”La qualita’ dell’aria sta diventando un vero problema, che porta con se’ conseguenze non trascurabili sulla salute e sulla qualita’ della vita di chi vive in citta’. Le strategie adottate finora, lo dicono i numeri e il superamento dei limiti imposti dall’Unione europea gia’ a febbraio, non hanno dato i risultati sperati.
Uno dei motivi e’ rappresentato dal fatto che si continua a puntare prevalentemente sulla mobilita’, con proposte complicate come il blocco del diesel chiesto da Formigoni, trascurando cause importanti dell’inquinamento come le caldaie”. Lo ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Milano, Bruna Brembilla in merito alla critica situazione dell’aria milanese.
”Si dimentica, infatti – prosegue Brembilla – che la maggior responsabilita’ dell’inquinamento dell’aria e’ da attribuire agli impianti di riscaldamento. Per questo la Provincia ha messo in atto, fina dal 2004 scelte di valorizzazione delle energie alternative e delle fonti rinnovabili attraverso nuovi e piu’ ecologici Piani regolatori per i Comuni oppure attraverso finanziamenti a tasso 0 per chi investe in rinnovabili. Su tale scelta pero’, siamo stati spesso isolati e si vede il risultato: smog incontrollato”.
”Oggi, pero’, non si possono piu’ procrastinare le scelte – conclude Brembilla – ed e’ necessario puntare sull’edilizia e sulle nuove tecnologie a basso impatto ambientale capaci di ridurre consumi ed emissioni inquinanti degli edifici.
Regione e Comune di Milano devono seguirci con piu’ decisione su questa strada”.
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