(Rinnovabili.it) – L’Onu ha approvato il suo primo schema di riduzione delle emissioni proposto da E.On per la Russia che prevede una serie di interventi mirati a migliorare l’efficienza della centrale termica CCGT (Combined Cycle Gas Turbine) da 400 MW situata a Shaturskaya, nei pressi di Mosca, con l’intenzione di procedere, in un secondo momento, all’attuazione di altri due progetti in altrettante centrali elettriche. L’idea, che rientra nei meccanismi di riduzione degli inquinanti contenuti nel Protocollo di Kyoto e conosciuti come Track 2, punta alla riduzione delle emissioni di CO2 prodotte dalla generazione di energia elettrica sul territorio, con la previsione di andare a risparmiare circa un milione di tonnellate di anidride carbonica entro il 2012 grazie alla ristrutturazione della sola centrale di Shaturskaya.
Grazie a questo tipo di progetti, meglio conosciuti come Joint Implemention si potrebbero ottenere, oltre ai benefici ambientali, vantaggi economici sotto forma di certificati di riduzione commercializzabili sul mercato europeo delle emissioni. “Questo è un grande passo in avanti per i mercati del carbonio” ha commentato Hervé Touati managing director dell’unità E.On per il Clima e le rinnovabili. “L’approvazione della JI russa aggiungerà liquidità al mercato e offrirà alle aziende come E.on la fiducia per investire ulteriormente in progetti di riduzione del carbonio nella regione”.
La società tedesca ha inoltre annunciato l’intenzione di istallare altre due turbine a gas a ciclo combinato presso la centrale di Surgutskaya e una turbina presso l’impianto di alimentazione di Yajvinskaya.