Rinnovabili

Mobilità pubblica a idrometano con MHyBus

Una nuova frontiera per la mobilità pubblica sostenibile: è l’autobus a idrometano, un’evoluzione ecologica del normale veicolo a metano che consente di abbattere consumi e inquinamento atmosferico del trasporto pubblico. Presentati ieri a Ravenna i risultati della sperimentazione condotta dal 2007 ad oggi su un autobus ATM e le linee guida del collegato progetto MHyBus. Sono intervenuti gli attori protagonisti della partnership “sostenibile”: oltre ad ATM stessa con il suo presidente Giancarlo Ciani, anche ENEA, che ha portato avanti la sperimentazione – finanziata con il contributo della Regione Emilia-Romagna; ASTER (con il presidente Pietro Caselli), che si occupa della gestione del progetto in nome della Regione e in particolare del trasferimento tecnologico verso le altre aziende dei trasporti regionali: la Regione Emilia-Romagna con Fabio Formentin del Servizio Mobilità Urbana e TPL della Regione Emilia-Romagna che ha illustrato anche il percorso di presentazione in ambito europeo del progetto MHyBus, con l’ammissione ai finanziamenti del programma LIFE+ da parte della Commissione Europea. Presente anche il sindaco di Ravenna Matteucci, ha concluso l’assessore Mobilità e trasporti della Regione Alfredo Peri.

Nell’occasione Antonino Genovese del Dipartimento Energie ENEA ha esposto i dati positivi emersi dalle prove effettuate presso i laboratori ENEA, test che hanno confermato la riduzione delle emissioni inquinanti e le migliori performance ottenute con l’impiego dell’idrometano per l’alimentazione del mezzo (senza modifiche meccaniche al motore).
La sperimentazione, finanziata con il contributo della Regione, è stata condotta da ENEA su due autobus – uno di ATM Ravenna, l’altro di ATR Forlì – circolanti su tragitti di prova predisposti all’interno del Centro Ricerche della Casaccia nei pressi di Roma in simulazione dei percorsi normalmente svolti nei servizi di linea urbani e suburbani di Ravenna e Forlì.
Gli speciali autobus hanno strumentazioni e sensori per monitorare le emissioni di anidride carbonica, ossidi di azoto, idrocarburi e ossidi di carbonio ed i consumi di combustibile. Entrambi i veicoli sono stati zavorrati con sacchi di sabbia, per simulare il carico durante le prove, pari al 50% di quello massimo trasportabile. I veicoli sono stati condotti sempre dallo stesso autista, in modo da mantenere costante lo stile di guida.

Nella sperimentazione condotta sull’autobus ATM sono state testate diverse formulazioni in volume della miscela idrogeno-metano (5%, 10%, 15% e 20%), in modo da definire uno spettro completo dei vantaggi ricavabili dall’adozione di miscele idrogenate per la trazione stradale.
I risultati evidenziano che l’utilizzo delle miscele ha indotto un risparmio in termini di massa di combustibile utilizzata, con riduzioni, riferite al consumo di metano, che variano dal 5 % al 16 % nelle diverse formulazioni della miscela. Riconducendo i consumi al consumo di metano equivalente, le riduzioni si attestano su valori che variano dal 4% al 13%.

Le risultanze sperimentali mostrano poi una riduzione delle emissioni significativamente superiore rispetto ai valori teorici, che varia dal 6,15% al 19,48% nelle diverse formulazioni della miscela.

Per la prosecuzione della sperimentazione, è stato promosso da Regione Emilia-Romagna, ASTER, ENEA ed ATM di Ravenna il progetto MHyBus, finalizzato allo sviluppo ed omologazione di un prototipo di autobus alimentato con miscela idrogeno-metano.
Il progetto MHyBus, presentato in ambito europeo, è stato ammesso ai contributi del Programma LIFE+, lo strumento per il finanziamento di progetti tecnologici coerenti con le politiche comunitarie di sviluppo ambientale. Una volta ottenuta l’omologazione, l’obiettivo finale è quello di convertire parte della flotta di trasporto pubblico funzionante a metano in mezzi a miscela di idrometano.

Exit mobile version