Il Carbon Trust ha creato un nuovo consorzio. Lavorerà per migliorare il processo di pirolisi che determina la produzione di biocarburanti dai rifiuti e dagli scarti di legname
(Rinnovabili.it) – Trasformare rifiuti e scarti del legname in biocarburanti ad alta efficienza e basse emissioni. Sarà questo il compito del nuovo consorzio del Regno Unito creato ad hoc dal Carbon Trust e finanziato con una somma di 7 milioni di sterline che verrà distribuita nei prossimi tre o quattro anni. La somma sarà impiegata per il perfezionamento del processo di affinamento del biofuel conosciuto come pirolisi e utilizzato per ottenere il carburante dai materiali di scarto organici piuttosto che dalle tanto recriminate coltivazioni in terreni agricoli.
Attraverso la pirolisi i rifiuti vengono surriscaldati in assenza di ossigeno, processo che permette la separazione tra il materiale solido e gli oli o i gas che vengono utilizzati per la produzione biofuel con una impronta ecologica inferiore del 95% rispetto ai biocarburanti tradizionali come etanolo da mais e biodiesel.
Tom DeLay, chief executive del Carbon Trust ha dichiarato che il perfezionamento di una tecnica in grado di perfezionare ulteriormente la tecnica per ottenere carburanti meno inquinanti, pensato anche per essere esportato in Italia dove le emissioni legate al settore del trasporto sono davvero elevate.
“In pochi anni, la pirolisi potrebbe cambiare il modo in cui produciamo biocarburanti e, entro il 2020, diverrà una scelta commercialmente redditizia”, ha detto. “Nell’arco di un decennio, potremo vedere una rete di mini raffinerie di biocarburanti situate in prossimità dei siti di discarica e di altre fonti di rifiuti in tutta la Gran Bretagna”.