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Mollica (Mpa): chiarezza nel settore energetico

Il consigliere regionale del Movimento per le autonomie sottolinea che “finalmente sono state adottate disposizioni normative chiare nel campo energetico”

“Prendo atto, finalmente – afferma Mollica – che è stata approvata dalla Giunta regionale la delibera di recepimento delle indicazioni contenute nell’ordine del giorno da me proposto ed approvato all’unanimità nella seduta del Consiglio regionale del 30 luglio 2010. Lo stesso ordine del giorno – continua Mollica – impegnava la Giunta ad emanare specifiche direttive agli Uffici competenti e ad adottare ogni utile iniziativa volta a chiarire i termini applicativi della normativa, sia della legge regionale n. 1 del 2010 che gli articoli 9 e 10 della legge regionale n.31 del 2008 e successive modificazioni, per effetto della confusione che si era creata nell’ambito delle modalità e delle procedure per l’attuazione degli obiettivi del Piano di indirizzo energetico ambientale regionale sul rilascio delle autorizzazioni”.

“La normativa regionale relativa agli impianti di energia da fonti rinnovabili – sostiene Mollica – è stata oggetto di molteplici e talvolta contrastanti modifiche sicchè ‘mentre a Roma si discute, Sagunto brucia’. Quantunque le disposizioni legislative regionali erano chiare in merito agli impianti di micro generazione energetica con potenza nominale sino ad n. 1 Mw che vengono realizzati con Dia e senza procedure di screening, gli Uffici regionali preposti continuavano a non darne piena e corretta applicazione ed i nostri imprenditori fallivano o comunque venivano ulteriormente vessati e penalizzati. In ultimo, con nuove disposizioni l’Autorità dell’Elettricità e del Gas ha introdotto l’obbligo di costituire una garanzia con un deposito di 60.000 euro per chi ha presentato le Tica per la realizzazione di impianti di energia da fonti rinnovabili, ma non ha ancora realizzato gli impianti a distanza di un anno”.

“Ci auguriamo – conclude l’esponente Mpa – plaudendo all’azione della Giunta e dell’assessore Mancusi, che gli uffici regionali preposti, a questo punto, non creino più ostacoli e problemi ai nostri imprenditori. Il 31 dicembre 2010 scade il termine per il Conto Energia e, contestualmente, la normativa nazionale prevede se pur la messa in esercizio degli impianti entro il 30 giugno 2011, la effettiva costruzione entro il 31 dicembre di quest’anno. Se dovessero persistere errate applicazioni delle procedure in attuazione della legge vigente invitiamo i cittadini lesi a proporre una class action contro la Regione”.

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