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Legambiente premia l’Alcatraz, la Libera Università “amica del clima”

(Rinnovabili.it) – Legambiente Turismo pubblica il bilancio e fail punto della situazione su quanto gli eco alberghi sono riusciti a risparmiare. I numeri sono importanti: un milione di metri cubi di acqua, 2400 mwh di energia e 3.590 tonnellate di CO2 in meno nel 2010.
La ricerca ha fatto indagini sul “comportamento” delle 426 strutture associate nell’anno contando 62.740 posti letto e 6.500.000 presenze annue evidenziando risultati significativi: “un risparmio annuale di quasi un milione di metri cubi d’acqua (955.216); di 2394 MWh di energia elettrica e gas metano per il riscaldamento dell’acqua e di 2,3 MWh grazie all’installazione di lampadine ad alta efficienza; il calo dei rifiuti e delle monodosi alimentari e igieniche (76,0 tonnellate di plastica in meno). Considerando le varie fonti di risparmio, la riduzione delle emissioni è di oltre 3500 tonnellate/anno di anidride carbonica”.
Ma l’indagine è andata oltre mediante la realizzazione di una proiezione sull’impatto totale delle presenze turistiche in Italia nell’arco di un anno, calcolando circa 400milioni di pernottamenti. Qualora tutte le strutture adottassero _le buone pratiche_, ha fatto notare Legambiente, si calcerebbero 200mila tonnellate di CO2 in meno.
Ma il premio è stato consegnato alla “*Libera Università di Alcatraz*”:https://www.alcatraz.it/index.html, soprannominata la struttura *_amica del clima_* e messo nelle mani di Dario Fo proprio perché l’edificio, presente a Gubbio, rispetta criteri di efficienza, risparmio energetico e impianti per la generazione di energia da fonte alternativa. “La costanza con la quale, da 30 anni, ad Alcatraz, si lavora alla tutela dell’ambiente e della biodiversità, alla riduzione dei consumi energetici e idrici, alla corretta gestione dei rifiuti ha prodotto risultati importanti e garantito al centro una sostenibilità a tutto tondo – ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente Italia -. Se tutte le strutture ricettive d’Italia adottassero, anche solo in parte, gli accorgimenti e le tecnologie messi in opera nella Libera Università, il loro contributo alla riduzione di CO2 e alla lotta contro l’effetto serra e ai cambiamenti climatici potrebbe essere davvero notevole. E’ anche grazie ad attività come queste che l’Italia può fare a meno del nucleare”.
Il merito va assegnato all’impegno del centro, che da tempo produce più elettricità di quanta ne consumi grazie alla messa in funzione di 4 impianti fotovoltaici per un totale di 27,5 kW e con un’altra istallazione da 50 kW in fase di realizzazione. L’impianto di illuminazione utilizza esclusivamente lampade a basso consumo e LED mentre, grazie al solare termico, si ottiene l’80% dell’acqua calda; per il riscaldamento sono in funzione caldaie a biomassa e due boiler a gas ad alta efficienza con un risparmio sui combustibili del 50%. Grandi vantaggi anche nella riduzione dei consumi di acqua grazie ai riduttori di flusso apposti ai rubinetti e alle docce e agli impianti duali per gli scarichi del wc, oltre ai due sistemi di depurazione delle acque nere.
E la Libera Università non dimentica l’importanza della gestione razionale dei rifiuti: ricicla e riusa circa l’80% di quanto scarta e parte dei rifiuti vengono compostati.

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