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Metano ed etanolo dagli scarti di pesche, fragole e kiwi

(Rinnovabili.it) – Il progetto Remar, acronimo di “Red de Energía y Medio Ambiente” ha ottenuto quest’anno il finanziato di oltre 800 mila euro dal programma Interreg dell’Unione europea, aiuto importante per raggiungere l’obiettivo preposto: creare una rete transfrontaliera per rafforzare le attività svolte nei settori di energia e l’ambiente nelle regioni di Aquitania (Francia), La Rioja e Navarra (Spagna).
Negli ultimi incontri tecnici ha tenuto banco il tema delle bioenergie ed in particolar modo della valorizzazione dei sotto prodotti industriali, sui cui i partecipanti al progetto, dal Centro Nacional de Energías Renovables al polo tecnologico francese APESA, hanno potuto condividere le esperienze in materia, affrontando anche le questioni pratiche in merito alla produzione, la logistica e l’utilizzo energetico della biomassa. L’occasione ha visto, in anteprima, la presentazione del progetto francese “Dovarec II”:https://www.apesa.fr/dovarec.html concentrato sulla sperimentazione e valutazione dei sottoprodotti della frutta come fonte potenziale di materia prima e biocombustibili.
L’obiettivo generale è quello di ottenere dagli scarti frutticoli un ritorno energetico ma anche economico assicurando, da un lato, composti ad alto valore aggiunto da destinare al settore alimentare, cosmetico o farmaceutico, e dall’altro, il materiale di base per la sintesi di biometano e bioetanolo. Tra i residui analizzati nel progetto diverse varietà di pesche, fragole e kiwi, che nelle regioni in questione hanno una produzione complessiva annua di 20.150 tonnellate e che si adatterebbero dunque ottimamente alle risorse del territorio, senza creare alcuno sforzo aggiuntivo.
I workshop tecnici si concluderanno a marzo 2010 per coprire la maggior parte del tema energetico-ambientale ed individuare dove le tre regioni posso dar vita ad un cambiamento all’insegna della sostenibilità di sviluppo e dell’efficienza tecnologica.

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