I criteri di sostenibilità dei biocarburanti proposti dalla Commissione UE non convincono fino in fondo il Parlamento europeo, che attraverso la Commissione per lo Sviluppo chiede pertanto che vengano rimessi in discussione includendo limiti più stringenti. A tirare in ballo i biofuel è la relazione di Anders Wijkman in cui si chiede all’esecutivo di rivedere i criteri di durabilità attraverso regole più rigorose per ciò che riguarda i vantaggi per il clima e l’ecosistema, “tenendo conto degli effetti delle modifiche indirette dell’utilizzo dei suoli e delle conseguenze sullo sviluppo delle collettività locali”. La preoccupazione espressa è, ancora una volta, che vengano sottratte terre necessarie alla produzione di cibo a favore dei biocarburanti. Ma il vero fulcro del rapporto Wijkman sono in realtà gli investimenti da destinare all’Alleanza mondiale contro il Cambiamento Climatico, lo strumento proposto dalla Commissione europea per aiutare i paesi in via di sviluppo, soprattutto i meno avanzati ed i piccoli stati insulari, a limitare gli effetti del riscaldamento climatico. Secondo gli eurodeputati l’Alleanza dovrebbe poter beneficiare di almeno il 25% delle entrate del sistema comunitario di scambio di quote di emissioni, percentuale necessaria a raggiungere il budget di 2 miliardi di euro all’anno fino al 2010 e da 5 a 10 miliardi all’anno fino al 2020. La votazione del rapporto Anders Wijkman è prevista in plenaria ad ottobre.