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Microgenerazione distribuita, un ruolo fondamentale per le rinnovabili

(Rinnovabili.it) – Il ruolo che la microgenerazione distribuita può svolgere nel settore energetico è determinante per la crescita della produzione rinnovabile. Ne è convinto il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, che è intervenuto sulla questione dal palco della presentazione del Rapporto Enea “Energia- Ambiente”.
Dall’ultimo monitoraggio effettuato dall’Authority risulta che in Italia sono attivi oltre 2.600 impianti di piccole dimensioni che apportano il 4,3% dell’intera produzione lorda nazionale di energia elettrica. Un valore destinato a crescere e che richiede pertanto un adeguamento del contesto normativo. “Lo schema di decreto legislativo sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, approvato questa mattina dal Consiglio dei ministri, dovrà prevedere una semplificazione per la microgenerazione distribuita da biomasse e biogas di per sé già ambientalmente _sostenibile”,_ ha sottolineato Vecchioni. “Confagricoltura chiede che i criteri di sostenibilità fissati dall’Unione europea per la produzione di energia da fonti rinnovabili si applichino limitatamente agli impianti con potenza superiore a 1 MW, come d’altronde raccomandato dalla stessa Commissione Ue. La microgenerazione va favorita e sostenuta perché è una grande opportunità di diversificazione del reddito per le aziende agricole. Applicare criteri troppo restrittivi ai piccoli impianti significherebbe creare ulteriori oneri amministrativi”.
E in vista della posizione chiave che settori come l’agricoltura e la forestazione avranno nell’equilibrio climatico e nello sviluppo del comparto produttivo green dell’Italia, i piccoli impianti produttivi non possono che essere lo strumento adatto per sostenere nel migliore dei modi il segmento delle agroenergie. “La micro generazione distribuita può dare un rinnovato impulso al settore dell’energia rinnovabile in agricoltura” soprattutto se si considera che secondo il Piano di azione nazionale la produzione di energia da biomasse dovrà aumentare da 2,2 a 9,8 mtep (milioni di tonnellate equivalenti petrolio) entro il 2020.

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