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L’India studia il potenziale off-shore analizzando i 7.500 km di coste

(Rinnovabili.it) – L’India potrebbe presto convertirsi all’eolico off-shore, ma l’ultima parola spetta ai risultati del sondaggio condotto dal Ministero delle Energie Nuove e Rinnovabili, che si dovrebbero avere entro 2-3 anni. L’indagine, portata avanti dal Centre for Wind Energy Technology (CWET) sta analizzando la flessibilità e la fattibilità della costruzione di parchi eolici lungo le coste indiane. Durante i sopralluoghi gli esperti si impegneranno, grazie all’aiuto di società specializzate, nel verificare l’idoneità del suolo e del sottosuolo oltre alle differenti caratteristiche necessarie per meglio definire la tipologie di rotori da istallare.
Con oltre settemila chilometri di coste l’India rappresenta un territorio interessante per lo sviluppo dell’off-shore, nonostante non siano al momento disponibili dati scientifici circa le potenzialità a carico dell’eolico fuori costa. Per il momento si possono prendere in considerazione una serie di stime che danno una dimensione della capacità del vento sulla terraferma, tenendo presente che, risalendo ad almeno 30 anni fa, i numeri non sono da considerarsi totalmente attendibili. A tal proposito il CWET si sta impegnando nelle indagini al fine di determinare il vero potenziale off-shore della penisola visto che, attualmente, l’energia generata dal vento rappresenta la quota maggiore all’interno della percentuale di energia generata da fonte rinnovabile, equivalente al 70% del totale istallato sul territorio. Nonostante ciò si rilevano ancora parecchi ostacoli che rallentano e spesso bloccano gli iter per l’ottenimento di finanziamenti a favore dello sviluppo di nuovi impianti che ne rallentano l’espansione.

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