Nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle politiche ambientali è stato ascoltato oggi Vanni Rinaldi, Responsabile dell’Ufficio Nuove Tecnologie ed Energia di Legacoop Nazionale
(Rinnovabili.it) – L’unione fa la forza anche quando si parla di energie alternative. Allora perchè non favorire burocraticamente forme aggregate d’utenza nel settore energetico? Un suggerimento che arriva da Vanni Rinaldi, Responsabile dell’Ufficio Nuove Tecnologie ed Energia di Legacoop Nazionale, nel corso dell’audizione presso l’ottava Commissione Ambiente, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle politiche ambientali in relazione alla produzione di energia da fonti rinnovabili. E la sollecitazione che arriva da Rinaldi mette a fuoco un aspetto particolare del settore energetico sostenibile: quello delle forme cooperative, per le quali invita a prevedere vere e proprie “corsie preferenziali” regolative.
L’obiettivo sarebbe quello di supportare le aggregazioni di cittadini nel contesto produttivo con particolare riferimento anche all’ipotesi di scambio sul posto virtuale, così come identificato dal comma 21 dell’art 27 della legge 99.
L’ambito è quello in cui Legacoop è attiva ormai da anni. Nel 2008 ha avviato un programma denominato “Cooperambiente: cooperare per l’ambiente”, finalizzato a favorire e diffondere tra le cooperative e i loro soci tutte misure e buone pratiche per il risparmio energetico, lanciando al suo interno il progetto sperimentale “Coopsole”; obiettivo di quest’ultimo ,produrre energia rinnovabile, in particolare da fotovoltaico, in forma di proprietà diffusa, mobilitando quindi la cooperazione di utenza già esistente dei consumatori e degli abitanti, e avviando un programma di creazione di nuove cooperative.