“Siamo di fronte ad un risultato di eccellenza straordinario. E la dimostrazione che le politiche di coesione danno risultati concreti è che i soldi europei possono migliorare la qualità della vita dei cittadini”. Lo ha detto il presidente della regione Puglia Nichi Vendola annunciando, nel corso di una conferenza stampa, l’archiviazione, da parte della commissione europea, della procedura di infrazione per l’inquinamento causato da tre discariche pubbliche localizzate a due chilometri dalla città di Manfredonia, uno dei siti inquinati di interesse nazionale. “La bonifica di Manfredonia – ha continuato Vendola – è un caso di scuola europeo, è una bonifica esemplare fatta dal punto di vista della tempistica (da quando materialmente noi siamo intervenuti) con tempi da record olimpionico e con una qualità dell’intervento straordinario grazie al quale si sono anche formati lavoratori che sono professionisti di prim’ordine. Per noi – ha concluso Vendola – consapevoli di come il ciclo delle bonifiche sia quanto di più impegnativo in ogni parte d’Europa, la bonifica di Manfredonia è l’esempio di come ora si debba procedere con cicli di bonifica integrata anche a Taranto e a Brindisi”.
“La bonifica di Manfredonia – ha continuato Vendola – è un caso di scuola europeo, è una bonifica esemplare fatta dal punto di vista della tempistica (da quando materialmente noi siamo intervenuti) con tempi da record olimpionico e con una qualità dell’intervento straordinario grazie al quale si sono anche formati lavoratori che sono professionisti di prim’ordine. Per noi – ha concluso Vendola – consapevoli di come il ciclo delle bonifiche sia quanto di più impegnativo in ogni parte d’Europa, la bonifica di Manfredonia è l’esempio di come ora si debba procedere con cicli di bonifica integrata anche a Taranto e a Brindisi”.
La bonifica di Manfredonia è una gigantesca operazione, oltre 50mila metri quadrati di area interessata, con tre discariche pubbliche sulle quali la comunità europea ha acceso i riflettori sin dal 1998, data in cui è partita la procedura di infrazione. Nel 2004 lo Stato italiano è stato condannato. Il progetto di bonifica è stato valutato positivamente nel 2006, cambiato poi nel 2008 e, a partire dal 2009 (così come sottolineato anche dal direttore d’area Antonello Antonicelli), avviato con un cronoprogramma assolutamente accelerato e rispettato. Nell’arco di diciotto mesi è stata completata la bonifica del sito inquinato sino al 6 aprile 2011, data in cui la commissione europea ha deciso di archiviare la procedura di infrazione. L’importo complessivo degli interventi è stato di circa 42 milioni di euro, dei quali 32 di risorse regionali e circa 10 di risorse del Ministero dell’Ambiente (con il quale c’è stato un rapporto di collaborazione molto stretto e fruttuoso).
“Siamo riusciti a risparmiare 100 milioni – ha commentato l’assessore all’ambiente Lorenzo Nicastro – perché non abbiamo pagato la sanzione di 10milioni di euro e perché abbiamo risparmiato 300mila euro al giorno per ogni giorno di ritardo”.
Il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi ha voluto sottolineare, in conferenza stampa, oltre “alla celerità dell’intervento e alla tecnologia innovativa utilizzata, anche la creazione di posti di lavoro, e cioè 125 unità impegnate per 18 mesi. Un risultato straordinario per un territorio già segnato”.
Il presidente Vendola (commissario delegato per la bonifica di discariche pubbliche a Manfredonia) ha voluto infine ringraziare per il “prezioso e straordinario risultato” non solo la struttura tecnica e i dirigenti che si sono alternati nel corso degli anni, ma anche il consigliere regionale Michele Losappio, già assessore all’ambiente nella scorsa legislatura e il ministro Stefania Prestigiacomo.