Rinnovabili

Mobilità sostenibile e ambiente, presentato il bilancio alle associazioni

Una mobilità sostenibile che parta dai limiti dei confini comunali fino ad arrivare al centro. Uno sviluppo dell’ambiente che sia in grado di garantire luoghi verdi ma soprattutto fruibili a tutti i quartieri. Questi i temi toccati ieri durante la presentazione del bilancio alle associazioni ambientaliste e che, in qualche modo, sono legate alla mobilità urbana (diversamente abili, categorie commerciali).
Nel primo caso, in quello della mobilità cioè, l’assessore alla Viabilità Pietro Somenzi ha parlato dell’anello esterno alla tangenziale, necessario per preservare quartieri come il Cortile San Martino dal traffico, della rete ciclabile che va migliorata attraverso un global service e incrementata attraverso nuovi tratti. Quindi parcheggi e rotonde.
Circa l’ambiente, quindi, Cristina Sassi ha parlato delle nuove aree verdi nel quartiere Lubiana e San Leonardo, zone di nuova concezione con attrezzature per vivere in diversi modi il verde (tipo aree pic nic).
Il rappresentante di Legambiente Lorenzo Frattini ha detto che l’impressione preliminare è positiva, specie sulla spesa sociale e per la famiglia che aumentano “perché la qualità urbana che noi difendiamo non può prescindere dai diritti”. Legambiente d’altra parte si è detta contraria alla via Emilia bis, “in quanto c’è un forte consumo del territorio”, mentre sono state chieste spiegazioni sulla politica energetica. Politiche energetiche che, nel bilancio, prevedono progetti, affidati all’Agenzia Energia, dieci in tutto legati alle fonti rinnovabile e al risparmio energetico. Quindi la partecipazione al bando per i pannelli solari su palestre e spogliatoi delle scuole di Parma, il nuovo sistema di illuminazione pubblica a basso consumo e la certificazione energetica degli edifici e l’approvazione del Regolamento Energetico.
Emilia Caronna, presidente della Consulta disabili, ha sottolineato la maggior spesa per le fasce deboli, compresi i disabili, “nonostante il momento di crisi e i forti tagli derivanti dallo Stato”.

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