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Ma quale silicio! Meglio ribes e pomodoro

Il prototipo di pannello fotovoltaico sfrutta i pigmenti vegetali di frutti di bosco e verdura. Ciò permette la produzione di energia elettrica a costi più contenuti rispetto ai pannelli tradizionali

Si chiama Ermes Pitocchi ed è un pensionato di Borgoforte con l’hobby delle invenzioni e dei brevetti. Dopo cinquanta anni passati a progettare e sviluppare macchine ad uso agricolo, si è dedicato al settore fotovoltaico, realizzando in pochi mesi un prototipo di pannello fotovoltaico a pigmenti vegetali, anziché a silicio. In particolare, il pannello è costituito da due vetri, uno strato di policarbonato e nove celle riempite di sale e frutta, soprattutto frutti di bosco come mirtilli e ribes, e verdura, come pomodori. ‘I materiali organici come i pigmenti vegetali sono in grado di assorbire molto bene l’energia solare trasmettendola poi agli elettrodi che sono stati inseriti nella celle’, spiega l’inventore. Il grande vantaggio è il basso costo di produzione. Infatti, chiarisce Pitocchi, ‘è vero che il silicio è uno degli elementi più diffusi al mondo ma per essere impiegato nel fotovoltaico ha bisogno di un elevatissimo grado di purezza’, che fa lievitare i costi di produzione. Un’alternativa per il futuro potrebbe essere proprio quella dei pigmenti vegetali. ‘Non siamo ancora ai livelli del silicio ma il sistema funziona’, ha dichiarato Pitocchi, sottolineando la necessità di ‘continuare a fare ricerca e ad investire’. Ottimo lavoro! (fonte La Gazzetta di Mantova)

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