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Maldive, prossimo obiettivo: diventare “carbon neutral”

(Rinnovabili.it) – Ce la sta mettendo davvero tutta il presidente maldiviano Mohamed Nasheed per salvare la sua nazione dagli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici, dando un segnale al mondo sulle possibili azioni che ogni stato può mettere in campo per tutelare l’ambiente. E dopo essere salito fino “sul tetto”:https://www.rinnovabili.it/nasheed-come-obama-sale-su-tetto-per-istallare-i-moduli-fotovoltaici595822 per istallare moduli fotovoltaici, aver pensato a una green tax per soggiornare in uno dei più bei paradisi naturali del mondo e aver fatto svolgere provocatoriamente sott’acqua una seduta del Consiglio dei Ministri, questa volta il presidente delle Maldive si è rivolto direttamente ai suoi cittadini. L’obiettivo della nuova iniziativa di Nasheed è cercare di sensibilizzare gli abitanti degli atolli a mettere in campo comportamenti “green” per alleggerire la loro impronta ecologica sulla nazione. Il governo ha infatti dato il via libera oggi a un piano che vorrebbe, almeno nelle intenzioni dell’esecutivo, far diventare le Maldive la prima nazione “carbon neutral” del mondo grazie a un controllo delle emissioni dei suoi circa 310mila abitanti che emetterebbero, secondo le ultime rilevazioni, la stessa quantità di emissioni dei circa 650mila voli dei turisti che ogni anno affollano i suoi splendidi atolli.
Controllando le emissioni “interne” per la produzione di elettricità, i trasporti, la gestione dei rifiuti e la pesca, che solo nel 2009 sono state pari a circa 1,3 milioni di tonnellate, la nazione spera di poter attuare, entro il prossimo anno, un piano di investimenti “rinnovabile” nel solare, nell’eolico e nell’energia delle onde. L’obiettivo è di limitare le importazioni di combustibili che gravano per oltre il 15% sul prodotto interno lordo. Le emissioni dei cittadini delle Maldive che saranno coinvolti da questo piano a “zero emissioni” dovranno attestarsi sulle 4,1 tonnellate pro capite, rispetto alle circa 23 tonnellate a persona che vengono emesse da un abitante degli Stati Uniti o della Cina. Un piano che prevede, alla data del 2020, che qualsiasi emissione di gas serra “eccedente” sia compensata ad esempio con l’acquisto di crediti di carbonio o una nuova piantagione di mangrovie in grado di assorbire l’anidride carbonica in atmosfera.

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