(Rinnovabili) – Nel pieno della rivoluzione energetica, e colpiti dalla crisi economico-finanziaria, i cubani si stanno orientando sempre più verso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
Studi nazionali hanno dimostrato che, sfruttando la forza dell’acqua e del vento, nel Paese si potrebbe ottenere la stessa energia prodotta da 9 centrali termiche. Con degli impianti eolici si potrebbero ottenere fino a 1200 MW.
Secondo Guillermo Leiva dell’INEL (Società do Ingegneria e progetti per l’energia elettrica), l’ideale sarebbe posizionare dei rotori eolici nel nord dell’isola, nel sud e anche nel centro. L’investimento porterebbe ad un risparmio di oltre 806mila tonnellate di combustibili fossili all’anno evitando così l’emissione di 1,9 tonnellate di biodissido di carbonio in atmosfera.
Nello scorso anno i quasi 200 impianti di mini-idro e i parchi eolici nei pressi di Gibara (200 km a sud della capitale L’Avana) hanno generato 146,5 GWh dei quasi 18mila prodotti nell’isola.
Nonostante negli ultimi dieci si sia diffuso l’utilizzo delle fonti rinnovabili per la rpoduzione dell’energia il loro contributo al bilancio energetico del Paese rimane esiguo se paragonato all’utilizzo dei gas e del petrolio che, nel primo trimestre dell’anno in corso, è persino aumentato.
Secondo i dati forniti dal ministro dell’Economia e della Pianificazione, Marino Murillo, da gennaio ad aprile sono già state consumate 40mila tonnellate di petrolio. Questa situazione ha costretto il Governo ad attuare un piano di restrizioni sul consumo di elettricità nel settore statale in modo da non causare black-out ed interruzioni dei servizi. Oltre a questa manovra è in atto una campagna per la promozione e la sensibilizzazione al risparmio energetico soprattutto nella stagione calda, quando ventilatori e condizionatori lavorano tutto ininterrottamente.
Diverse indagini hanno dimostrato che l’introduzione di nuove tecnologie e l’ammodernamento delle esistenti potrebbe rendere più efficiente il sistema energetico nazionale, per esempio sfruttando completamente tutti i fiumi e i corsi d’acqua a disposizione.
Cuba si sta impegnando, ormai dal 2007, in un’altra campagna a favore dell’ambiente: sta sostituendo 1,3 milioni di lampadine ad incadescenza con altrettante a basso consumo preoccupandosi anche dello smaltimento ai fini di non creare danni all’ambiente.
Maikel Hernandez, direttore del reparto dell’Uso Razionale delle Energie del Sindacato Nazionale dell’Elettricità ha dichiarato che la sostituzione di 40 lampadine da 32 Watt con altre a basso consumo permetterebbe di risparmiare 141 milioni di chilowattora all’anno.
E’ quindi ormai chiaro l’impegno dell’isola dei Caraibi a favore della protezione dell’ambiente e dell’economia, palesatosi attraverso l’adesione a numerosi piani energetici basati sull’utilizzo delle energie da fonti rinnovabili.