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Mobilità, il Portogallo raggiunge in anticipo gli obiettivi antiemissioni

Portogallo e Toyota, uno stato europeo e una casa automobilistica giapponese accomunate dall'impegno per l'ambiente e per la riduzione delle emissioni legate al comparto

(Rinnovabili.it) – La mobilità rimane uno dei settori in cui i governi stanno riversando il maggior impegno alla ricerca di soluzioni che ne riducano l’impatto ambientale. E visto che l’automobile rimane uno dei mezzi di trasporto privato preferiti dagli europei dall’Unione Europea, nella quale risiedono circa 500 milioni di persone, tempo fa è giunto l’obiettivo che fissa il limite massimo di emissioni di CO2 di un’automobile a 130 gr/km, da rispettare entro il 2015.
Questo ha fatto sì che le maggiori case automobilistiche abbiano intrapreso nuove politiche atte alla produzione di nuove automobili sempre meno inquinanti raggiungendo, nel 2010, il traguardo dei 140,9 gr/km contro i 146 gr del 2009, come si legge nel rapporto che ha analizzato le condizioni di 19 diversi mercati automobilistici europei.
Ed è il Portogallo il primo paese dell’UE a raggiungere, prima del tempo, i nuovi standard di efficienza con 127,4 gr/km registrati nell’arco del 2010 seguito dalla Francia, dalla Danimarca e dall’Italia, tutte al di sotto dei 133 grammi.
Nonostante i miglioramenti è il mercato svedese, insieme a quello tedesco, ad occupare due tra i posti più bassi in classifica facendo registrare una media di emissioni che per veicolo conta 150 gr.
Tra le case automobilistiche, invece, è la Toyota la più vicina agli obiettivi anti-emissioni fissati al 2015, dati ottenuti da indagini che per ogni casa automobilistica ha tenuto conto dei consumi per fascia di dimensione delle vetture.