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Metropoli verdi: cinque realtà europee da imitare

(Rinnovabili.it) – Politiche mirate e coraggiose hanno reso nel tempo le città europee più enviromental-friendly aumentando di conseguenza gli standard qualitativi della vita. Lo stanno dimostrando Barcellona, Londra, Parigi, Berlino e Stoccolma il cui “investimento ambientale” le ha premiate a livello cittadino e a livello internazionale essendo finite ai primi posti nella classifica della vivibilità urbana pubblicata dal quotidiano Economist.
I miglioramenti ambientali delle città europee sono stati riuniti in una ricerca intitolata “Ambiente Metropolitano”, portata avanti dalla “Aleteia” per il comune di Roma, dove verrà presentata oggi in occasione del Convegno ”Ambiente metropolitano, storie di città e del loro rapporto con l’ambiente”.
”Le realtà che abbiamo analizzato – ha riferito Francesco Paolo Conticello, di Aleteia, – stanno a dimostrare che, anche capitali importanti e complesse come Roma, quando decidono di intraprendere un percorso di abbattimento dell’impatto ambientale, possono ottenere risultati significativi e avviarsi sulla strada dello sviluppo sostenibile”.
Modelli di ‘best practies’ le cinque metropoli in questione hanno saputo centrare l’obiettivo puntando su paramenti fondamentali quali l’energia, l’utilizzo e la qualità delle acque, la qualità dell’aria, l’efficienza e la gestione dei trasporti nonché la politica dei rifiuti, con risultati ben visibili: in sette anni a Barcellona è divenuta la prima città UE per minor consumo di acqua procapite ed ha incrementato la mobilità sostenibile con un vasto piano fatto di veicoli elettrici, 156 km di piste ciclabili ed un imponente servizio di bike sharing; Berlino si è posta un ambizioso target di riduzione delle emissioni (-40% entro il 2030) dimostrandosi ad oggi perfettamente in linea con tale obiettivo, se non addirittura in anticipo anche grazie all’incentivazione dei trasporti sostenibili, alle politiche sui rifiuti (si pensi alla diffusione dei pannolini lavabili o dei cassonetti parlanti) ed alla creazione di un’Agenzia ad hoc per monitorare la qualità dell’aria.
In materia di obiettivi di riduzione non è da meno Parigi che ha stabilito un abbattimento dei gas serra del 50% entro il 2050, puntando utilizzo delle rinnovabili in una misura del 30% sul totale energetico.

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