Il centro sarà il fulcro della ricerca a favore delle tecnologie solari più avanzate, dallo sviluppo di materiali fotovoltaici innovativi alla generazione di idrogeno a partire dall'idrolisi ad energia pulita.
(Rinnovabili.it) – La nascita del progetto Eni-Mit Solar Frontiers Center (SFC) era stato annunciata nel 2008 a seguito della collaborazione siglata tra l’azienda energetica italiana e la nota università del Massachussets. L’inaugurazione è finalmente avvenuta ieri, nel campus del MIT, in presenza del Presidente del MIT, Susan Hockfield, e l’Amministratore Delegato Eni, Paolo Scaroni. L’SFC conferma la cooperazione tra i due enti nel campo delle energie rinnovabili, ricordiamo infatti che ENI sostieni altri importanti progetti di ricerca dell’ MIT. Nei prossimi 5 anni l’azienda energetica investirà nel Solar Frontiera e nel Mit Energy Initiative, una somma pari a 50 milioni di dollari con l’obiettivo di sviluppare importati soluzioni alla sfida energetica. Nel primo biennio di lavori, 2008-2009, sono stati già fatti notevoli passi avanti in merito all’energia fotovoltaica. Sono state sviluppate innovative tecnologie tra cui: una cella solare ultraflessibile, un prototipo costituito da un materiale fotoattivo rivestito da un foglio di plastica trasparente realizzato con un innovativo metodo a basse temperature; il primo prototipo di cella solare stampata su carta; contatti di metallo basati su virus capaci di legarsi elettrostaticamente alle nanoparticelle di carbonio da una parte e di biossido di titanio dall’altra; celle solari fotosintetiche, prototipo di un dispositivo in grado di autoripararsi al pari delle foglie durante il processo di fotosintesi. Nei prossimi tre anni di collaborazione i programmi di ricerca verteranno, oltre che sullo sviluppo di celle fotovoltaiche che superano gli attuali limiti tecnico-economici sulla realizzazione di concentratori solari di grande taglia, integrati a sistemi ad alta efficienza alimentati a gas naturale, e materiali innovativi per la generazione e l’accumulo di energia.