Polemica critica di Legambiente alle considerazioni di Scajola sugli incidenti nucleari in Francia. E indica nelle rinnovabili il futuro energetico del nostro paese
L’associazione non condivide affatto le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, sull’incidente alla centrale nucleare francese di Tricastin, valutato come “un episodio irrilevante e al di sotto dei livelli minimi di pericolo”.
“Il ministro Scajola – lo invita il responsabile scientifico di Legambiente, Stefano Ciafani – lo vada a dire agli operai rimasti contaminati, agli abitanti e agli agricoltori della zona vicina alla centrale, ai quali è stato vietato di bere e utilizzare l’acqua dei fiumi circostanti. Non vorremmo che per Scajola ‘rilevante’ sia solo una catastrofe ambientale come quella di Chernobyl – continua Ciafani – uno degli incidenti più spaventosi mai accaduti, le cui conseguenze sanitarie sono ancora oggi sotto gli occhi di tutti. La tecnologia nucleare disponibile attualmente è antieconomica e insicura e alcuni Paesi lo hanno capito e stanno agendo di conseguenza. Un esempio su tutti – chiude Ciafani – quello della Germania che sta dismettendo le sue centrali grazie a una politica energetica fortemente orientata verso una maggiore efficienza e un forte sviluppo delle rinnovabili. E’ questa la strada da seguire, se il ministro Scajola non crede a noi chieda al suo collega tedesco”.