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Lucca punta su risparmio energetico e bioedilizia

Il progetto ¨Rebir¨, sarà avviato su un edificio campione, ed avrà la durata di 18 mesi. Il costo totale previsto ammonta a 106mila euro ed è cofinanziato per il 70 per cento dalla Regione

In risposta al bando regionale per il cofinanziamento di programmi di attivazione di Agenda 21 locali, la provincia di Lucca punta ad un progetto sul risparmio energetico e sulla bioedilizia. Si chiama ¨Rebir¨ (risparmio energetico, bioedilizia, riuso) e si pone diversi obiettivi: sensibilizzare verso la bioedilizia, indirizzare all’utilizzo di materiali non nocivi ed ecologici, ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente, limitare l’utilizzo di consumo delle risorse non rinnovabili. «Il progetto – informa l’assessore provinciale all’Ambiente, Maura Cavallaro – si colloca nell’ambito del processo di Agenda 21, intrapreso nel 1998 dalla provincia di Lucca, con l’adesione alla Carta di Aalborg e proseguito con la stesura del Piano di azione. ‘Rebir’ implica che l’abitare sia costruito in maniera sostenibile. E’ su questo concetto che entrano in gioco diversi attori con relazione piramidali: alla base sta il ‘cittadino’, il quale, mediante comportamenti sostenibili, partecipa attivamente alla trasformazione del territorio (raccolta differenziata, acquisti verdi, consumi energetici). Poi vi sono i progettisti, che devono mettere in grado i cittadini di utilizzare nel migliore dei modi i mezzi a disposizione (edifici, impianti, materiali). In cima alla piramide vi è l’ente pubblico che deve attuare azioni di sensibilizzazione verso entrambi, per poter realizzare quella sostenibilità ambientale conclamata nei piani e programmi politici», conclude Cavallaro. Il progetto ¨Rebir¨, sarà avviato su un edificio campione, ed avrà la durata di 18 mesi. Il costo totale previsto ammonta a 106mila euro ed è cofinanziato per il 70 per cento dalla Regione Toscana e per il 30 per cento dalla provincia di Lucca. (green report)