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Linee guida rinnovabili, Legambiente esorta la proposta di Governo

(Rinnovabili.it) – Si è aperto oggi per la sua prima edizione il _Meeting della Sostenibilità_ , giornata di incontro per istituzioni, associazioni, imprese e giornalisti dedicata al post-Copenghen ed alle strategie italiane su clima e rinnovabili per il 2020.
Punto di partenza il Summit danese che nei suoi risultati promette solo un impegno generico a limitare l’aumento delle temperature entro un massimo di tanto citati 2 °C e 100 miliardi di dollari da qui al 2020 per i Paesi in via di sviluppo. L’attesa risposta sui gravi cambiamenti climatici in atto rimane dunque muta in materia di cifre reali sui tagli alle emissioni e, commenta Vittorio Cogliati Dezza presidente di Legambiente, “è evidente che i 193 capi di Stato e di Governo che sono intervenuti a Copenhagen non hanno saputo dare un segnale decisivo, all’altezza della straordinaria mobilitazione dei cittadini di tutto il mondo”.
“Non sono stati presi – ha continuato impegni in termini di riduzione di gas serra, di controllo e verifica delle riduzioni, e alla luce degli effetti devastanti dei cambiamenti climatici non possiamo permetterci ulteriori passi falsi. E’ necessario intervenire adesso con forza e con azioni concrete, a partire da un accordo vincolante nella prossima conferenza di Bonn, proposta da Merkel e Sarkozsy entro giugno prossimo”.
Il problema rimane pressante e in tal senso Copenaghen rappresenta pur sempre il punto di partenza di un discorso che deve continuare e su cui Legambiente auspica la realizzazione di passi avanti significativi e immediati, in particolar modo in Italia chiedendo al Governo e alle istituzioni locali proposte forti e vincolanti sulle emissioni climalteranti.
Nello specifico l’associazione che venga presentata al più presto una proposta di Linee Guida nazionali per superare quella situazione caos che rallenta lo sviluppo in modo equilibrato e trasparente dei progetti eolici, solari, da biomasse, idroelettrici e geotermici sul territorio nazionale. Stessa chiarezza sarebbe utile rispetto al tema degli incentivi per il solare termico, fotovoltaico e risparmio energetico, per il quale urgono indicazioni certe capaci di garantire al settore la possibilità di mantenere elevato il livello di investimenti, premiando gli impianti integrati in edilizia.
Inoltre a fronte degli obiettivi vincolanti al 2020 fissati dall’Unione Europea Legambiente chiede al Governo di presentare quanto prima i provvedimenti per lo sviluppo delle rinnovabili nelle Regioni e per la definizione del piano d’azione nazionale per raggiungere l’obiettivo nazionale al 2020. “Oggi infatti – aggiunge Cogliati Dezza – le Regioni vanno per contro proprio e questo rappresenta un elemento di debolezza per il sistema economico, per gli Enti locali e anche per i cittadini”.

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