Le 40 milioni di tonnellate di gusci vuoti, scarti della lavorazione dei frutti di palma, saranno utilizzati per ottenere bioetanolo in un nuovo impianto, primo al mondo nel suo genere
(Rinnovabili.it) – I biocarburanti malesi verranno dall’olio di palma. Questo l’obiettivo della joint venture siglata tra la Sime Darby Plantation e la Mitsui Engineering and Shipbuilding che si impegnano a costruire e mettere in funzione un impianto per la produzione di bioetanolo in Malesia.
L’impianto, primo al mondo secondo quanto dichiarato dalle società, genererà carburante ecologico dalla lavorazione dei gusci vuoti, scarti della produzione di olio di palma. La struttura verrà realizzato dalla Sime Darby Tennamaram nei pressi di uno stabilimento per la lavorazione dei frutti della palma a Bestari Jaya, nel Selangor. Una volta operativo l’impianto processerà 1,25 tonnellate metriche di gusci al giorno utilizzando un pre-trattamento idrotermale e tecnologie per l’idrolisi enzimatica mentre nel periodo di prova gli esperti si preoccuperanno di valutare la fattibilità di convertire il progetto rendendolo un meccanismo su larga scala.
L’impianto fa della materia prima, abbondante e a basso costo, il suo punto di forza per la produzione di un biocarburante a basso livello di inquinamento, ricordando che Malesia ed Indonesia insieme producono il 90% dell’olio di palma sul mercato mondiale, ottenendo annualmente 40 milioni di tonnellate metriche di gusci vuoti sfruttabili per la produzione di bioetanolo.
Anthony Dass, Vice Presidente esecutivo della Sime Darby ha ricordato il doppio vantaggio derivante dallo smaltimento dei rifiuti della produzione di olio di palma e dalla contemporanea produzione di bioetanolo e di materie plastiche destinate al Giappone.