Il Messico, paese che corre tra i rischi maggiori in caso di ulteriore innalzamento della temparatura globale, ha annunciato un piano per la prevenzione e l'attenzione ai disastri climatici legati all'aumento del numero e dell'intensità delle calamità naturali
(Rinnovabili.it) – A pochi giorni dalla Conferenza di Cancun il presidente del Messico Felipe Calderòn presenta il *Programma di Prevenzione e Attenzione alle Calamità Naturali* tra cui l’aumento della temperatura del Pianeta e il conseguente innalzamento dei livelli dei mari e degli oceani. Il Messico infatti risulta uno dei paesi a maggior rischio climate change, con uragani sempre più frequenti, tempeste tropicali e piogge intense.
“Se non contrastiamo i cambiamenti climatici, le conseguenze a cui andremo incontro per porre rimedio ai danni saranno ancora maggiori, perché questi eventi climatici danneggiato le infrastrutture e minacciano la vita e il benessere delle persone”, ha sottolineato con preoccupazione Calderón. Secondo quanto calcolato dagli esperti entro i prossimi decenni una percentuale compresa tra il 5 e il 20% del prodotto interno lordo del paese sarà impiegata per far fronte ai disastri causati dal cambiamento climatico. Attualmente il Messico sta portando avanti politiche per la riduzione della deforestazione, una delle principali fonti di emissione del paese, procedendo al contempo alla realizzazione di un programma di prevenzione e assistenza in caso di disastro climatico procedendo attraverso quattro principi: il rafforzamento del bilancio, l’istituzione di un fondo per la ricostruzione, un’assicurazione contro le calamità di elevata gravità e un’altra a protezione dell’intera rete federale.