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Marche: a Province le funzioni di Ato per gestione integrata rifiuti

Le Marche intendono assegnare alle Province le funzioni di Autorità d’ambito per la gestione integrata dei rifiuti. Lo prevede una proposta di legge della Giunta regionale, inoltrata al Consiglio. ‘La legge regionale ‘ evidenzia l’assessore all’Ambiente, Sandro Donati ‘ individua il soggetto che eserciterà funzioni fondamentali nel settore, come la pianificazione e l’affidamento dei servizi di gestione dei rifiuti. L’orientamento prevalente della gran parte delle Regioni (come Toscana, Lombardia, Piemonte ed altre ancora.) è quello di assegnare le funzioni alle Province, con modalità che prevedano un ruolo significativo dei Comuni sulle scelte fondamentali dell’Ambito territoriale ottimale che è confermato nel territorio provinciale. Le Marche sono su questa linea. Da oltre un decennio, del resto – ricorda Donati – le Province svolgono funzioni su area vasta e le Marche hanno stabilito, fin dal 1999, la coincidenza degli Ato (Ambiti territoriali ottimali) proprio con i territori provinciali’. Nell’Ato di Macerata, dove esiste un Consorzio che ha la possibilità di ottenere l’affidamento ‘in house’, in quanto è costituito e serve già tutti i Comuni (unico caso in tutta la Regione) la legge dà la facoltà a Comuni e Provincia di scegliere se optare per una Convenzione fra loro ovvero attribuire le funzioni dell’Autorità d’ambito alla sola Provincia. In tutte le realtà provinciali è comunque previsto un ampio coinvolgimento dei Comuni attraverso la Conferenza territoriale d’ambito, mentre il ruolo di coordinamento della Regione viene garantito con la Conferenza regionale dei Presidenti degli Ato. Per la partecipazione ai vari organi non è previsto alcun compenso per gli amministratori. La proposta di legge della Giunta regionale disciplina l’esercizio delle funzioni (le Province possono gestirle con i propri uffici o costituendo un’Azienda speciale), l’affidamento del servizio (a livello locale va superata la frammentazione delle gestioni), la previsione di specifici Piani di ambito (che sostituiscono quelli provinciali). I Piani d’ambito dovranno incentrarsi sulla raccolta differenziata e la valorizzazione della varie frazioni per diminuire, nel tempo, sempre in misura maggiore, i rifiuti da smaltire in discarica; saranno anche l’occasione per una revisione, in tempi brevi, della situazione impiantistica nell’ottica di potenziare gli impianti di trattamento e razionalizzare la pianificazione delle discariche. La proposta di legge regolamenta, infine, la continuità dei servizi e le disposizioni per il passaggio del personale dei Consorzi rifiuti esistenti ai nuovi affidatari del servizio di Ato, con tutte le garanzie occupazionali e di tutela assicurativa per i dipendenti. ‘È una proposta ‘ conclude Donati ‘ che ha fatto tesoro anche delle esperienze di altre Regioni e delle iniziative di legge giacenti in Consiglio, perchè su un problema come quello dei rifiuti va ricercata la più ampia convergenza e il contributo costruttivo di tutti. È per questo che ne auspico una rapida approvazione’.