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Mobilità: la Spagna è pronta ad un futuro elettrico

Il premier Zapatero l’ha definita la ‘strategia integrale dell’auto elettrica’: 15 misure volte a cambiare il volto della mobilità spagnola con un'ambizione senza precedenti

(Rinnovabili.it) – Auto elettrica? “Oportunidad incuestionable” per dirla con le parole del Presidente spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero che ha presentato oggi, a imprese e pubblica amministrazione, il “Piano d’Azione Integrato”:https://www.la-moncloa.es/ServiciosdePrensa/NotasPrensa/MIN/_2010/ntpr20100406_vehiculoElectrico.htm con cui il Governo intende ridisegnare il volto della mobilità nazionale.
Obiettivo: con un investimento pubblico di 590 milioni di euro ottenere un parco di oltre 250.000 veicoli elettrici entro l’anno 2014 sia a livello del privato cittadino che delle flotte aziendali. Si tratta dell’estensione a livello nazionale degli ottimi risultati raggiunti con il “progetto pilota Movele”:https://www.idae.es/index.php/mod.pags/mem.detalle/id.407 che dall’inizio 2009 ad oggi ha visto Siviglia, Barcellona e Madrid divenire terreno di prova di una nuova formula di mobilità sostenibile, dimostratasi capace di adattarsi al volto iberico coinvolgendo nello stesso modo aziende di settore, enti pubblici ed individui.
Zapatero, affiancato dal Vice Presidente e ministro dell’Economia Elena Salgado e i ministri dell’Industria dell’innovazione, rispettivamente Miguel Sebastian e Cristina Garmendia, ha spiegato che il piano prevede innanzitutto l’erogazione di incentivi fino a 6.000 euro per l’acquisto di veicoli ibridi e plug-in da destinare principalmente a 145 città spagnole con oltre di 50.000 abitanti.
Il finanziamento stanziato servirà anche a coprire una serie di passi necessari in materia, nel campo della Ricerca e Sviluppo e della commercializzazione allo sviluppo delle infrastrutture di ricarica e a progetti di marketing e comunicazione, 15 misure in tutte ma volte ad unico fine: incentivare la richiesta di una mobilità elettrica.
Il capo dell’esecutivo ha sottolineato che si tratta di “un’occasione da non perdere. Progetti come questo generano un clima di fiducia e promuovono l’innovazione in un paese che ha una capacità sufficiente per competere a livello mondiale e tornare sulla desiderata strada della ripresa economica”.
Oltre che a rinnovare un settore centrale per l’economia, che rappresenta in Spagna il 6% del Pil e il 17% delle esportazioni per Zapatero “scommettere sull’auto elettrica può contribuire alla riduzione dei costi dell’elettricità. Con un utilizzo ottimizzato delle fonti energetiche autoctone si riduce la dipendenza dal petrolio e si ottiene un miglioramento delle condizioni ambientali”. In tal senso il piano prevedrebbe un nuovo sistema tariffario dell’energia elettrica studiato ad hoc per favorire la ricarica rapida e quella nelle ore notturne con colonnine e stazioni per il “pieno” presso le abitazioni private (62.000 punti di ricarica), nei parcheggi (oltre 275.000) e nelle autostrade (6.200). E la rivoluzione elettrica è iniziata.

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