Lo sport si mette al servizio dell’ambiente e promuove il suo impegno affinché i prossimi eventi sportivi, fra i quali Mondiali di Calcio e Olimpiadi invernali, siano gestiti con i criteri del risparmio energetico e riduzione dell’impatto ambientale
L’obiettivo è quello di rendere lo sport un’attività a basso consumo energetico, la speranza è che l’universalità che rappresenta lo stesso sport possa contribuire a diffondere maggiormente il messaggio in difesa dell’ambiente e di noi stessi. A ciò fa riferimento il Programma Ambientale delle Nazioni Unite, l’UNEP, in merito al Clima Neutro Network, lanciato un anno fa, che punta sul nuovo impegno manifestato da tutto il mondo dello sport nei confronti dei cambiamenti climatici e a favore di una riduzione della propria ‘impronta ecologica’. A partire dai prossimi campionati mondiali di calcio in Sud Africa nel 2010, fino alle Olimpiadi invernali di Sochi nel 2014, tutti gli eventi sportivi saranno tutti all’insegna del risparmio energetico mirando ad una sensibile riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dall’evento. Si stima che nel 2014 a Sochi verranno spesi 1,75 miliardi di euro per la produzione di energia da fonte rinnovabile e per adeguare le strutture e le attività connesse a criteri di risparmio energetico. Interventi previsti quindi per l’adeguamento delle infrastrutture per il trasporto e per la definizione di strategie di compensazione delle emissioni di CO2 basate sulla riforestazione delle aree naturali e metropolitane. Questo però è solo uno dei tanti esempi; l’auspicio è che il messaggio sia veicolato il più possibile, garantendo così un doppio beneficio: quello derivante dall’esercizio dell’attività sportiva e quello derivante dall’esercitare tale attività in un ambiente sano.