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Loiero al seminario sull’ambiente: il territorio ferito non guarisce subito

Si è aperto ieri con la partecipazione del presidente della giunta regionale Agazio Loiero, che ha dato il via ai lavori, il seminario formativo sulle politiche e gli interventi per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile della Calabria nel periodo 2007-2013″.
Un seminario per affrontare, a tutto tondo, i temi legati alla biodiversità, al turismo sostenibile, al ciclo integrato dell’acqua, alla gestione dei rifiuti, alla bonifica dei siti inquinati, alle fonti rinnovabili, al risparmio e all’ efficienza energetica. Temi sui quali si cercherà di fare un focus attento ed approfondito, attraverso i gruppi specifici di lavoro che si sono costituiti ieri e che produrranno documenti che saranno poi oggi, nel corso della tavola rotonda coordinata dall’ex ministro Edo Ronchi, attuale presidente della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile , alla quale partecipa anche il vicepresidente della giunta regionale Domenico Cersosimo, che parlerà di green economy per lo sviluppo della Calabria e di don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione «Libera», che tratterà l’esaltante tema della tutela dell’ambiente e lotta all’illegalità.
La giornata di ieri è coincisa con l’attenzione della stampa nazionale che riportava appositi dossier sul degrado ambientale della Calabria. Occasione per il presidente Loiero di osservare che «siamo sotto continua osservazione e che non si tratta di speculazioni tout court ma di fatti reali anche se si amplifica la portata. Sul fronte ambiente si è perpetrato uno sfasciume – ha sottolineato Loiero – che è sotto gli occhi di tutti».
«Danni enormi sono stati fatti al territorio calabrese – ha spiegato Loiero – e spesso si tratta di danni fatti per insipienza ma anche per sottovalutazione nei confronti dei temi ambientali che si sono invece scoperti solo di recente e a cui oggi non si può più disattendere».
« Il nostro impegno – ha affermato ancora Loiero – è quello di impegnarci fino in fondo in tale direzione, ed è quello che faremo, anzi – ha rimarcato è quello che abbiamo già cominciato a fare». «Solo che per correggere i danni fatti nel tempo – ha aggiunto – occorrerà del tempo e l’impegno sinergico di tutti».
Ad introdurre il tema del convegno l’assessore regionale all’Ambiente Silvio Greco che si è soffermato sul fatto che «occorre intervenire in modo drastico e pianificare ogni azione con gli amministratori locali che sono le sentinelle dei territori. Ma – ha aggiunto Greco – occorre superare i piccoli egoismi che finiscono per creare un danno per tutti, ed avere invece una visione più generale e nell’interesse di tutti». «Noi tutti – ha spiegato Greco – presi singolarmente siamo responsabili e protagonisti dell’uso che facciamo del territorio e dell’ambiente». «Senza comprendere – ha proseguito l’assessore – che il bene essenziale che ha la Calbria è il patrimonio naturale e ambientale di cui dovremmo fare tesoro». «Non si può più prescindere da una programmazione seria – ha sottolineato Greco – che parta innanzitutto da un’analisi realistica e inesorabile dell’esistente». «Anche perchè – ha rimarcato – nelle questioni che riguardano l’ambiente incidono aspetti che si riflettono la qualità e la salubrità dell’aria, dell’acqua, del territorio e che inevitabilmente si riflettono sul benessere e la salute dei cittadini». Il sindaco di lamezia Gianni Speranza ha incentrato il suo intervento sullo sviluppo sostenibile e in modo particolare sulla necessità della qualità della gestione pubblica nel settore Ambiente.
Per quanto riguarda la realtà lametina, il sindaco ha affrontato l’argomento dell’impianto di depurazione di San Pietro Lametino; «l’ amministrazione che guida – ha sottolineato – non ha posto in alcun modo il problema della proprietà, nel momento del passaggio delle piattaforme depurative ai comuni. Al contrario – ha specificato – la giunta comunale ha deliberato immediatamente in direzione di una gestione funzionale e tempestiva». «Anche in passato il comune – ha aggiunto -si è distinto per correttezza, anticipando pure i pagamenti degli operari della depurazione che non percepivano salari.
Un’altra riflessione sviluppata è stata quella dei rifiuti. «Il comune – ha detto Speranza– non può reggere una situazione in cui i comuni del Vibonese e alcuni comuni del Cosentino continuano a conferire i rifiuti in località Stretto, e nello stesso tempo che all’amministrazione venga impedita la possibilità di realizzare una terza vasca».
«La discarica in funzione in questo momento – ha riferito – sarà presto satura e ci sarà bisogno di una terza vasca più piccola che serva solo i comuni del comprensorio lametino». «Andrebbe meglio supportata la gestione pubblica – ha auspicato Speranza – specie quando si tratta di servizi di qualità, come quelli garantiti dalla Lamezia Multiservizi, che è riuscita pure a raggiungere livelli record di raccolta differenziata». La mattinata si è conclusa con l’intervento di Jonathan Parker, della direzione generale Ambiente della commissione europea che si è soffermato sulle strategie dell’Unione per promuovere le politiche attinenti lo sviluppo sostenibile e che si richiamano alle strategie di Lisbona che sono collegate al cambiamento climatico, all’energia pulita, al trasporto eco compatibile in direzione dei quali l’Unione indirizza interventi ed azioni specifiche e risorse finanziarie.

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