Dalla collaborazione nata nel 2006 tra l’associazione ambientalista e le Banche di Credito Cooperativo sono emerse best practies del valore di oltre 91 milioni euro. I risultati sono stati presentati oggi in Senato
(Rinnovabili.it) – La Convenzione-quadro nazionale stretta tra Legambiente e Federcasse, la Federazione Italiana delle 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali, aveva l’obiettivo di favorire la diffusione delle rinnovabili e dell’efficienza energetica attraverso il meccanismo dei finanziamenti agevolati, replicando l’esperimento pilota di Grosseto sul territorio nazionale. L’intesa prevedeva la concessione di finanziamenti a quanti – cittadini, aziende, enti pubblici, associazioni – intendessero istallare impianti da fonti rinnovabili o affrontare interventi di efficienza energetica per un importo finanziabile massimo di 200mila euro (100% dell’importo), Iva compresa, con rimborso rateale.
A quattro anni di distanza, con la presentazione dei risultati ottenuti, in Senato si tirano le somme di un’iniziativa che ha dimostrato di essere vincente. Le cifre confermano un successo diffuso sul territorio, anche se con alcune realtà superiori ad altre: 1.880 progetti tra il 2005 e il 2009 per 91 milioni di euro di investimenti su cui dominano gli interventi di installazione di fotovoltaico (1.684), seguiti da quelli in campo solare termico (174), impianti a biomasse (44), interventi di efficienza energetica (85) ed infine minieolico (5), geotermia a bassa entalpia (9) e mini-idro (1), oltre a 22 interventi di varia natura.
Se sono stati i cittadini a rispondere meglio all’iniziativa (70,7% dei casi), la distribuzione regionale evidenzia che la maggior parte dei finanziamenti sono stati erogati dalle BCC toscane con oltre 31 milioni di euro, seguite dalle BCC lombarde e marchigiane con, rispettivamente, 15,6 e 15,2 milioni di euro. Buoni anche i risultati registrati in Calabria (7,9 milioni), Veneto (6,7), Abruzzo e Molise (3,8). “I temi dello sviluppo sostenibile sono inseriti formalmente negli statuti delle Banche di Credito Cooperativo – ha detto il Presidente di Federcasse, Alessandro Azzi -. Questo spiega la volontà di definire un accordo di questo tipo nel quale crediamo molto. Lo sviluppo non può essere sviluppo comunque e qualunque, ma deve essere finalizzato a produrre una crescita di qualità, nel rispetto dell’ambiente e del criterio della sostenibilità. E’ questa la visione presente nel dna delle BCC, recentemente confermata nell’enciclica Caritas in Veritate di Papa Benedetto XVI”. “Stiamo lavorando – ha concluso Azzi – perché questa Convenzione possa ulteriormente svilupparsi su nuove direttrici, estendendosi anche ad altri comparti collegati, come gli interventi nella bioedilizia e l’utilizzo delle risorse idriche”.