(Rinnovabili.it) – Dopo l’impegno della “Sant’Anna” che ha creato la bio-bottle e la Ferrarelle concentrata sul riutilizzo del PET scende in campo ambientale anche la “Sanpellegrino” con la “Levissima”.
Il progetto della “Levissima” punta alla riduzione dell’emissione di CO2 e dell’impatto ambientale proponendo l’utilizzo, per la creazione delle nuove bottiglie, di una parte di PET riciclato chiamato RPET. Grazie alla raccolta differenziata le bottiglie vengono recuperate, selezionate, macinate per poi essere reintrodotte nel ciclo di produzione.
Il progetto, coordinato dalla R&S Sanpellegrino, sta procedendo con una serie di test e ricerche per studiare e immettere al più presto sul mercato, una bottiglia fabbricata con una percentuale di RPET che garantisca gli standard di sicurezza igienico sanitaria e di funzionalità del contenitore, preservando le qualità specifiche e la purezza dell’acqua minerale.
Levissima è impegnata da molti anni nella riduzione del peso delle bottiglie: la bottiglia da 1,5 Litri di Levissima dal 1989 viene prodotta in plastica riciclabile e il suo peso è stato ridotto progressivamente, si è passati da 42 g agli attuali 26,5 g per contenitore.