Turbine a sei pale dotate di un concentratore di flusso. Un’università giapponese punta così a realizzare un modello da sfruttare su ampia scala a largo della costa, ma adattabile anche alle mini proporzioni delle utenze domestiche
(Rinnovabili.it) – Viste dall’alto ricorderanno la struttura dei nidi d’ape, dalla costa forse faranno pensare ai vecchi ventilatori di una volta. In attesa di veder concretizzare il progetto, le “Wind Lens”:https://www.riam.kyushu-u.ac.jp/windeng/windlense/English.htm della Kyushu University hanno fatto parlare di loro al Yokohama Renewable Energy International Exhibition 2010. Pensate sia per l’istallazione off-shore che on-shore, questa sorta di “lenti eoliche” avrebbe il compito di concentrare il flusso del vento così come l’omonimo ottico intensifica la luce solare.
Ecco perché in questo caso la turbina, una sei pale del diametro di 112 metri, è stata realizzata all’interno di una struttura circolare, battezzata “diffusore a falda”; il suo compito è infatti quello di intensificare il vento nel centro dell’aerogeneratore. Secondo i primi test condotti sembrerebbe che l’invenzione riesca addirittura a triplicare la produzione elettrica.
Spiega il professor Yuji Ohya, a capo del progetto di Wind Lens: “Pale di 2,5 metri di lunghezza basterebbero per alimentare, con velocità del vento di 5m/s, una famiglia media giapponese”. Inoltre, grazie alla loro efficienza possono miniaturizzare le dimensioni delle turbine e di conseguenza ridurre i costi di fabbricazione. Possono anche contribuire a migliorare la sicurezza, ridurre l’inquinamento acustico e quindi rendere la tecnologia più accessibile negli ambienti urbani.