione della popolazione locale che nella creazione di maggiori opportunità economiche”, ha spiegato Melanie Matthews aggiungendo che circa 900 persone della zona potranno beneficiare del progetto. L’EWEA ha seguito da vicino l’iniziativa a cui ha donato 9.000 euro all’inizio di quest’anno – un euro per ogni partecipante all’evento dell’associazione del 2011. “Il supporto da EWEA è vitale per questo progetto in quanto fornirà oltre la metà dei finanziamenti necessari permettendoci di iniziare il progetto in tempo”.

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