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Low Carbon London, pagare le aziende per ridurne i consumi

Per ridurre i consumi e abbassare i costi di gestione c'è chi a Londra ha pensato di incentivare le aziende a ridurre i propri consumi durante le fasce di picco della domanda, in modo da evitare i proibitivi costi di un eventuale ammodernamento delle reti di trasmissione

(Rinnovabili.it) – Potrebbe sembrare una banalità ma è certo che non consumare energia si traduce in un risparmio in bolletta. Partendo da questo assunto è nato il progetto da 30 milioni di sterline, battezzato *Low Carbon London* (LCL), che prevede una serie di test effettuati dallo stato attraverso la firma di contratti bilaterali da parte delle maggiori aziende della capitale britannica – una trentina di società per la precisione – al fine di ridurre i consumi energetici nelle ore di punta ed evitare così il potenziamento delle infrastrutture che compongono la rete di trasmissione.
L’idea consiste nel pagare le grandi aziende per ridurre i propri consumi nelle fasce di picco dei consumi, in modo da evitare ai gestori i costosi lavori di ammodernamento delle reti che risulterebbero congestionate.
Il progetto, sostenuto con una quota da 24 milioni da Ofgem, principale tra i gestori elettrici britannici, verrà portato avanti eseguendo una serie di prove per meglio capire l’impatto dei veicoli elettrici, delle pompe di calore e della generazione di energia rinnovabile distribuita sulla griglia della capitale.
Dal mondo delle aziende sono già arrivati i primi consensi. La Siemens, partner di LCL, ha dichiarato che sottoscriverà uno dei contratti bilaterali interessando il centro congressuale di Docksland, uno dei quartieri londinesi, e si impegnerà a ridurre la propria domanda di energia nei momenti di picco utilizzando dei dispositivi di controllo per regolare i sistemi di riscaldamento e l’impianto di illuminazione, affidandosi anche ad accumulatori e a sistemi di stoccaggio dell’energia.