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Motori a bioetanolo, più efficienti con un po’ di “Bellezza”

(Rinnovabili.it) – Forse il nome confonderà un poco ma “BEAUTY”:https://www.eucar.be/projects-and-working-groups/BEAUTY.pdf, una collaborazione tra università e industria finanziata dall’Unione Europea, ha le idee ben chiare sul proprio obiettivo: superare le limitazioni delle tecnologie attuali per sviluppare nuovi motori a bioetanolo.
“La normale benzina commerciale può contenere fino a 7% di etanolo in volume”, spiega Andrea Gerini del Centro Ricerche Fiat in un approfondimento offerto dalla Commissione Europea. “Queste miscele sono abbastanza facili da gestire in piattaforme di motori moderni, ma il livello di bioetanolo contenuto è ancora abbastanza basso”. Gerini è il coordinatore di BEUTY (‘Bio-Ethanol engine for advanced urban transport by light commercial and heavy-duty captive fleets’), progetto nato per sviluppare nuovi propulsori, tecnologie di combustione e combustibili che permettano un incremento sostanziale dell’uso dei biocarburanti. “Le tecnologie dei motori attuali non consentono di utilizzare il bioetanolo nel suo pieno potenziale, in quanto le operazioni con benzina pura o miscele non prevedono la possibilità di aumentare il rapporto di compressione del motore”. L’o scopo generale del progetto è quello di aumentare del 10% l’efficienza dei propulsori, assicurando il più basso livello di emissioni e mantenendo la guidabilità e le prestazioni dei motori a combustibili convenzionali, comprese le capacità di ‘partenza a freddo’.
“Non abbiamo ancora completato i nostri esperimenti, ma stiamo ottenendo dei risultati molto interessanti”, spiega Gerini, “che confermino la possibilità di sviluppare avanzati motori a combustione interna dedicati al biofuel”.
“Ora tocca all’Unione europea e ai costruttori di auto prendere la decisione strategica di aumentare la produzione di questo tipo di tecnologia, a seconda delle opportunità di mercato future. Nel frattempo, BEAUTY fornirà le informazioni tecniche necessarie per comprendere meglio l’impatto potenziale di queste nuove tecnologie”.

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