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Messico e Brasile, ecco le nuove frontiere dell’eolico latino

Il Brasile da solo rappresenta il 70% della potenza eolica dell'America Latina, con un potenziale enorme ancora da sfruttare. Al suo fianco il Messico, mercato in crescita ma con una politica che non sostiene il comparto

(Rinnovabili.it) – Il Brasile rappresenta attualmente il 70% del mercato eolico dell’America Latina con a disposizione ancora un vasto potenziale da sfruttare, pari a circa 100 GW.
E’ una delle valutazioni risultanti dallo studio di Emerging Energy Research, secondo cui Brasile e Messico guideranno la rivoluzione eolica del Sud America con una capacità istallata che potrà raggiungere i 46mila MW entro il 2025 e con un investimento economico che dovrebbe aggirarsi intorno ai 2,2 miliardi di dollari entro il 2015.
Nel dettaglio è previsto un aumento di capacità eolica istallata di 31,6 GW per il Brasile e 6,6 GW a carico del Messico, supportate da piani per lo sviluppo energetico che, nel caso del Brasile, vanno ad incentivare gli impianti già esistenti.
Lo sviluppo del settore è, allo stato attuale, in continua crescita anche grazie alle continue richieste di turbine e rotori che stanno stimolando la produzione di pale da 1,5 MW.
“La scala del mercato brasiliano e le politiche proattive per le energie rinnovabili stanno portando l’America Latina verso un importante punto di scarico, passando dall’attivazione di progetti sporadici ad una crescita del mercato eolico in costante aumento” ha riferito l’analista Vincent Gautier, uno degli autori dello studio.
Anche il Messico si presenta come un terreno fertile per lo sviluppo delle eco energie, con particolare riferimento all’eolico. Nel 2009 il paese ha ricevuto finanziamenti per circa 2 miliardi di dollari di cui l’86% sono stati a vantaggio del settore del vento, ma purtroppo attualmente le politiche del governo non sostengono abbastanza il comparto rallentandone lo sviluppo.